THE DEPARTED IL BENE E IL MALE
A dispetto della solennità di simboli e riti pubblici, le istituzioni si fondano sul marciume di un’animalesca lotta tra uomini guidati da istinti retrivi. Dopo una trama che ha deluso alcuni, ma la maggior parte del pubblico trova emozionante, anche perché sostenuta da una notevole prova attoriale di Leonardo Di Caprio, questo potrebbe essere il messaggio –non certo incoraggiante- che arriva allo spettatore dall’ultimo gangster movie diretto da Scorsese. Un film molto lodato dalla critica, che ne ha esaltato le qualità rispetto ai recenti passi falsi di Gangs of New York e di The Aviator.
Valori Educativi
Lo spettatore rischia di trovarsi con un banale quadro disfattista. La polizia è corrotta, la mafia è infiltrata. A questo si aggiungano i pochi ma veramente gratuiti e offensivi riferimenti alla corruzione del clero, dove tutti i preti sono pedofili e le suore ninfomani.
Pubblico
18+Violenza accanita, turpiloquio, una scena a contenuto sessuale.
Giudizio Artistico
La regia barocca, gli inserti di melodramma, la violenza plateale non basta a coinvolgere davvero lo spettatore. I dialoghi sono spesso troppo veloci; la truculenza, inoltre, peccando per eccesso e ripetitività, finisce anche per avere un po’ del ridicolo.
Cast & Crew
Produzione
Graham King
Brad Grey
Brad Pitt
Gianni Nunnari
Regia
Martin Scorsese
Our Review
Il film sposa la convenzione del film di mafia – sul modello di Quei bravi ragazzi – per sviluppare una metafora dell’America come nazione retta dalle trame, dagli spionismi, dalle messe in scena di un potere arrivista che tiene buona la gente nascondendo le proprie malefatte sotto la retorica patriottica. La cupola dorata del palazzo del governo del Massachussetts è l’immagine di chiusura che sigilla l’idea e allude alla Casa Bianca e all’amministrazione Bush.
La regia barocca – le iridi che si chiudono in nero sui personaggi, gli inserti di melodramma, la violenza plateale con il sangue che schizza, ostentato come a voler sottolineare la finzione in cui il film stesso consiste – non basta a coinvolgere davvero lo spettatore. I dialoghi, che fanno scialo di rapidità, allusioni e spirito caustico, sono spesso troppo veloci perché uno capisca bene la ragione per cui due personaggi si stanno insultando. La truculenza, inoltre, nel suo crescendo, vorrebbe forse denunciare un intento metalinguistico, ma, peccando per eccesso e ripetitività, finisce anche per avere un po’ del ridicolo. Uno smodato sciorinamento di telefonini Samsung contribuisce a incrinare le atmosfere.
Soprattutto, però, la storia fatica ad interessare lo spettatore nel profondo. In primo luogo, l’incipit è tutto su personaggi che appaiono cattivi o fortemente problematici e al pubblico manca un chiaro termine di riferimento morale che lo guidi nell’intersecarsi delle simulazioni. Il buono è Di Caprio, ma sui motivi della sua bontà – l’essersi arruolato sull’esempio dell’umiltà del padre morto – passa solo qualche velocissimo resumé verbale che rischia di essere dimenticato.
Ma soprattutto il tema morale che veniva seminato all’inizio (quanto influiscano i condizionamenti dell’educazione prima e della situazione concreta poi, sull’orientamento morale di una persona, il dramma di un’identità che per certi versi sembra fatalmente predeterminata e per altri li sfida continuamente a scegliere chi vogliano davvero essere, che fede vogliano davvero abbracciare), viene troppo spesso sopraffatta dalle intenzioni della regia e poi abbandonato in un finale grandguignolesco che letteralmente butta via il tema, per accontentarsi di sorprese e sparatorie che non danno ai nostri personaggi principali l’occasione di prendere una decisione definitiva sulla loro vita. Non c’è né decisione, né retribuzione: un finale che molti spettatori hanno giustamente avvertito come deludente perché conclude le vicende ma non “conclude” la parabola narrativa in cui consiste ogni buona storia.
Non resta allora che aggredirsi l’un l’altro, gonfiando un bubbone sanguinolento che le cornamuse e le bandiere a stelle e strisce delle esequie di Stato nascondono al popolo bue.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | The Departed |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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