THE BLIND SIDE (Franco Olearo)

2009129 min10+   Educazione dei Giovani, SportHigh School

Mike Oher è un ragazzo afro-americano di 17 anni alto come un armadio. Senza un padre e una madre sempre ubriaca,  passa da una scuola pubblica all'altra a causa dello scarso rendimento. Solo una scuola privata cristiana sembra cercare di recuperarlo. Leigh Anne Tuohy, una signora benestante che manda i suoi figli alla stessa scuola, comprende la  situazione di Mike e decide di accoglierlo in casa. Se il rendimento scolastico migliorerà potrà entrare nella squadra di football americano e far valere le sue doti atletiche...  

Valori Educativi



Una madre sa accogliere in casa un ragazzo povero e senza affetti, gli offre il calore una nuova famiglia e lo aiuta a superare le sue difficoltà nello studio

Pubblico

10+

Per il linguaggio a volte triviale

Giudizio Artistico



Ottima e convincente interpretazione della Sandra Bullock nelle vesti di una ricca ma generosa donna del Sud. Lo sviluppo della storia non desta sorprese, rassicurante nella sua positività

Cast & Crew

Our Review

The Blind Side, che ha fatto vincere a Sandra Bullock l’Oscar 2010 come miglior attrice protagonista è uscito in Italia direttamente in DVD e si capisce il perché: è  troppo “americano”.

Il contesto in cui si svolge la storia presuppone una discreta conoscenza del football americano (in particolare bisogna sapere qual’è il lato cieco, chi sono il quarterback e il tackle) così come esser capaci di seguire le complesse manovre tattiche che una famiglia deve compiere per iscrivere il figlio a una università piuttosto che a un’altra e al contempo la contesa spasmodita fra queste ultime per  contendersi gli studenti più atletici.
Bisogna anche conoscere come funziona il sistema di scuole secondarie americane private, l’importanza del Thanks Giving day, le ragioni dei battibecchi   fra  repubblicani e democratici; sapere chi è il Toro Ferdinando e aver assaggiato almeno una volta i marshmallow.

Quando Big Mike, il ragazzo adottato, ha ormai reso evidente il suo talento per il football e sta per scegliere l’università a cui iscriversi, i coach delle principali squadre di foofball americano si sono prestati ad apparire brevemente nel film rappresentando se stessi ma noi non siamo in grado di apprezzare l’ironia con la quale accettano di prendersi in giro.

In questo contesto così particolare (ma reale, visto che il film si ispira a una storia vera) ci vengono proposti valori universali:  una madre (Sandra Bullock) si accorge che Big Mike,  compagno di scuola di suo figlio,  non sa dove andare a dormire e lo accoglie in casa. Ha l’appoggio del marito e non si preoccupa se le amiche del tè disapprovino (il ragazzo, oltre ad essere povero e incolto, è anche afro-americano). Il marito è un imprenditore di successo (gestisce una catena di ristoranti); lei è una arredatrice  realizzata ed intraprendente ma è anche una madre e cerca di capire come “liberare” questo ragazzo taciturno e reso diffidente da una vita priva di affetti.
Sandra Bullock è brava nel conciliare le due anime che muovono il suo personaggio: quello imprenditoriale  che cerca di ottenere dei risultati migliori per questo ragazzo e la madre che cerca di capirlo e cogliere l’essenza del suo intimo. Emblematico di questo sottile equilibrio è il modo con cui reagisce alle prime deludenti prove di Big Mike sul campo di football.  Leigh Anne lo prende da parte , gli ricorda lo spirito protettivo che è stato capace di esprimere verso la sua nuova famiglia: “ora questa squadra è la tua famiglia e tu devi proteggerla da quei ragazzi (la squadra avversaria)”.  Realizza in questo modo una trasformazione interiore del ragazzo che riesce a dargli  l’entusiasmo necessario per vincere la partita.

Dicevamo che il film è molto americano. In questo aspetto è onesto e trasparente e ci aiuta a conoscere  molto di più l’America  (una certa America) che tanti film filtrati ed edulcorati per risultare più vendibili su un mercato internazionale.

Leigh Anne e suo marito sono ben delineati come borghesi del Sud (la storia è ambientata a Menphis), benestanti, repubblicani e cristiani.

Entrambi impersonano l’efficienza e il pragmatismo americano:  il benessre di cui possono godere non è certo una colpa ma la giusta ricompensa per il loro impegno.

L’high school privata  frequentata dai figli di Leigh Anne, di ispirazione cristiana (“Grazie agli uomini questo è possibile, con l’aiuto di Dio tutto è possibile” è l’iscrizione che appare sull’arcata d’ingresso) non nasconde il fatto che esiste un evitabile filtro di censo all’ingresso a causa della retta elevata ma poi sono gli stessi professori che accettano l’iscrizione di Big Mike nullatenente perché “cristiano vorrà pur dir qualcosa”, esclama il professore di ginnastica che sta sponsorizzando la sua iscrizione.

Il film solleva il problema della “selective charity” cioè l’iniziativa di aiutare solo dei ragazzi di talento, (come in effetti avviene nel caso di Big Mike, che diventerà un famoso tackle sinistro) in alternativa a un aiuto indistinto verso il prossimo più bisognoso.
In effetti, a un certo punto della storia viene sollevato il sospetto  che i coniugi Tuohy si siano mossi più come scopritori di giovani talenti che genitori premurosi.
La verità forse è più semplice: nel fare del bene ognuno dovrebbe mettere in campo ciò che sono i suoi talenti migliori: se Leigh Anne è una donna positiva, brava nell’insegnare ad avere successo e a non arrestarsi davanti agli ostacoli, lei cerca di far esattamente questo in un ragazzo che ha particolarissime doti sportive. 
Il finale del film  non dimentica di citare il caso di un compagno di Big Mike che non è riuscito ad uscire dal ghetto ed è stato ucciso durante una sparatoria fra bande rivali: se uno si è salvato, per gli altri c’è ancora tanto da fare.

L’autore conclude il film con riferimenti eticamente cristiani: i coniugi Tuohy stanno salutando Michael nel suo primo giorno al college; le parole finali di  Leigh Anne sono: “Voglio che tu ti diverta, ma se metti incinta una ragazza prima del matrimonio, ti giuro che…”

Il film si regge interamente sulla interpretazione di Sandra Bullock; lo sviluppo della storia non ha svolte impreviste e drammatiche o crisi di coscienza: assistiamo a due ore di sistematica lotta di Leigh Anne  per cercar di rimuovere tutti gli ostacoli che pongono davanti a Big Mike e in queste due ore non tentenna, non ha dubbi, va solo avanti.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale THE BLIND SIDE
Paese Usa
Etichetta
Tematiche (generale)
Tematiche-dettaglio
Be the first to review “THE BLIND SIDE (Franco Olearo)”

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

There are no reviews yet.

blindsideposter