MOLTO FORTE, INCREDIBILMENTE VICINO (Luisa Cotta Ramosino)

2011129 min10+  

Quando il dodicenne Oscar (un ragazzino intelligente, ma forse affetto da una leggera forma di autismo) perde il padre nell'attentato alle Torri Gemelle, il mondo sembra crollargli addosso. Unica ancora di salvezza una chiave misteriosa che Oscar trova tra le cose del padre e che, ne è convinto, lo porterà a scoprire un segreto in grado di mantenere vivo il ricordo del defunto. E così Oscar, abituato proprio dal padre a esercitare la sua mente in stimolanti cacce in giro per New York, si mette alla ricerca della porta a cui corrisponde quella chiave...

Valori Educativi



Un ragazzo rimasto orfano del padre, scomparso fra le macerie delle torri gemelle, non sa darsi pace ma poi riesce, con l’aiuto del nonno, a ritrovare serenità e l’affetto per la madre

Pubblico

10+

Il racconto presenta momenti angosciosi e si sconsiglia la visione ai più piccoli

Giudizio Artistico



Un’occasione mancata in cui la bravura degli attori e l’eleganza della regia non riescono a compensare la mancanza di una necessità profonda nel raccontare questa esplorazione fantastica alla ricerca di ciò che possa rispondere allo scandalo del dolore e della perdita.

Cast & Crew

Our Review

Come si fa a "venire a patti" con la morte? specialmente quando la morte arriva in modo "eccezionale", ma non meno incomprensibile e doloroso in un evento epocale come gli attentati dell'11 settembre?

È il punto di partenza (ma non certo l'unico tema) dell'intenso e complesso romanzo di Jonathan Safran Foer  che Stephen Daldry (Billy Elliot, The Hours, The Reader) porta sul grande schermo puntando su un totale esordiente nel ruolo del giovane Oscar (così come era stato per il ruolo principale di Billy Elliot) e in un tris di grande nomi come comprimari di lusso.

La scommessa è però riuscita a metà. Se, infatti, la naturale immedesimazione del giovane protagonista trascina lo spettatore attraverso un'esplorazione "emotiva" della città di New York, che è poi il tentativo di trattenere le tracce di una relazione (quella con il padre) troncata in modo violento e improvviso, è però vero che via via il racconto rischia di diventare ripetitivo e sfilacciato.

Il "segreto" che il giovane Oscar custodisce non ripaga a sufficienza lo spettatore, che rischia di arrancare da un incontro all'altro con la nettissima (e giusta) impressione che la prima tappa sia l'unica da tenere da conto…e quindi l'impazienza di arrivare finalmente al punto.

Nemmeno la presenza in scena (sebbene muta) di un gigante come Max Von Sidow (nel ruolo del misterioso inquilino della bizzarra nonna di Oscar – è il nonno? forse sì, ma resta un mistero) basta a riempire di senso e muovere le scene dei molti incontri di Oscar, un collage di volti e storie che però non si vivono abbastanza da contribuire al ritratto di una città ferita né più né meno del giovane protagonista.

Lo stile rarefatto di Daldry (che perde di vista il personaggio della madre per lunghissimo tempo – un'ellissi giustificata nel finale, ma deludente) rischia così di impedire allo spettatore di condividere il viaggio di Oscar, sperimentandone la finale catarsi.

Il gioco di scambi e coincidenze che coinvolge altri personaggi "feriti" è tratteggiato con mestiere dallo sceneggiatore Eric Roth (e forse non potrebbe essere altrimenti considerato che è l'autore di Forrest Gump e Il curioso caso di Benjamin Button, solo per citare i suoi titoli più noti), ma quello che in definitiva sembra sfuggire è proprio la cosa più importante, e cioè il portato di questo viaggio, che sconvolge più la vita di altri che quella dello stesso Oscar.

Un'occasione mancata in cui la bravura degli attori e l'eleganza della regia non riescono a compensare la mancanza di una necessità profonda nel raccontare questa esplorazione fantastica alla ricerca di ciò che possa rispondere allo scandalo del dolore e della perdita.

 

Autore: Luisa Cotta Ramosino

Details of Movie

Titolo Originale Extremely Loud and Incredibly Close
Paese USA
Etichetta
Etichetta Non classificato
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