THE SOCIAL DILEMMA
Questo docudrama si avvale di interviste fatte a persone che lavorano o hanno lavorato in una delle aziende FAANG (le aziende digitali con maggior capitalizzazione: Facebook, Amazon, Apple, Netflix, Google) e che esprimono le loro opinioni sull’impatto che hanno avuto i social media sulle singole persone e sulla società, sulle democrazie occidentali. Fra di loro ci sono: Tristan Harris che ha partecipato al progetto realizzativo di Google; Shoshana Zuboff , docente di psicologia sociale alla Harward Business School; Justin Rosenstein, cofondatore di Facebook e inventore del bottone like. In parallelo viene sviluppata una piccola fiction che vede protagonisti tre adolescenti; due totalmente cellulare-dipendenti, l’altra preferisce ancora rapporti umani diretti.
“Se il servizio è gratis, il prodotto sei tu”. I social network sono tutti gratuiti ma c’è una contropartita e il documentario evidenzia i pericoli di condizonamento in cui si può incorrere quando queste piattaforme finiscono per sapere tutto su di noi. Su NETFLIX
Valori Educativi
Il documentario riesce a sviluppare una critica ragionata sui potenziali pericoli indotti dai social media
Pubblico
10+Il tema è interessante anche per i più giovani
Giudizio Artistico
Il documentario entra in profondità sul tema dei social media puntando forse un po’ troppo su aspetti sensazionalisti. Molto modesta la componente fiction
Cast & Crew
Regia
Jeff Orlowski
Our Review
Un’osservazione molto acuta è stata fatta da Tristan Harris: ” Non è la tecnologia il pericolo ma la capacità della tecnologia di tirare fuori il peggio di noi” . L’unica nostra salvezza è cercare la verità e condividerla. “Se non siamo d’accordo su quale sia la verità o se esista la verità, siamo spacciati. E questo il problema dei problemi”
Questa docufiction ha l’indubbia capacità, così com’era successo anche con The Great Hack sullo scandalo di Cambridge Analytica, di sollecitare dubbi e critiche, anche se cerca troppo spesso conclusioni ad effetto e pende veso una visione catastrofica. E’ indubbio che il problema esiste ma si può risolvere solo con l’istituzione di organi di controllo internazionali e con un’educazione volta a stimolare capacità di discernimento nell’uso dei Social.
Facebook, la maggiore accusata in questo documentario, riconosce di essere ad’s supported per poter offrire gratis i propri servizi ma ha rinnegato tutte le tesi del documentario, sostenendo che il suo Facebook Feed non crea affatto dipendenza ma è un utile supporto alle scelte dell’utente. “Abbiamo rimosso nel secondo quadrimestre 2020 oltre 22 million di frasi impostate all’odio”.
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su
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Etichetta | FamilyVerde |
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EB
Un documentario davvero interessante e ben fatto. Concordo con quanto da voi detto in merito al fatto che sia interessante farlo vedere ai nostri figli preadolescenti.
Un documentario davvero interessante e ben fatto. Concordo con quanto da voi detto in merito al fatto che sia interessante farlo vedere ai nostri figli preadolescenti.