SILICON VALLEY
Richard è un tecnico informatico che sta lavorando a Pied Piper, una piattaforma che consente a un musicista di confrontare la propria musica con tutte quelle già disponibili in giro per il mondo, per controllare in anticipo se la sua creazione rischia di essere accusata di plagio. Lo sta facendo all’interno di una startup gestita da Erlich che si trattiene il 10% di tutti i ricavi ottenuti dal software prodotto, non solo da Richard ma anche da Nelson, detto capoccione anche se non ha molto talento, da Bertram, un canadese molto sicuro di sé, Dinesh, un immigrato dal Pakistan. Ben presto si viene a scoprire che Il software di Richard non è tanto importante per l’applicazione in sé ma perché si basa su di un algoritmo di compattamento di musica e video realmente innovativo. La scoperta innesca l’interesse di Peter, capo della società Raviga , che si offre di finanziare lo sviluppo del Pied Piper e di Gavin capo della Hooli, che offre dieci milioni di dollari a Richard per diventare proprietario del suo software….
Un nerd ha l’opportunità di guadagnare un milione di dollari grazie al suo software innovativo ma non sa muoversi fra i tanti competitor-squali. Una storia divertente ma molto verosimile sul nuovo sogno americano della Silicon Valley
Valori Educativi
Un ritratto onesto anche se ironico, su come si vive nella Silicon Valley. Non è detto che vincano sempre i più furbi.
Pubblico
14+Linguaggio crudo, uso di allucinogeni
Giudizio Artistico
Nel 2005 la serie ha vinto due premi Emmy: miglior montaggio e miglior scenografia e il premio miglior serie commedia al Critic’s Choice Television Award
Cast & Crew
Produzione
HBO
Our Review
In una delle sequenze iniziali Richard viene rimproverato da Elrich: il suo software Pied Piper non sembra avere alcun appeal commerciale e lo invita ad avere idee più brillanti, come il grande Steve Jobs. Per tutta risposta Richard afferma che preferisce imitare Wozniak, l’amico di Steve che, in silenzio, ha realizzato il software della Apple, piuttosto che Jobs, che non ha scritto una riga di codice. Elrich sgrana gli occhi: ha appena sentito, da parte di un californiano, una terribile bestemmia.
In effetti sono tempi duri per i nerd: se in The big bang theory si sono rivelati alquanto maldestri negli affari di cuore, in questo Silicon Valley Richard e i suoi amici si trovano totalmente impreparati nel gestire la ricchezza che sta loro piombando addosso: non sanno nulla di business plan, di marketing, delle furbizie necessarie per debellare i loro avversari.
Questa serie TV, disponibile su Sky Atlantic, può essere definita una “fiction di contesto”. Mentre in molte fiction, ci si concentra sulle vicende dei protagonisti e il loro ambiente di lavoro appare sfocato sullo sfondo, altri lavori non hanno paura di entrare nei dettagli di come si svolge l’attività lavorativa giorno per giorno, anzi, in un certo senso, è il contesto il vero protagonista, che fa mostra di se, mentre i vari personaggi che si muovono nel suo ambito, cercano di comprenderne la logica, impegnati a trovare il modo giusto per ricavarne il massimo vantaggio.
Basterebbe pensare a The News Room creata da Aaron Sorkin, che si svolge all’interno di una canale televisivo di News; o alla stesso House of Card, dove erano evidenziate le alleanze di comodo, le corruzioni necessarie per salire alla Presidenza. In fondo lo stesso Molly’s Game, sempre di Aaron Sorkin, entrava nei minimi dettagli su come si gestiscono dei tavoli di gioco d’azzardo. Silicon Valley ha appunto quest’obbiettivo: raccontare il sogno di progettare un software che ti faccia diventare miliardario da un giorno all’altro. Il contesto è squisitamente californiano e il suo autore, Mike Judge, che ha lavorato per un certo tempo in una startup della Silcon Valley, non mancano di prenderlo in giro con feroce sarcasmo. Ecco quindi l’uso, da parte di alcuni protagonisti, delle meditazioni Yoga (a imitazione di Steve Jobs), l’impiego di allucinogeni per trovare una soluzione a problemi difficili, gli inviti frequenti a dei party organizzati dal fortunato di turno che ha lanciato il suo software. Il venir fermati, come accade a Richard uscendo da un supermercato, dal cassiere che gli racconta che anche lui ha sviluppato la sua app dalle funzionalità strabilianti. Ma è soprattutto nei dialoghi che si manifesta lo “stile californiano”. Tutti sono pronti a chiamarti per nome fin dal primo incontro, a “battere il cinque” con chi incontri per la prima volta, salvo poi, sempre con frasi zuccherose, mostrare quanto siano precisi nell’individuare quali siano gli affari che vanno a proprio vantaggio o a dirti che sei stato licenziato.
In questo contesto si muove Richard, che puntata dopo puntata, impara a vivere in quel mondo non da semplice “secchione davanti a un computer” ma da manager con vari milioni di dollari in tasca.
Ecco finalmente la rivincita dei nerd, raccontato con molti dettagli tecnici, per rendere il contesto realistico, ma per fortuna anche con grande ironia che mostra come una fiction sia capace, divertendo, di svelare delle realtà significative del mondo di oggi. Peccato la storia appare priva di qualche interessante intreccio romantico.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Silicon Valley |
---|---|
Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
There are no reviews yet.