ONORA IL PADRE E LA MADRE
Andy e Hank sono due fratelli; il primo è riuscito a diventare il responsabile amministrativo di un' azienda immobiliare, mentre Hank svolge un lavoro più modesto in una ditta di manutenzione. La loro tranquilla vita piccolo borghese è solo di facciata: in realtà Andy è un tossicodipendente e Hank è pesantemente indebitato. In fondo risolvere i loro problemi svaligiando una gioielleria in un quartiere periferico sarebbe una operazione redditizia e senza rischio: sopratutto se è quella di proprietà dei loro genitori che verrebbero comunque risarciti dall'assicurazione ....
Sidney Lumet
Kelly Masterson
Valori Educativi
Rappresentazione di una umanità che poco ha di umano, disposta a tutto pur di perseverare nelle proprie debolezze. Non traspare alcun segno di speranza
Pubblico
DiseducativoUna scena di sesso cruda ed esplicita. Due scene con iniezione diretta di eroina
Giudizio Artistico
Recitazione professionale ma non originale; sceneggiatura con evidenti forzature per costruire un paio di situazioni ad effetto
Cast & Crew
Regia
Sidney Lumet
Sceneggiatura
Kelly Masterson
Our Review
Se volete assistere a un film in cui vi viene presentata una umanità in completo sfacelo, avvitata in un vortice di autodistruzione, questo film fa sicuramente per voi.
La scena iniziale di sesso esplicita, cruda, anatomica, serve per far togliere allo spettatore ogni residua ombra di dubbio: fin dall’inizio dobbiamo sapere che non avremo a che fare con personaggi dotati di autodeterminazione, in grado di esprimere sentimenti o esercitare la loro volontà ma di schiavi.
Schiavi due volte: schiavi delle proprie debolezze, per soddisfare le quali sono disposti a tutto e, una volta hanno compiuto quell’atto criminale che dovrebbe secondo le loro aspettative renderli liberi, schiavi di un determinismo meccanico, di una sequenza di eventi concatenati che li spingeranno fino al fondo della disperazione o alla morte.
Andy e Hank non sono dei criminali incalliti ma delle persone ordinarie con dei problemi.
Hank, il più giovane, è un debole di carattere, è divorziato, deve passare gli alimenti alla moglie e alla figlia ma è perennemente senza soldi. Andy, dietro gli abiti del grigio contabile, è in realtà un tossicodipendente che per mantenere il suo tenore di vita sottrae soldi dalla cassa dell’azienda in cui lavora.
Non hanno problemi insuperabili ma il desiderio di avere più soldi li porta a percorrere la strada dell'illegalità nell’ingenua speranza di non venire scoperti.
Alfed Hitchkock ci aveva abituato a thriller dove un uomo qualunque veniva suo malgrado coinvolto in trame criminali (La finestra sul cortile-1954, Intrigo internazionale-1959) oppure dove incensurati individui decidono, contando proprio sulla loro anonimità, di uccidere (Nodo alla gola – 1948, L’altro uomo -1951).
E' un tema che è stato ripreso nella più recente filmografia: in Sogni e delitti, l’ultimo film di Woody Allen, due fratelli di origini modeste, per il semplice desiderio di liberarsi dai debiti o di poter accedere a una vita più agiata, decidono che può essere conveniente uccidere su commissione. Ma se nel film di Woody Allen il baricentro emotivo della storia sta tutto nel combattimento interiore, se commettere o no l'infamia ritenuta necessaria, in questa cinquantesima opera di Sidney Lumet ci viene presentata una non-umanità: un Andy incapace di provare qualsiasi sentimento e un Hank patologicamente incapace di contrastare la sua fragilità. Non c’è evoluzione nei personaggi ma solo un loro progressivo, meccanico, venir schiacciati dagli eventi. E’ questo a mio avviso, il motivo principale del disagio, di tristezza, che percepisce lo spettatore.
Molti critici hanno esaltato la recitazione dei protagonisti: personalmente preferisco i due fratelli di Sogni e delitti: questi mostrano una loro dinamica psicologica; Seynour Hoffman invece indossa la maschera del perenne cinico, mentre Hawke esibisce continuamente i suoi tick da nevrotico. Fa piacere rivedere dopo tanto tempo Marisa Tomei, così poco valorizzata.
La regia è ineccepibile, ma la tecnica del flashback e flashforward, replicata lungo tutto il film, alla fine finisce per stancare (un ulteriore meccanismo nella meccanica della storia). Molto c’è da dire sulla sceneggiatura: ci sono alcune evidenti forzature. Il fatto che Gina sia moglie e amante al contempo dei due fratelli, nulla aggiunge alla storia, se non la garanzia che non ci sia alcun personaggio che possa considerarsi positivo. Clamoroso poi il conflitto fra Andy e suo padre: è stato piazzato ormai a storia avanzata, giusto in tempo per giustificare lo spietato gesto finale del padre.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Before the Devil Knows You're Dead |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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