PIANO, SOLO
Luca Flores, pianista e compositore jazz geniale e tormentato, muore suicida a meno di quarant’anni nel 1995. Le ragioni di questo gesto drammatico affondano nel suo passato: la perdita, ancora bambino, dell’amatissima madre in Africa, e la dispersione della sua famiglia. Per tutta la vita Luca lotta contro il senso di colpa e la solitudine, ma nemmeno l’amore della sorella Barbara e quello della sua donna Cinzia riusciranno a salvarlo dal dolore.
Valori Educativi
Il film esprime una sofferenza che tra esseri umani fondamentalmente incapaci di vera comunicazione può trasformarsi in violenza verso le persone che amiamo e pure verso un bambino innocente.
Pubblico
Diseducativo Alcune scene sensuali e di nudo, una scena di elettroshock; per il tema il film è sconsigliato ad un pubblico infantile.Giudizio Artistico
Un racconto lineare e senza inutili virtuosismi narrativi o stilistici. Kim Rossi Stuart interpreta il protagonista con sensibilità e delicatezza
Cast & Crew
Regia
Riccardo Dilani
Sceneggiatura
Ivan Cotroneo
Claudio Piersanti
Sandro Petraglia
Riccardo Dilani
Our Review
Lascia con un peso sul cuore e una domanda priva di risposte (ma almeno sincera) sul senso della sofferenza il film di Milani, ispirato ad un libro di Walter Veltroni uscito qualche anno fa.
La pellicola segue, in modo lineare e senza inutili virtuosismi narrativi o stilistici, la parabola esistenziale, umana e professionale di Luca Flores, musicista di talento che nel jazz troverà la sua via di espressione ma non quella per fuggire ad un dolore insopportabile. Fin dalla morte della madre in un incidente tragico, che solo la mente sensibile di un bambino potrebbe credere causato da lui, Luca si muove nel mondo con la sofferenza di chi sia stato scacciato dal giardino dell’Eden. L’Africa, dove la famiglia si era trasferita a causa della professione di geologo del padre, si trasfigura nel ricordo in un luogo di luce, di sogno e di felicità, in cui la figura materna è il centro di un mondo affettivo complesso ma felice. Che proprio in lei risiedesse lo spirito vitale della famiglia lo si capisce dalla dispersione che segue alla sua morte. Così come si capisce che l’aspirazione a ritrovare quel nucleo di affetti e di appartenenza percorre e guida tutta la vita di Luca. Un’aspirazione confusa, disperata, spesso inconsulta e contraddittoria, che lo spinge a legarsi alla bella Cinzia, ma anche a rifiutare il figlio di lei in un accesso di immotivata gelosia, che gli ispira pezzi musicali di struggente bellezza ma lo precipita in abissi di sofferenza e infine verso il suicidio.
Una sofferenza che tra esseri umani fondamentalmente incapaci di vera comunicazione può trasformarsi in violenza verso le persone che amiamo e pure verso un bambino innocente. Colpisce dolorosamente la leggerezza con cui Cinzia, di fronte al rifiuto di Luca, decide di liberarsi del suo bambino senza nemmeno informarlo, accelerando con ciò il processo autodistruttivo dell’uomo che pure ama.
Il Luca Flores interpretato con sensibilità e delicatezza da Kim Rossi Stuart può dare spesso l’impressione di un uomo passivo e condotto dagli eventi (quando i suoi futuri compagni di trio lo iniziano al jazz, o più avanti quando Cinzia ce la deve mettere tutta per coinvolgerlo in una relazione) e tuttavia si percepisce chiaramente in lui un bisogno enorme , un desiderio di compimento, cui l’unica risposta pare un impotente sostegno affettivo o un’inefficace terapia medica.
Come aveva scoperto Tolstoij, spesso di fronte ai dolori più strazianti l’essere umano resta solo, irrimediabilmente separato dai suoi simili; ed è questa solitudine, la perdita della speranza di poter essere, anche nella malattia, qualcosa più che “un nulla”, di peso per coloro che ama, che spinge alla fine Luca a suicidarsi.
Va dato credito a chi ha scritto e diretto la pellicola di aver affrontato senza sconti il dramma del lutto famigliare dei Flores e dell’aborto di Cinzia. Ma se nelle parole degli autori, ciò che rimane di una vita umana è quello che siamo capaci di lasciare agli altri, noi vogliamo credere che oltre alla musica e oltre al dolore, l’ultima parola nell’essere umano più straziato ed irrisolto sia qualcosa di più di questo nulla.
Autore: Luisa Cotta Ramosino
Details of Movie
Titolo Originale | PIANO SOLO |
---|---|
Paese | Italia |
Etichetta | Non classificato |
There are no reviews yet.