Ana è una giovane influencer di successo. Le sue apparizioni su Instagram, i suoi stessi “fidanzati” sono concordati con la casa di moda per la quale lavora. A causa dei troppi incidenti provocati per colpa del suo vizio di parlare al telefono mentre guida, gli viene ingiunto di non usare più il cellulare e di passare un periodo con il nonno Germano, che abita fra le montagne, dove non c’è campo. All’inizio Ana mal si adatta alla vita semplice di campagna ma grazie all’aiuto del nonno e di João,un simpatico ragazzo che ha conosciuto, riesce anche a trovare l’ispirazione per mettersi a disegnare lei stessa dei modelli...
Una influencer affermata usa continuamente il telefonino anche quando guida e per punizione viene spedita per qualche tempo a casa del nonno in montagna, dove non c’è campo. Un recupero forzato della verità sui rapporti umani e familiari
Lady Susan Vermon è rimasta vedova da poco; Il suo soggiorno presso i signori Manwaring deve venir interrotto a causa di alcune maldicenze intorno a una sua presunta relazione con il bel lord Manwaring. Susan e sua figlia Frederica si recano quindi a Churchill, per chiedere ospitalità a suo cognato Charles Vernon e sua moglie Catherine. La fama di Susan come donna scaltra e seducente l’ha preceduta e non poche perplessità suscitano le lunghe passeggiate con le quali il giovane Reginald, fratello minore di Catherine, si intrattiene con la nuova arrivata. Ancora una volta Susan riesce a dirottare le attenzioni degli altri verso su sua figlia Frederica, in età da marito. Esiste già uno spasimante, il ricco sir James Martin che Susan vede come soluzione ideale per sua figlia ma Frederica non lo sopporta perché si tratta di uno sciocco sprovveduto. Alla fine le cose si mettono male per Susan perché compaiono prove documentate della sua relazione con Lord Manwaring; Susan non si perde d’animo ed è così scaltra da rivoltare la situazione a suo favore...
“Mi chiamo Phaim, ho 22 anni, sono 50% italiano, 50% bangla e 100% Torpignattara, il quartiere più multietnico di Roma”. Così si autodefinisce il protagonista all’inizio del film. La sua famiglia gode di un discreto benessere con un negozio che gestisce in proprio, lui lavora come guardia in un museo e quando è libero suona con degli amici in un complesso di musica multiculturale. Quindi tutto va bene tranne che per una cosa: vorrebbe tanto incontrare una ragazza con cui stare insieme ma sa anche bene che per la sua religione, quella islamica, bisogna praticare la castità prima del matrimonio...
50 A.C. Giulio Cesare ha ormai completato la conquista della Gallia ed anzi si sta apprestando ad attraversare la Manica per intraprendere nuove conquiste in Inghilterra. La situazione non è però del tutto sotto controllo; vi è un villaggio che non solo non paga i tributi a Cesare ma riesce sempre a sgominare tutte le truppe romane che cercano di attaccarlo. Il motivo è ben noto; il venerabile druido Panoramix è in grado di preparare pozioni magiche che conferiscono una terribile forza ad i suoi abitanti ed in particolar modo all’eroe Asterix nonchè al suo amico Obelix che nella pozione magica c’è addirittura caduto dentro quando era piccolo. Dopo una serie di tentativi per aver ragione del piccolo villaggio, tutti falliti, Giulio Cesare concede loro, quasi antesignano della real politik, (anche perché questi galli sono molto simpatici e lo hanno aiutato a smascherare il traditore Detritus) ampia autonomia secondo moderni criteri di "federalismo europeo"
Marta si è laureata con 110 e lode in filosofia. In attesa di partecipare a un concorso statale e rimasta sola (il suo compagno, un ricercatore, ha vinto una borsa di studio per gli Stati Uniti) accetta di entrare in un call center dedicato alla vendita a domicilio di un elettrodomestico tanto inutile quanto costoso. Gli inizi sono buoni, lei impara in fretta i piccoli trucchi che servono per convincere ingenue casalinghe a comperare il prodotto ma poi, anche con l'aiuto del sindacalista Giorgio, capisce cosa vuol dire avere un contratto a progetto: da un giorno all'altro si rischia di ritrovarsi senza un lavoro...
