SARO’ MAMMA (S 1)
Cosa succede se un nascituro è visto come soddisfacimento dei propri desideri e non nella dignità di una persona in formazione? Cosa succede se un uomo e una donna non sentono capaci di sviluppare un progetto per la vita, non seguono la vocazione matrimoniale? Questo film ambientato in un centro per la fertilità a Copenaghen cerca di mostrarlo. Su Netflix
Copenaghen oggi. Nana ha 36 anni e lavora come ginecologa in un centro di fertilità. È molto apprezzata nel suo lavoro, è amica di Simone, la segretaria del centro alla quale Nana (che non è sposata) confida le sue avventure amorose. Un giorno accadono due fatti rilevanti: nel provare su sé stessa una nuova apparecchiatura di analisi, scopre che è destinata a una sterilità precoce (al massimo altri 6 cicli mestruali); incontra per strada Mathias, una sua vecchia fiamma che è tornata dal Guatemala. In Nana si accendono le speranze per un riavvicinamento e viene a sapere che lui si trova lì perché ha intenzione di depositare il suo seme nel centro dove lavora. Quella sera Nana e Simone, decidono di concedersi una pesante sbronza. Mentre Simone è ormai addormentata, Nana accede alla banca del seme (è Simone che ha la responsabilità di attivare l’allarme per la notte ma quella sera non l’aveva fatto ancora). Trova la fiala dov’è contenuto il seme di Mathias e si insemina. Il giorno dopo c’è molta agitazione in ufficio perché è stato scoperto che quella notte non era stato messo l’allarme e che qualcuno aveva sottratto una fiala. Inoltre, poco tempo dopo, Simone scopre di essere incinta..
Amalie Næsby Fick
Nikolaj Feifer
Valori Educativi
Due valori assoluti sono presenti: l’amicizia e il pentimento ma per il resto si assiste alla morte della famiglia e dell’amore coniugale mentre il desiderio di maternità e di paternità sono ridotti a istinti privati e non considerano il nascituro nella sua piena dignità
Pubblico
14+Non ci sono né nudità né violenze ma per i temi trattati è preferibile un pubblico adulto
Giudizio Artistico
I personaggi sono molto ben caratterizzati e il racconto scorre lineare anche se per ragioni di suspence (la curiosità di vedere la puntata successiva) sono stati introdotti colpi di scena un po’ teatrali
Cast & Crew
Our Review
Questo serial danese è interessante perché disegna una società, un modo di vivere e di pensare che, anche se qualcuno sbrigativamente, potrebbe concludere che è : “roba per danesi”, in realtà rispecchia un mondo che anche se non c’è ancora, può arrivare prossimamente.
La clinica della fertilità diventa così non solo il luogo dove si cura chi è malato ma il luogo dove possono realizzarsi tutti i sogni di maternità e paternità, anche quelli non previsti in natura.
Come aveva detto argutamente, a suo tempo, il compianto cardinale Caffarra (ricordo a memoria) durante una conferenza: “Del concetto di matrimonio, di famiglia, è stato fatto uno spezzatino. L’amore è stato separato dal matrimonio, il sesso è stato separato dal suo potere generativo”.
È proprio allo studio di Nana che bussano, con trepidazione e timore, uomini e donne, coppie etero e mono che si rivolgono a lei fata turchina, perché i loro desideri posano venir realizzati. Nana li accoglie con un sorriso, li ascolta e quando li vede incerti, lei racconta una bugia consolatrice: anche lei ha avuto gli stessi problemi, gli stessi dubbi ma poi tutto è andato per il meglio. Siamo lontani dal senso della maternità espresso in Maid e in Linee Parallele
Vediamo che lo stesso capo dell’istituto, una donna, si reca da Nana chiedendole di inseminare la sua “sposa” perché entrambe si fidano solo di lei.
Una coppia uomo-donna sta tentando ormai per la quinta volta di avere un figlio. Quando finalmente la donna resta incinta, i due si sono ormai separati, ma decidono comunque di tenere il bambino
Una donna, angosciata, ammette di aver superato i 44 anni ma chiede lo stesso di fare un’ eccezione per lei e di poter beneficiare dell’inseminazione.
Non mancano i momenti ironici come quando arrivano nel suo ufficio in tre, due uomini e una donna: si tratta di una coppia di omosessuali che hanno finalmente trovato una ragazza disponibile a svolgere il ruolo di madre surrogata. Tutto sembra funzionare per il meglio ma poi litigano perché la donna non vuole che i due siano presenti nel momento del parto (una sorta di paternità simbolica) e così il progetto salta.
In un’altra occasione una donna ha le doglie del parto ma la sua “compagna” si allontana indignata e gelosa, perché avrebbe voluto essere lei a partorire.
Che tipo di umanità abita questo nuovo mondo spezzettato? Anche per questo aspetto il serial non manca di toni realistici. Tutti si mostrano tranquilli, gentili, ben educati, vivono giorno per giorno senza progetti, non c’è determinazione, non ci sono volontà eroiche.
Lo vediamo soprattutto nella protagonista: si incontra con due uomini che le risultano simpatici. La simpatia si concretizza in qualche notte trascorsa assieme ma nessuno ha il coraggio di fare progetti per il futuro, perché tutto scorre e domani è un altro giorno uguale al precedente. C’è una stretta correlazione fra questa umanità dimezzata e il desiderio di fertilità a tavolino
Lo “spezzatino” è particolarmente evidente in Nana: la normale sequenza: incontrarsi- piacersi-amarsi-fare un figlio è invertita: lei attende un figlio e deve ora trovare un uomo con cui condividere il suo essere madre.
Ci sono solo due valori assoluti che riescono a superare le fragilità di questo “nuovo mondo”. L’amicizia fra Nana e Simone, che si manifesta superiore a ogni bugia detta, inganno compiuto e l’altro è il pentimento di chi riconosce onestamente di aver sbagliato, è disposto a pagare e chiede perdono.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Paese | Danimarca |
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Tipologia | Serie TV |
Titolo Originale | Shruk |
Tematiche (generale) | Maternità |
Tematiche-dettaglio | Fecondazione Assistita Fecondazione eterologa |
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