LE VELE SCARLATTE

2023100 min14+  

Un reduce dalla Grande Guerra  torna al suo paese e accudisce amorevolmente la figlia che cresce con il sogno dell’arrivo di una nave dalle vele scarlatte dalla quale sbarcherà quel principe che  cambierà la sua vita. Tratto dal romanzo omonimo di  Alexsandr Grin,  il film  realizza un delicato equilibrio fra sogno e realtà. In Sala

Terminata la Prima Guerra Mondiale, il reduce Raphaël arriva in un villaggio del Nord della Francia per ritrovare la moglie: purtroppo la donna è morta lasciando una bambina in fasce, il suo nome è Juliette, a Adeline che ha dato loro rifugio durante il conflitto. Da quel momento, il padre si prende cura della figlia nella maniera più amorevole e con la più tenera dedizione. Juliette crescerà bella, intelligente e fiera. Finché un giorno una maga le predice il futuro…


Valori Educativi



Il rapporto padre-figlia basato sull’ascolto reciproco e la presenza. La crescita di Juliette, raccontata in maniera spontanea e naturale. Gli uomini, tranne il padre di Juliette e il principe azzurro, si comportano da violenti. Il film in questo caso riesce a dare ottimi spunti di riflessione, la violenza può essere mitigata dalla cultura e dalla conoscenza di sé.

Pubblico

14+

Presenza di qualche scena di violenza, in generale un film adulto, non adatto ai più piccoli.

Giudizio Artistico



Le Vele Scarlatte è un grandissimo film, sia dal punto di vista tecnico che artistico. Le pregevoli interpretazioni, i temi trattati (rapporto padre-figlia, crescita), e la magnifica regia e fotografia lo elevano di già a uno dei migliori film dell’anno.

Cast & Crew

Our Review

Pietro Marcello dopo il notevole Martin Eden (trasposizione ambientata nel meridione dell’omonimo romanzo di Jack London), torna al cinema con l’adattamento di un altro romanzo, questa volta si tratta di “Vele Scarlatte” del russo Alexsandr Grin, pubblicato nel 1923.

Il romanzo “Vele Scarlatte” di Grin narra le vicende di Assol’, orfana di madre, e del padre Longren, un ex marinaio che sopravvive costruendo giocattoli. Un giorno Assol’ incontra nel bosco un vecchio stregone che le predice il futuro, ovvero quando lei sarà adulta verrà per lei un principe in una nave dalle vele scarlatte. Assol’, nel corso di molti anni, ogni giorno va al mare ad attendere il suo principe, fino al suo atteso arrivo.

Il regista Pietro Marcello nel suo film “Le Vele Scarlatte” mantiene la struttura base del romanzo da cui è tratto, infatti il rapporto padre-figlia è ancora ben presente, così come i giocattoli e il tema delle vele scarlatte che rappresentano nella pellicola molte cose (e non più solamente l’arrivo del principe).

In fase di sceneggiatura Marcello e il suo fedele sceneggiatore Maurizio Braucci apportano delle modifiche al soggetto del romanzo, per prima cosa decidono, più per ragioni pratiche, di ambientare il film in Francia, cambiando anche il nome dei personaggi, un esempio: da Assol’ a Juliette e da Longren a Raphaël.

Il secondo cambiamento rispetto al romanzo di Grin, è l’incipit del padre Raphaël, che nella trasposizione cinematografica diventa un reduce medagliato della Prima guerra mondiale. Tornando al paese di provenienza, situato al Nord della Francia, Raphaël accoglie la notizia della morte della moglie (violentata da un paesano) e trova sua figlia che aspetta di essere accudita. Qui trova la figlia, presa momentaneamente in affido da Adeline, una signora che gestisce la fattoria dove lavorava la moglie di Raphaël.

Adeline rappresenta la ruralità, ovvero il collegamento che porta Raphaël ad abbandonare il passato bellico (intensa la sequenza antimilitarista in cui da fuoco alla medaglia al valore) in favore della campagna e del lavoro manuale dove si nascondono il suo presente e il suo futuro. Raphaël cresce la figlia Juliette con l’aiuto di Adeline, insegnandole la gentilezza e l’amore verso la natura, valori che sono più tangibili e attuabili lontani dalla progressiva e instancabile industrializzazione delle città.

Giungiamo all’asse portante del film, il rapporto padre-figlia e la crescita di Juliette. Il rapporto tra Raphaël e Juliette è uno dei più intensi della storia del cinema recente, fatto più che di parole, di movimenti e sguardi come il cinema stesso insegna.

Da non sottovalutare, rispetto a quanto detto precedentemente, è la scelta registica di Marcello del nascondere temi e riflessioni nelle fessure di un’inquadratura, stratificando e levigando il rapporto padre-figlia nei momenti di quotidianità (indimenticabile è la scena in cui le mani da bambina di Juliette sfiorano le mani callose di Raphaël, raccontando una distanza che può essere colmata soltanto dall’affetto).

C’è poi un passaggio di testimone nella pellicola, dal rapporto padre-figlia il film si concentra sulla figura di Juliette ormai cresciuta. Juliette affronta la sua presa di coscienza sulla realtà, citando i versi di libertà ed emancipazione dell’anarchica Louise Michel.

Pietro Marcello tra immagini di una bellezza unica e grandi interpretazioni, costruisce un’analisi sulla figura di Juliette, e segue la ragazza verso la conoscenza di sé e l’arrivo delle vele scarlatte. Nella pellicola è messo chiaramente in evidenza un maschile che sente messo in pericolo il suo ruolo, criticato giustamente dalle scelte della ragazza. Juliette ignora e critica gli uomini che la “corteggiano” in modo violento, cercando di evitare la loro cattiveria.

Tutta la forza artistica di un regista costantemente in divenire esplode, restituendo immagini di un passato perennemente tagliato dalla modernità. Ne “Le Vele Scarlatte”, così come in “Martin Eden”, il progresso tecnologico mette in difficoltà i personaggi, costringendoli a mettere in discussione la loro identità.

Esempio di questa messa in discussione è il lavoro del padre Raphaël, che da costruttore di giocattoli in legno con meccanismi a molla, con l’arrivo dei giocattoli elettrici viene sminuito dal compratore. Raphaël dopo questo avvenimento riprende il lavoro precedente di falegname, e gli viene dato un lavoro importante, quello di costruire una nuova golena per una nave. Raphaël costruisce la golena dandole il volto della moglie defunta.

Le vele scarlatte nel film sono rappresentate in tre modi, e indicano tre diverse aspettative verso il futuro in arrivo: il primo è quello spirituale, una nave dalle vele scarlatte con la golena-madre costruita dal padre che appare in un momento importante del film. Il secondo è quello negativo, datogli da uomini invidiosi della figura benevola di Juliette (loro non fanno che seminare odio), che intendono dare alle vele scarlatte un significato violento come la perdita forzata dell’innocenza. Il terzo è quello amoroso-fiabesco, che coincide con l’arrivo del principe azzurro.

Quello che resta di Juliette è la consapevolezza di assistere a un miracolo di semplicità, che tramite sé stessa, struttura pezzo per pezzo il suo essere donna e persona.

Autore: Gianluca Ceccato

Details of Movie

Etichetta
Paese FRANCIA Germaia ITALIA
Tipologia
Titolo Originale L'Envol
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