Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero
I fratelli più piccoli dei Pervensine, Lucy ed Edmund, ospiti non molto desiderati in casa dell'impertinente cugino Eustachio, stanno osservando un quadro che hanno in camera. Si tratta di una marina le cui onde iniziano a prendere vita ed invadono ben presto tutta la stanza: i due fratelli ma anche il malcapitato cugino vengono soccorsi dai marinai di un veliero: è la nave del principe Caspian che ancora una volta ha bisogno del loro aiuto per salvare il regno di Narnia...
Le cronache di Narnia – Il viaggio del veliero Avventura tutta per mare nel terzo film della serie: ci sono chiari riferimenti cristiani ma il racconto non valorizza adeguatamente personaggi
OX 2000 PICTURES
Twentieth Century Fox Film Corporation
Walden Media
Valori Educativi
Per vincere contro il male non basta il coraggio: bisogna conquistarsi un cuore puro sconfiggendo le proprie debolezze
Pubblico
TuttiGiudizio Artistico
Film ineccepible come realizzazione e computer grafica, manca di una linea portante narrativa che possa realmente appassionare il pubblico
Cast & Crew
Produzione
OX 2000 PICTURES
Twentieth Century Fox Film Corporation
Walden Media
Regia
Michael Apted
Sceneggiatura
Christofer Markus
Stephen McFeely
Machael Petroni
Our Review
Completata la trilogia de Il Signore degli Anelli, avviata alle ultime battute la serie di Harry Potter, questo terzo film delle Cronache di Narnia, passato in gestione dalla Walt Disney alla Twentieth Century Fox, gode del vantaggio della mancanza di concorrenti.
In effetti dopo i non molto felici esiti del precedente Le cronache di Narnia – Il Principe Caspian questa terza edizione è risultata prima al botteghino natalizio statunitense.
Bisogna riconoscere che le novità sono molte: pur restando fedele all'impostazione originale, una felice miscela di favolistico, mitologico e cavalleresco la vicenda non si svolge più sulla solida e tranquillizzante terraferma del regno di Narnia ma si affida alle infide acque dell'ignoto su un fragile veliero che ricorda molto la nave di Ulisse (in effetti a più riprese compaiono anche le sirene), non per cercare di tornare a casa come l'eroe omerico ma per arrivare all'isola delle tenebre, al cuore delle insidie che minacciamo il regno: il male oscuro, il male assoluto.
L' altra novità di rilievo è costituita proprio dall'interiorizzazione della battaglia fra il bene ed il male: non c'è più da combattere, spada in pugno, contro la strega cattiva o il popolo dei Telmarini ma contro il Male che riesce a corrompere i cuori più puri, facendo leva sulle loro debolezze più inconfessate. Il tema viene tratteggiato al principe Caspian e ai suoi amici con cupi accenti che ci ricordano che C. S. Lewis ha scritto la saga negli anni '50, poco dopo la sconfitta del nazismo: "il male può assumere qualsiasi forma, può avverare i vostri sogni più oscuri. Cerca di corrompere tutti i giusti e far gettare il mondo nell'oscurità".
Il corredo di computer grafica, sempre importante in questo genere di film, è più che adeguato: il lagnoso cugino Eustachio viene trasformato in un drago volante che si rivelerà molto coraggioso mentre il veliero nella battaglia finale viene squassato da un terribile serpente marino su cui solo il coraggioso principe Caspian riesce ad avere la meglio.
Sembrerebbe quindi un film con tutte le carte in regola; in realtà c'è qualcosa che non torna nel tessuto narrativo: manca il sostegno di un tema portante che impegni emotivamente lo spettatore.
Manca il cattivo di turno da contrastare: il fatto che il nemico sia il male in persona sotto forma di una amorfa nube verdognola non emoziona più di tanto. Manca anche qualsiasi accenno a un intreccio sentimentale, che avrebbe reso più intrigante il rapporto fra i protagonisti. I personaggi mancano di uno specifico spessore: per fortuna è stata introdotta la figura dell'impertinente e lagnoso cugino, coinvolto suo malgrado in avventure più grandi di lui, impegnato a crescere cercando in se stesso il coraggio e l'altruismo necessari.
Lo sviluppo della trama ha inoltre un andamento eccessivamente schematico: stabilito che il male deve indurre in tentazione i nostri eroi, ecco che Lucy viene lusingata con il miraggio di una bellezza seducente; Edmund e Eustachio vengo abbagliati (strana tentazione per degli adolescenti) dalla possibilità di acquisire ricchezze senza pari. Le tentazioni di Pinocchio erano sicuramente più originali e più divertenti.
Nella seconda parte del film compare anche il leone Aslan, sul quale si concentrano, nel modo più netto che negli altri film della saga, i riferimenti cristiani. Quando Lucy, prima di congedarsi gli domanda:"Verrai a trovarci nel nostro mondo?" Aslan risponde: "Io veglierò su di voi, sempre. Nel vostro mondo ho un altro nome. Dovrete imparare a conoscermi con quello. E' questa la ragione che vi ha portati a Narnia: perché avendomi conosciuto un po' qui riusciate a conoscermi un po meglio anche li".
Se la centralità della fede era il tema dominante in Le cronache di Narnia – Il Principe Caspian e la riconquista del regno si era resa possibile solo nel momento in cui i nostri si erano affidati interamente ad Aslan, ora la vittoria finale è concessa dal leone-salvatore solo a chi avrà superato tutte le tentazioni. "La mia terra è per i cuori puri" è la sua sentenza finale.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | The Chronicles of Narnia - The Voyage of the Dawn Teader |
---|---|
Paese | Gran Bretagna |
Etichetta | FamilyOro |
There are no reviews yet.