RUBY SPARKS
Calvin è un giovane scrittore che ha raggiunto molto presto il successo ma ora ha perso l’ispirazione, complice una crisi sentimentale e si sottopone a sedute psicoanalitiche in attesa di tempi migliori. Una notte ha un sogno: passeggiando per un parco Ruby, incontra una ragazza simpatica di cui si innamora immediatamente. Fulminato da questa ispirazione Calvin riprende a scrivere. Una mattina però, scendendo in cucina, si accorge che Ruby in carne ed ossa gli ha già preparato la colazione….
Il film ripropone l’eterno sogno maschile di una donna costruita a immagine dei propri desideri. Ben diretto e interpretato, la sceneggiatura tradisce una costruzione intellettuale
Valori Educativi
I film critica l’atteggiamento di chi vede nell’altra/o una proiezione di se stesso ma non offre proposte alternative
Pubblico
14+Riferimenti sessuali verbalmente espliciti ma non rappresentati
Giudizio Artistico
Un film d’autore ben diretto e sceneggiato che però tradisce una impostazione intellettuale
Cast & Crew
Sceneggiatura
Zoe Kazan
Our Review
Esser diventato uno scrittore famoso ha finito per risultare per Calvin una trappola senza via di uscita: costretto a recitare la parte dell’enfant prodige negli eventi mondani organizzati dal suo editore, invitato garbatamente ma insistentemente a produrre al più presto un nuovo capolavoro, in piena crisi di ispirazione non trova altra soluzione che recarsi frequentemente da uno psicanalista. Calvin è un ragazzo complicato: una sorta di nerd del libro che passa molto tempo a leggere tutto solo nella sua enorme casa a due piani con piscina, frutto del suo successo. Ha problemi a relazionarsi con gli altri, di fatto non ha amici se non suo fratello e un piccolo cane; la sua ultima relazione sentimentale si è interrotta bruscamente, proprio perché accusato di esser capace di pensare solo a se stesso.
La situazione cambia quando Calvin una notte sogna di incontrare Ruby, una simpatica ragazza che è arrivata da poco in città. Dopo quel sogno tutto volge al meglio per lui: ritrova la voglia di scrivere e incredibilmente Ruby, in carne ed ossa, ora abita la sua casa e può costruire con lei, così dolce ed affettuosa, una grande storia d’amore. Quel che è ancora più eccitante è il fatto che lui può modificare ciò che è Ruby e quello che sente per lui, semplicemente scrivendolo con la sua macchina da scrivere.
I due registi, Jonathan Dayton e Valerie Faris, una coppia nella vita e nel lavoro, dopo aver costruito con Little Mis Sunshine-2006, una feroce critica agli eccessi dell’America consumista, schiava dell’immagine, della televisione e dell’ascesa sociale, prendono di mira questa volta l’individualismo e l’egocentrismo che attanaglia le nostre relazioni umane, in particolar modo il rapporto uomo-donna.
Se la prima parte del film è servita per costruire l’espediente letterario, nella seconda si sviluppa la metafora dell’eterno desiderio di costruire un lei/lui a propria immagine e somiglianza, segno di immaturità e di fuga dalla realtà.
E’ sufficiente che Calvin resti qualche giorno lontano dalla macchina da scrivere che Ruby assuma un profilo più umano e quindi la sua indipendenza, pronta a discutere su tutto e a recuperare uno spazio temporale e spaziale tutto per se. Calvin ritorna a scrivere per lei un suo nuovo profilo ma il frutto della nostra mente non è mai ricco e sorprendente come nella realtà: se la definisce come indipendente si allontana da lui, se la qualifica come legata lui, diventa appiccicosa e noiosa.
Il mito della donna ideale costruito sugli archetipi del maschio è stato ripreso più volte nel cinema: lo avevamo visto in “La fabbrica delle mogli”-1975 poi riproposto in La donna perfetta-2004 ma il film risente di un modello ormai superato: angelo del focolare e della casa di giorno, bambola disponibile di notte.
In chiave molto più attuale lo scontro fra i due sessi era stato affrontato in (500) giorni insieme-2009: Tom e Sole vivono 500 giorni insieme scambiandosi grandi effusioni ma il loro rapporto è incapace di riscattarsi da un sentimentalismo ingenuo, preda di continue altalene di esaltazione e depressione, incapace di approdare al dono totale di se stessi e a un progetto di vita in comune.
Anche in questo Rudy Sparcks, la conclusione è positiva (non riveliamo i dettagli): sappiamo che Calvin ha imparato la lezione, o meglio ha appreso cosa non si deve fare , ma non siamo sicuri che abbia compreso cosa è l’amore perché il film demolisce ma non costruisce.
Ruby Sparks si aggiunge alla lunga lista di film dove l’amore è invocato, desiderato ma non realizzato
In conclusione un film autoriale, realizzato con intelligenza ma poco propositivo, stranamente costellato di grandi attori rinchiusi in piccoli camei: Annette Bening, Antonio Banderas, Elliott Gould.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Ruby Sparks |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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