IL PADRE E LO STRANIERO
Diego è un impiegato del Ministero degli Esteri che spesso deve assentarsi dall'ufficio per occuparsi del figlio gravemente handicappato. Diego non riesce ancora ad accettare la condizione di suo figlio e per questo i rapporti con la moglie Lisa restano difficili. Un giorno, nel riprendere il figlio dall'istituto dove è stato preso in cura, conosce il siriano Walid, anche lui con un figlio in condizioni simili. Diego resta impressionato dalla serenità con cui Walid riesce ad affrontare la situazione e fra loro nasce una solida amicizia. Anche quando Walid scompare misteriosamente e Diego scopre che ci sono persone ostili che tramano contro di lui, non esita a mettersi sulle tracce dell'amico per cercare di aiutarlo...
Tratto dal romanzo omonimo di Giancarlo De Cataldo, il film sviluppa un thriller sul terrorismo mediorientale che resta in second’ordine rispetto alle tematiche familiari e personali: la nascita di una solida amicizia fra due uomini appartenenti a civiltà diverse ma sopratutto la serena accettazione dell’imegno di far crescere un figlio con gravi handicap
Ricky Tognazzi
Giancarlo de Cataldo
Valori Educativi
Il film tratta in modo insolitamente positivo il tema della cura di un figlio gravemente handicappato: viene trasfigurato da dolorosa incombenza in arricchimento umano e spirituale per i genitori.
Pubblico
10+Qualche scena sensuale
Giudizio Artistico
Il film ha alcune debolezze strutturali ma singole sequenze molto intense. Buona la prova dei due protagonisti
Cast & Crew
Produzione
Regia
Ricky Tognazzi
Sceneggiatura
Giancarlo de Cataldo
Graziano Diana
Simona Izzo
Ricky Tognazzi
Dino Giarrusso
Our Review
Il film è stato accusato da molti critici di non aver saputo costruire un impasto omogeneo, di non aver ben amalgamato le vicende personali dei protagonisti con la componente thriller costruita intorno a oscuri intrighi collegati con il terrorismo internazionale. Bisogna riconoscere che ciò è vero ma allo stesso tempo il film ci regala singole sequenze particolarmente ispirate che non possono venir dimenticate facilmente.
I due protagonisti, ormai amici, si ritrovano insieme in un momento di relax in un bagno turco e hanno il coraggio di sollevare il velo protettivo con cui hanno custodito fino a quel momento il loro cuore ferito per raccontarsi l'un l'altro quel momento terribile che ha cambiato la loro esistenza.
Oppure quando Diego, ormai superata la non accettazione della malattia del figlio, riesce a prenderlo in braccio per stare un po' assieme a lui sotto una doccia tiepida. Ma anche nel finale, quando Diego e WAlid si ritrovano sulla spiaggia dove è stata costruita la piccola tomba del figlio del siriano e assieme scoprono il significato profondo della prova a cui sono stati sottoposti: "porta qui tutti quelli che ami: vedremo il tramonto e pregheremo insieme in pace" dice Walid a Diego.
Dove il film sorprende è nel modo con cui viene rappresentato il problema delll'infermità del figlio: viene completamente trasfigurato da dolorosa incombenza in arricchimento umano e spirituale per i genitori. Diego rappresenta il disagio della situazione, l'insicurezza di fronte a un fenomeno che non riesce a gestire e di cui in parte si vergogna (quando esce con il figlio gli cala in testa un grosso passamontagna). "Quando è nato era cianotico. non si muoveva, non piangeva; anche adesso ho paura di toccarlo, non lo so prendere" confessa Diego all'amico. Walid lo tranquillizza: "I bambini sono pazienti Diego.Ti perdonano sempre". Il siriano al contrario esterna in ogni occasione il suo amore verso il figlio: lo considera il suo principe, lo presenta a tutti gioiosamente perchè tutti lo debbono conoscere. Interagisce con il bambino soffiandogli sul volto perché dalle sue impercettibili reazioni riesce a scoprire se è contento o se è triste.
Alla fine Diego lo riconoscerà pienamente: "Walid mi ha lasciato la forza per essere il padre dei miei figli".
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | IL PADRE E LO STRANIERO |
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Paese | ITALIA |
Etichetta | FamilyOro |
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