LA VITA E’ MERAVIGLIOSA
Nel Natale del 1945 George Bailey (James Stewart) perde una lunga somma di denaro e va in bancarotta. Disperato, gli piacerebbe non essere mai nato, ma sua moglie e i bambini hanno pregato per lui e un angelo bisognoso di fare una buona azione per guadagnarsi le ali è stato inviato del cielo per aiutarlo. Così, quando si trova su un ponte pensando al suicidio vede nel fiume un uomo affogandosi e si butta per salvarlo. È l'angelo, Clarence (Henry Travers), il quale, una volta in salvo, per convincerlo del valore della sua vita, gli fará vedere come sarebbe stato il mondo se lui non fosse mai nato
E’ realmente un film per Natale nel senso che Dio non appare come un essere lontano ma vicino e interessato alle vicende degli uomini con un senso forte della Providenza e della filiazione divina
FRANK CAPRA PER LA LIBERTY FILMS
Frank Capra
Frances Goodrich Albert Hackett Frank Capra Jo
Valori Educativi
Pubblico
TuttiGiudizio Artistico
Forse il film più visto nella storia del cinema, basato su una sceneggiatura ma non vinse nessun Oscar
Cast & Crew
Produzione
FRANK CAPRA PER LA LIBERTY FILMS
Regia
Frank Capra
Sceneggiatura
Frances Goodrich Albert Hackett Frank Capra Jo
Our Review
Nel Natale del 1945, George Bailey (James Stewart) perde una grande somma di denaro e va in bancarotta. Disperato, vorrebbe con tutte le sue forze non essere mai nato, ma sua moglie e i bambini hanno pregato per lui e un angelo bisognoso di fare una buona azione per guadagnarsi le ali è stato inviato dal Cielo per aiutarlo. Così, quando si trova su un ponte pensando al suicidio, vede nel fiume un uomo affogare e si butta per salvarlo. È l’angelo, Clarence (Henry Travers), il quale, una volta in salvo, per convincerlo del valore della sua vita, gli fará vedere come sarebbe stato il mondo se lui non fosse mai nato.
Forse è il film più visto nella storia del cinema, se contiamo gli innumerevoli passaggi televisivi in tutto il mondo, soprattutto a Natale. L’opera si basa su una sceneggiatura così perfetta da diventare un mito che ha generato a sua volta tantissime storie simili; scritta dallo stesso Capra con Frances Goodrich e Albert Hackett, a partire di un racconto di Philip Van Doren Stern. Una bella e commovente pellicola, piena di ottimismo e voglia di vivere che nasconde, sotto l’apparenza del mero intrattenimento, un’antropologia ricca e profonda.
Esalta la dignità di qualunque essere umano e della vita ordinaria, che può essere davvero gloriosa quando è trasfigurata dall’amore, ed è anche una riflessione sulla misteriosa unità che c’è tra tutti gli uomini. Parla in modo naturale dell’efficacia della preghiera e di realtà spirituali come quella degli angeli. Dio non appare come un essere lontano, ma vicino e interessato alle vicende degli uomini. C’è una visione del mondo come focolare, un senso forte della Provvidenza e della filiazione divina. Insomma, uno di quei film che aiutano tutti noi a diventare migliori. Non ha vinto nessun Oscar (dopo essere stato candidato a cinque) ma Capra lo ha sempre considerato, giustamente, il suo capolavoro.
La recensione è tratta da:
Verso Dio nel cinema (Casa Editrice San Paolo, 2013; prezzo di copertina 15€)
Autore: Enrique Fuster
Details of Movie
Etichetta | FamilyOro |
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