UPLOAD (prima stagione)
Los Angeles, anno 2033. Le cose vanno bene per il giovane programmatore Nathan Brown: c’è interesse intorno al suo progetto software ed è fidanzato con Ingrid, una bella ragazza che è anche molto ricca. Ma una notte, dopo aver lasciato la fidanzata, cambia tutto: la sua auto a guida automatica va a sbattere contro un camion e Nathan viene portato in fin di vita all’ospedale. La fidanzata lo convince ad aderire al programma Upload: il suo “io” privo del corpo ma con la memoria e i cinque sensi intatti, verrà portato in un mondo virtuale, pieno di comfort, dove potrà vivere per l’eternità. Il programma è costoso ma per tutte le spese ci penserà Ingrid. Detto fatto: Nathan si ritrova a Lakeview, in un lussuoso albergo in mezzo al verde, libero di praticare qualsiasi sport. Ma la nostalgia per il corpo perduto arriva presto e a confortarlo ci pensa Nora, l’operatrice (reale) del progetto Upload che si deve occupare di lui…
In un futuro non troppo lontano, i defunti potranno accedere all’eternità, vivendo in un mondo virtuale. Uno stimolo interessante che ci fa riflettere senza prendersi troppo sul serio. Su Netflix
3 Arts Entertainment
Greg Daniels
Valori Educativi
Questa serie ci stimola a pensare a cosa dobbiamo aspettarci nel “dopo” e se le soluzioni proposte non sono soddisfacenti, si continua almeno a coltivare ciò che è più importante: le relazioni umane
Pubblico
14+Alcune situazioni, sia pur scherzose di rapporti sessuali frettolosi. Nudità parziali
Giudizio Artistico
L’autore Greg Daniels ci descrive con molta ironia e cura dei dettagli, un mondo prossimo futuro. Il suo racconto è lineare, senza puntare troppo nei colpi di scena se non nel finale, come anticipo per una prossima stagione
Cast & Crew
Produzione
3 Arts Entertainment
Sceneggiatura
Greg Daniels
Our Review
La quarantena imposta dal Coronavirus ci ha proiettato in un mondo che non conoscevamo, ci ha portato a virtualizzare la nostra esistenza. Non più riunioni di lavoro nella stessa stanza a discutere animatamente, ma da soli davanti a quel mosaico di volti che compare sullo schermo del computer; non più aule dove i ragazzi si scambiano battute sottovoce mentre il professore spiega, ma la cameretta dove in mezzo a tanti giochi, si vede un insegnante che cerca di dire cose interessanti da un tablet; non più baci e abbracci con i parenti e le/i fidanzate/i ma graziosi saluti con la mano verso quel volto che compare sul cellulare. Sarà piaciuto a pochi ma questa virtualizzazione dei rapporti umani è una realtà in crescita che si sta diffondendo in tanti altri settori: dagli occhiali 3D con i quali possiamo vedere com’era durante il Medioevo la strada che stiamo percorrendo o la domestica-robot che ti pulisce casa. La stessa visione compulsiva di serial TV, scelti dall’abbondante offerta da tante piattaforme streaming, non è un modo, già adesso, di rifugiarsi in un paradiso che sembra costruito esattamente secondo i nostri gusti? Ecco perché questo Upload non ci stupisce più di tanto e il futuro ipotizzato (2033) non è poi tanto lontano. Quest’anima elettronica che vive in un corpo che non è nient’altro che il nostro avatar “caricato” con tutta la memoria pregressa, in grado di ricevere stimoli simulati dai cinque sensi e di elaborare giudizi, desideri, affetti, consente finalmente di realizzare l’eterna aspirazione all’immortalità? Può fornire una nuova prospettiva a quanti, anche quelli animati da una forte fede, si sono arresi al fatto che la costituzione reale dell’Aldilà sia un mistero non risolvibile? Sarebbe pretendere un po’ troppo da questo serial sviluppato con molta ironia da Greg Daniels, già autore del divertente The Office. In realtà si tratta di un paradiso creato dagli uomini con una mentalità molto terrena, orientata a immaginare tutto ciò che di meglio ci piacerebbe avere su questa terra, incluse anche tutte le sue imperfezioni, come la divisione di Lakeview in classi sociali (più soldi si hanno e più lussuoso è il paradiso a cui si può aspirare).
Puntata dopo puntata Daniels si diverte a guidarci in questo nuovo mondo, sempre più automatizzato, impersonale, dove i rapporti umani, lavorativi o affettivi, si misurano in Like, dove possiamo continuare a conversare con i nostri cari defunti che hanno fatto upload e con il marito trapassato è ancora possibile condividere le intimità di un tempo indossando tute speciali.
All’interno di questo universo del futuro, è stata inserita una componente thriller (la morte di Nathan è stata accidentale o è stato ucciso?), una storia romantica e tematiche sociali (i luddisti sono quelli che vogliono distruggere questi paradisi artificiali per ricchi) ma sono sotto-temi che hanno poco mordente e in alcune puntate si nota poca originalità; alla fine ciò che più attira l’attenzione dello spettatore è l’arguzia con cui è stato immaginato questo nostro prossimo futuro.
L’autore è invece bravo nel mostrare come l’uomo e la donna, nella loro immutabile essenza, esprimano sempre se stessi, anche in queste situazioni così particolari.
Nathan, forzato a occuparsi solo di ciò che potrebbe piacergli, sente acuta la mancanza delle sfide, nelle continue difficoltà della vita reale. Anche ora, nel suo nuovo stato, percepisce dentro di se’ l’impegno a praticare virtù importanti come la giustizia (sente la necessità di risolvere i problemi dei “due Giga”, di coloro che hanno fatto Upload ma che non hanno soldi sufficienti per condurre una vita dignitosa) e l’onestà (non può mentire alla sua fidanzata, anche se è lei che lo mantiene nel Lakeview) ma anche lui è debole e deve chiedere perdono. Le relazioni umane continuano a essere la cosa più importante: vuole stringere amicizie sincere con quell’unica donna con la quale può abbandonarsi alle confidenze e forse qualcosa di più. Infine c’è il padre di Nora che è gravemente ammalato e che viene invitato dalla figlia a fare Upload ma lui cortesemente rifiuta questo paradiso artificiale: crede ancora in un mondo ultraterreno dove potrà finalmente ritrovare la sua amata moglie.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Upload |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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