MARE FUORI (quarta stagione)
Le storie degli ospiti dell’IPM (Istituto Penale per i Minorenni) di Napoli e di coloro che ci lavorano. La quarta stagione di uno dei maggiori successi televisivi degli ultimi anni, in corso su RAI2. Ma aumentano la violenza, le scene di rapporti intimi e le riprese delle bellezze paesaggistiche partenopee. Forse una stagione di transizione in attesa delle prossime due. Disponibile su Raiplay
Nell’IPM di Napoli sono ospitati ragazzi minorenni che hanno commesso dei crimini. Le loro storie, spesso presentate con dei racconti in flashback che aiutano a capire la provenienza e le storie familiari, condizionano, senza indifferenza, anche coloro che nell’IPM hanno la responsabilità di controllare e provare ad educare ragazzi “non facili”. Un tentativo di vincere atteggiamenti e mentalità che hanno uno stampo tipicamente criminale. In questa quarta stagione continua il racconto dei personaggi principali della serie a cui, però, si innestano le storie di nuovi personaggi che non mancano mai di portare con sé storie problematiche ricche di sfaccettature cariche di ambiguità.
Valori Educativi
A parte i pochi casi di coloro che riescono a redimersi da un passato criminale, con tutte le difficoltà che il caso comporta, bisogna dire che di valori educativi chiari se ne scorgono pochi. Tra gli stessi addetti all’IPM ci sono coloro che si dimostrano incapaci di mantenere la dovuta distanza emotiva dai giovani ospiti oltre che a vivere scelte di vita non sempre esemplari. Certamente si assiste all’instaurarsi di amicizie sincere e a scene di aiuto reciproco.
Pubblico
18+Violenza di varia natura e genere. Uso di fumo e alcol. Turpiloquio. Scene prolungate di sesso. Logica machiavellica nel raggiungimento dei propri scopi criminali e, a volte, anche nel perseguimento della giustizia. Banalizzazione della sessualità. Anche RaiPlay riconosce che si tratta di una stagione destinata gli adulti
Giudizio Artistico
Interpreti e regia da applauso. La fotografia e le musiche la fanno da padrone ma mentre la prima è favorita dagli esterni della città partenopea, le seconde, pur impattanti nello spettatore, soffrono del limite nell’utilizzo di un dialetto particolarmente marcato e non sempre comprensibile a tutti gli spettatori. In non pochi momenti lento nella sceneggiatura.
Cast & Crew
Carmine Recano
Lucrezia Guidone
Massimiliano Caiazzo
Giacomo Giorgio
Maria Esposito
Regia
Ivan Silvestrini
Our Review
Se una serie tv arriva alla quarta stagione, con così grande attesa e con l’intento già dichiarato di doverne realizzare altre due (si parla di quinta e sesta stagione per i prossimi due anni) ci sarà certamente un perché. E di motivi ne troviamo tanti che, però, a nostro avviso si annullano a vicenda.
Vincente, non c’è che dire, la fotografia e la scenografia naturale su cui si sviluppa la vicenda che – ahinoi! – fin troppe volte ti fa dimenticare che si stanno narrando storie di ragazzi chiusi in un istituto di detenzione, portandoti a spasso per le bellezze della città di Napoli.
In questa quarta serie sembra che le riprese aeree con i droni (che mai stancano) siano notevolmente aumentate: e ci siamo chiesti il perché. A questa domanda ci siamo risposti che forse è mancato un contenuto chiaro da proporre al punto che – per la stessa ragione per cui si sia dato ampio spazio alle bellezze paesaggistiche partenopee –ci si sia, allo stesso tempo, dilungati in scene prolungate di rapporti intimi oltre che nel presentare (facendo ricorso a continui flashback) la storia di personaggi che erano spariti dalla serie: tanto per fare un esempio, in questa serie, è ricostruita la vicenda familiare di Ciro (fratello di Rosa Ricci) morto nelle serie precedenti (per questi personaggio si può far riferimento alla precedente recensione Mare Fuori- Enzo Vitale). Inoltre, dispiace far notare che in questa quarta stagione, a differenza delle precedenti tre in cui certe violenze erano state omesse, qui sono presentate in tutta la loro brutalità: ne guadagna l’impatto emotivo, ne perde, certamente, il buon gusto.
Non vi è dubbio che il prodotto finale ottiene il successo ricercato, ma è naturale pensare che i continui ritorni al passato, non permettono di andare avanti nella storia celando un futuro che, al termine dell’ultimo episodio, lascia tanti punti interrogativi e in animo il desiderio di aver presto modo di vedere come proseguirà. Probabilmente questa quarta stagione è servita solo da ponte verso le restanti due: vedremo!
Confermiamo, che l’assistere al riscatto di alcuni di questi ragazzi ospiti dell’IPM apre il cuore alla speranza: ma, anche se ogni vita ha un valore infinito, resta un po’ pochino per un prodotto televisivo che suscita poca fiducia nelle istituzioni.
Con questo non diciamo che è impossibile: la crescita umana di alcuni dei personaggi che riescono a vincere le loro cattive inclinazioni e a mettersi contro le famiglie (criminali) di origine, offre un cono di speranza entro il quale possiamo incamminarci per salvare qualcosa dell’intero prodotto. Ma non possiamo biasimare il comportamento di educatori e addetti alla vigilanza (qualcuno si lega sentimentalmente ai ragazzi ospiti, minorenni o poco più): questo ci spinge ad un giudizio non positivo.
In definitiva, il messaggio che sembra passare, oltre ad essere quello di una emotività elevata a norma di vita, è quello di far presentare coloro che dedicano la vita alla cura e alla crescita di queste vittime di contesti criminali, come inetti, incapaci e molli da un punto di vista emotivo.
La serie tv che piace a tutti (si spera che si eviti di farla vedere ai più piccoli) trova il suo massimo riscontro tra adolescenti che, probabilmente non consapevoli di quello che dicono, mentre ne canticchiano le non indifferenti musiche, restano storditi da una logica che mette come perno del comportamento i sentimenti, lasciando troppe volte da parte il buon senso. Il far passare certi modelli indirizzati a ragazzi che non sempre hanno un chiaro senso critico, non è cosa buona. Chissà, però, che i non pochi generosi e attenti educatori impegnati nell’accompagnamento di gruppi adolescenziali non trovino, in questa serie di successo, uno stimolo al confronto e, certi che la verità è forte in sé stessa, possa venir fuori anche in ragazzi opportunamente e rettamente stimolati al confronto franco e aperto.
Per un riscontro sul successo della stagione 4 si possono vedere i dati resi disponinili dall’Ufficio stampa RAI
Autore: Enzo Vitale
Details of Movie
Paese | ITALIA |
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Tipologia | |
Tematiche (generale) | Camorra Educazione dei Giovani |
Tematiche-dettaglio | Carcere |
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