NON APRITE QUELLA PORTA

A un certo momento il gruppo si ferma per raccogliere una autostoppista, loro coetanea. Da quell'istante, per una fatale e sciagurata serie di eventi e circostanze che non è il caso di anticipare in questa sede, i cinque vengono coinvolti e travolti nell'arco di due giorni in una realtà da incubo: un'esperienza assurda e allucinante, violenta e sanguinosa che alla fine imporrà la svolta e l'esito più tragico e imprevisto al loro viaggio e alla loro vita.  

Il film – remake della pellicola con lo stesso titolo girata una trentina d'anni fa – propone un atroce episodio di cronaca che fece rabbrividere gli Usa nei primi anni '70 e si iscrive quindi nel genere horror, di cui non è certamente un esempio dei peggiori. Nispel dirige con abilità e scioltezza. La forza e anche la spettacolarità drammatica delle situazioni, il ritmo veloce e asciutto delle sequenze e dei colpi di scena catturano subito lo spettatore e ne tengono continuamente desto l'interesse, suscitando un'emozione dietro l'altra fino all'ultimo fotogramma. Ben interpretato da tutti i protagonisti e i caratteristi, il film ha anche il merito non piccolo di rappresentarci senza finzione una certa realtà americana degradata, con cimiteri di macchine arrugginite, case sudice e fatiscenti e roulottes abitate da emarginati e disadattati. E dopo tante indigestioni di cinema patinato imposteci da Hollywood cinematografica e televisiva il salto qualitativo non è da poco!

La violenza e il sangue la fanno ovviamente da padroni in quasi tutto il film, anche se il regista non si può dire calchi la mano più del dovuto, del reale, già di per sé sconvolgente. In fondo poi si tratta di un'ennesima storia sulla lotta fra il bene e il male, anche perché i giovani e sfortunati protagonisti non sono del tutto negativi (specialmente la ragazza interpretata da Jessica Biel) e si trovano implicati nella terribile vicenda loro malgrado, anzi per aver deciso di agire con correttezza e anche generosità. Non a caso lo sbocco e il messaggio conclusivi sono positivi, vitali e aperti alla speranza.