SULLA STESSA ONDA

202099 min14+   Adolescenti, Malattia

E’ estate. Un gruppo di liceali sta seguendo un corso di vela in Sicilia. Il regime di vita al quale sono sottoposti è alquanto spartano: si dorme in camerate, la mattina la sveglia è alle 7, si esce subito con le barche a vela e al ritorno si seguono lezioni di teoria. Fra di loro c’è Sara, che ha l’aria di saperla lunga: riesce anche a correggere Lorenzo, un suo coetaneo che funge da assistente del maestro. Nei momenti di pausa Lorenzo e Sara hanno modo di conoscersi meglio e inizia a svilupparsi una tenera intesa. Tornati a Palermo i due ragazzi continuano a vedersi e fra loro sta nascendo qualcosa di più profondo. E’ a questo punto che Sara viene posta di fronte a una cruda realtà: soffre di distrofia muscolare che sta degenerando velocemente. I suoi genitori le stanno molto vicino, la convincono a partecipare a un corso di riabilitazione ma lei non se la sente di far conoscere a Lorenzo il suo stato: non vuole che quell’amore appena nato finisca bruscamente…

Lui e lei, adolescenti, si incontrano d’estate frequentando una scuola di vela. Ma il loro amore nascente ha un antagonista: lei è soggetta a una malattia degenerativa incurabile. Sta a loro scegliere. Su Netflix


Valori Educativi



Di fronte a una malattia incurabile due giovani cercano di catturare tutta la felicità che possono darsi reciprocamente

Pubblico

14+

Il tema della malattia (è coinvolta anche una bambina di 10 anni) potrebbe impressionare i più piccoli. Il compimento di un rapporto sessuale fra adolescenti viene menzionato ma non visto

Giudizio Artistico



Il regista, che impiega giovani attori non professionisti, racconta con un approccio realistico e distaccato che rischia di non appassionare

Cast & Crew

Our Review

L’importante è non scoraggiarsi alle prime sequenze. I protagonisti appaiono impacciati, incerti, a volte si guardano senza parlare. Sono giovani attori alle prime armi, c’è un vago rimando alle opere didattiche per la televisione di Roberto Rossellini realizzate con attori non protagonisti, dove anche lui esercitava un certo distacco da ciò che narrava, in cerca di una rappresentazione il più possibile obiettiva. In realtà gli adolescenti di questo teen drama italiano risultano più veri di tante altre storie teen che sono apparse sullo schermo: per restare alle produzioni italiane, più di Summertime o Baby entrambi impegnati a portare alla ribalta un po’ di scandalo, con protagonisti che mostrano un’ostentata, falsa sicurezza.  Al contrario Sara e Lorenzo sono impacciati proprio perché sono degli adolescenti che stanno costruendo la propria grammatica comportamentale per vivere nel mondo e lo fanno con passi incerti, entrando con discrezione nella vita degli altri.

Si sarebbe tentati di dire: ancora un altro Sick Lit! Ancora una storia romantica fra due giovani che diventa struggente perché uno dei due sta per morire. In realtà, ciò che colpisce, in positivo, da tutti questi film, è proprio la varietà di risposte che troviamo di fronte alla prospettiva della morte, anche se per tutti la roccia solida a cui si appoggiano è costituita dal sostegno degli amici, dei genitori (non sempre) e da un amore intenso ma con una scadenza.

In Nuvole-Clouds il protagonista dichiara fin da subito di essere un “combattente” di vedere, nella sua condizione, come gli suggerisce sua madre, una opportunità perché ora può scremare dalla sua vita  ciò che non è essenziale e  concentrarsi, in un’ottica cristiana, su cosa ancora può fare per il bene degli altri. In Braccialetti Rossi, un gruppo di ragazzi malati di cancro, ospiti della stessa casa di cura, trovano nel fare squadra, nella solidarietà di gruppo la loro forza (anche perché altri legami, come quelli familiari, sono praticamente assenti). In Colpa delle stelle i due innamorati, entrambi malati, trovano un senso nell’aiutare quei ragazzi che si trovano in condizioni simili a loro ma soprattutto colgono, nel loro amore, un sapore di infinito, un’apertura verso l’assoluto. Ora con questo film fatto di sole, spiaggia e mare siciliani, diventa decisivo il rapporto con i genitori. Anche il padre di Lorenzo ha dovuto soffrire (e arrabbiarsi) molto per la morte precoce di sua moglie ma ora può affermare, rivolto al figlio: “pensa alla fortuna che avuto di amarla” e   conclude, con la saggezza di chi riconosce i limiti del nostro esistere: “Non si può sfuggire al dolore , si può solo imparare a conviverci” .

Anche  la madre di Sara sembra in certi momenti sopraffatta  dall’ineluttabilità di ciò che sta accadendo e tocca proprio alla figlia consolarla con un sorriso e un abbraccio . Un gesto che ricorda molto quanto aveva detto l’adolescente Hazel in Colpa delle Stelle: “La cosa peggiore di morire di cancro è avere una figlia che muore di cancro”.

E’ bello che i due innamorati, verso la fine del film, accettino la sfida di gareggiare insieme in una regata velica ma qualcuno nel pubblico potrebbe commentare: “tutto qui?”. In effetti in film non cerca un finale ad effetto, non cerca di commuovere con qualcosa di inaspettato ma ancora una volta si mantiene ad altezza  di due ragazzi di 16-17 anni, si comportano come tali   e reagiscono, come possono, a una sfida che la vita ha loro riservato.

Sul tema dei rapporti sessuali, questo film si allinea agli altri del filone Sick Lit, cioè i due giovani li ritengono leciti nella misura in cui stanno cercando di raccogliere tutta la felicità che può essere raccolta prima della fine. Solo In Clouds-Nuvole assistiamo a un atteggiamento diverso: il protagonista si ritrae quando la loro intimità sta crescendo, proprio perché riconosce che: “Non ho niente da darti”: cosciente della morte imminente, non accetta l’intimità di un amore-consolazione.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale Sulla stessa onda
Paese ITALIA
Etichetta
Tematiche (generale)
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