Il coriaceo Mario esce dopo sette anni di galera e si trova ad affrontare le minacce dei suoi ex complici che vogliono la loro parte della refurtiva per cui lui è andato in cella. Mario, però, li prende in contropiede e, grazie all’aiuto di Patrick, suo fratello sacerdote, si nasconde in un paesino tra le montagna dell’Alvernia. Qui, scambiato per il nuovo parroco, Mario applica i suoi metodi non certo ortodossi per risolvere i problemi dei parrocchiani, ma la resa dei conti con i delinquenti che lo cercano è dietro l’angolo.
Ogni uomo è un’isola. Ognuno è protagonista del suo show personale in cui tutto il resto del mondo fa da comparsa. Questa è la filosofia di vita sfacciatamente enunciata da Will, trentottenne benestante (grazie ai diritti di un’orribile jingle natalizio composto dal padre) e nullafacente, il cui unico impegno è trovare il modo di riempire in modo interessante le lunghe giornate di perenne vacanza.
Il film attribuisce grande valore alla coesione familiare, dove viene amorevolmete corretto chi commette degli eccessi
Pubblico
Tutti
Giudizio Artistico
La protagonista Larissa Manoela e il “nonno” Erasmo Carlos conferiscono al racconto il giusto brio intorno a una storia edificante facilmente prevedibile
Cosa succederebbe se un’influencer fosse costretta a vivere senza Internet? Solo apparentemente è un tema al limite e quindi poco interessante perché riguarda tutti noi che non sappiamo più vivere senza una connessione in rete disponibile tutto il giorno ed è questo il problema che affronta questo film brasiliano, disponibile su Netflix. Bisogna riconoscere che il messaggio universale della favola di Esopo del topo di città e del topo di campagna ha una piena validità anche oggi, se consideriamo il numero di fiction e di serial TV che puntano ancora il dito contro la sofisticata complessità della società moderna, da contrapporre alla semplice vita delle piccole comunità: ricetta ideale per tornare ad essere più umani e per coltivare gli affetti familiari. Lo avevamo viso in Quando chiama il cuore (When calls the Heart) dove una ricca ereditiera scopre la bellezza di insegnare ai ragazzi di uno sperduto centro di minatori, oppure In Falling in Love – Ristrutturazione con Amore, dove una giovane architetta abbandona l’ambiente falso e competitivo di Los Angeles per trovare ispirazione e amore in un paesino della Nuova Zelanda. Ora con questo film brasiliamo siamo pienamente immersi in un mondo, espressione di perfetta e attualissima artificosità: le false vite delle influencer della moda, che fingono di esibire una loro ordinaria quotidianità, quando invece tutto è costruito ad arte per il sollazzo degli ingenui internauti. La protagonista Ana, pur avendo 19 anni, benificia di lucrosi guadagni non facendo altro che scattare selfie con sorrisi smaglianti, seguendo il copione che gli viene preparato dalla direttrice della casa di moda per cui lavora. Il problema, per Ana, non è quello di svolgere un lavoro come un altro, ma di annullare la propria personalità finendo per immedesimarsi in quell’avatar che sta impersonando davanti al
cellulare. Ben venga quindi la punizione di recarsi sulle montagne, dove ancora vive suo nonno, ma sopratutto dove non c’è campo per i cellulari. In questo contesto chiuso ma vero, Ana fa riaffiorare il suo carattere solare e comunicativo. Non deve parlare più a persone che non vede ma un nonno che non vedeva da tanto tempo e a una simpatica famiglia con tre fratelli, uno dei quali, João, le appare particolarmente attraente. In questo contesto tranquillo Ana trova modo di recuperare la sua personalità più genuina e riscoprire la sua vocazione di creatrice di moda. La commedia prosegue con nuove e più complesse difficoltà ma verranno tutte affrontate grazie alla ritrovata unità di tutta la famiglia di Ana. Complessivamente ci troviamo di fronte a un’opera che trasmette messaggi positivi a favore dell’unità della famiglia, che è in grado di sostenere chi ha sbagliato e dove tutti i componenti sono pronti, quando è necessario, a chiedere perdono. Il film non attacca frontalmente i nuovi fenomeni sociali, come quello che ruota intorno agli influencer ma cerca di ricollocarlo all’interno di un più fermo codice etico, impostato sull verità e l’onestà. La fattura del film è tipica di un lavoro in classe B ma la protagonista, Larissa Manoela, riesce a trasferire una energia e un entusiasmo contagiosi.
Il film è disponibile su Netflix in lingua italiana
Franco
Il film ci fa riflettere sul sistema internet che ci ha schiavizzati in digitale
.. Meglio vivere una vita reale.
Il film ci fa riflettere sul sistema internet che ci ha schiavizzati in digitale
.. Meglio vivere una vita reale.