Tom, un anziano oculista americano cattolico ma non praticante, viene informato che il figlio Daniel, con cui non parlava da anni, è morto durante un violento temporale mentre attraversava i Pirenei sul Cammino di Santiago. Tom si reca a recuperare il corpo del figlio ma poi decide di cremarlo e di portare le sue ceneri con sé sul Cammino. Sarà lui a completarlo al posto suo. Sulla strada Tom rivive alcuni momenti di quel rapporto così complicato e incontra altri pellegrini, ciascuno con il suo carico di vita, dolore e segreti…
Personaggi diversi sono in cammino verso Santiago. Un pellegrinaggio laico alla ricerca di se stessi, in cerca di purificazione o come ringraziamento per benefici ricevuti
In un villaggio non lontano da Timbuktù durante il breve periodo, alla fine del 2012, in cui il Mali del Nord fu controllato da jihadisti affiliati ad al-Qai’da, truppe armate si aggirano per le strade per far applicare le più rigide norme islamiche e i loro tribunali funzionano a pieno regime. Le donne debbono indossare sempre il velo e i guanti, è vietato cantare o giocare a pallone. Dei giovani vengono frustrati purché sorpresi a suonare la chitarra; una ragazza è costretta con la forza a sposare uno dei guerriglieri . Kidane, che vive pacificamente tra le dune con la moglie Satima, la figlia Toya e il pastore 12enne Issan, un giorno uccide incidentalmente un pescatore ed ora anche lui deve presentarsi davanti al tribunale jihadista..
Roma 1974. Guido è un artista d’avanguardia che vive come imperativo l’idea di essere provocatorio e anticonvenzionale, nella vita e nell’arte. Ama sua moglie Serena e i due figli, Dario e Paolo, di 10 e 5 anni, ma non evita di tradire la prima con le belle modelle con cui lavora, e di tenere i secondi al riparo solo il minimo indispensabile dai disordini di una vita sregolata. All’indomani di una mostra d’arte contemporanea milanese, dove Guido ottiene cattive recensioni per una sua performance che vorrebbe essere provocatoria ma che risulta solo ridicola, la coppia va in crisi. Guido incolpa Serena di averla voluta seguire a tutti i costi, deconcentrandolo. Serena, intanto, si lascia affascinare dagli umori femministi che circolano nel mondo dell’arte e accetta di seguire la gallerista Elke, con i bambini, in una vacanza in Provenza per sole donne. Quando Serena torna in Italia, è cambiata. La famiglia esplode, poi si ricompone, tra gioie e dolori, tutto sotto gli occhi dei due bambini, incolpevoli testimoni di uno stravolgimento dei costumi in un Paese che sta cambiando.
Paul Asher è un giovane promettente giornalista, con una buona preparazione anche teologica, che si è fatto conoscere per un suo reportage in Afghanistan dove aveva raccolto le riflessioni di soldati di fede cristiana che stavano combattendo in quel paese così lontano e ostile. Il suo ritorno in patria risulta particolarmente difficile: la vista di tanta sofferenza ha incrinato la sua fede e si sente responsabile della crisi coniugale che sta attraversando perché per seguire la sua passione professionale ha finito per trascurare sua moglie che ora vuole lasciarlo. In un momento così difficile per la sua vita inizia a intervistare uno strano personaggio che dichiara di essere Dio…
In una tranquilla cittadina inglese vive Tony che dopo la morte improvvisa della moglie di cancro, cade in depressione. In certi momenti sente l’impulso al suicidio ma trova conforto nel prendersi cura del suo cane e nel vedere dei filmati confidenziali che gli ha lasciato la moglie. Per il resto continua a lavorare in un giornale locale che raccoglie banalissime cronache della vita di quel piccolo centro ma, partendo dal presupposto che per lui la vita non ha nessun valore, dice a tutti quello che pensa nel modo più brutale. Si comporta in questo modo nei confronti del cognato Matt che cerca invece di confortarlo, di un suo collega bonaccione, della melanconica segretaria Kath, del postino, della simpatica prostituta Roxy, del vagabondo triste che gli fornisce la droga. Solo quando va al cimitero ha piacere di intrattenersi con la vedova Anne, con la quale riflette sul senso da dare alla loro vita dopo che sono rimasti soli…
Marc, ispettore delle imposte di Parigi in temporanea trasferta in una cittadina di provincia, perde l’ultimo treno per tornare a casa. Chiede a Sylvie, una ragazza che ha incontrato in un bar, qual è l’albergo più vicino per passare la notte. In realtà né lui né lei vogliono chiudere in questo modo la serata e passano tutta la notte chiacchierando per le stradine della città. All’alba decidono di incontrarsi di nuovo a Parigi ma senza scambiarsi il numero di telefono. Marc non potrà andare all’appuntamento perché colpito da infarto e tornerà più volte in quel paesino, nell’infruttuosa ricerca di Sylvie. Durante le sue ricerche incontra Sophie e se ne innamora. Non sa che è la sorella di Sylvie…
Dublino, 1988. David e Mark, amici inseparabili, fotoreporter professionisti, salutano le loro mogli prima di partire per le zone di guerra del Kurdistan. Arrivati in un campo di guerriglieri curdi, assistono all'arrivo dei feriti in un ospedale improvvisato fra le rocce. L'unico dottore presente cerca di curare i feriti come può ma quelli troppo malati e sofferenti vengono soppressi con un colpo di pistola. Dopo un mese Mark torna a casa alquanto mal ridotto ma di David non c'è traccia; probabilmente sta tornando per un'altra strada. Mark non riesce a riprendersi e la moglie previdente lo affida alle cure di suo nonno, un valente psichiatra: probabilmente Mark porta dentro di se un terribile segreto...
Il pellegrinaggio come riscoperta di se stessi, come “voto” fatto a qualcuno, come ringraziamento o come purificazione, tutti questi aspetti si ritrovano, seppure in forma laica, in questo film.
Pubblico
14+
Uso di marijuana, turpiloquio
Giudizio Artistico
Questo film mescola continuamente dramma e commedia (non mancano gli episodi comici e addirittura grotteschi).
Nato da un’esperienza personale profonda (Martin Sheen e il nipote Taylor Estevez, figlio di Emilio, hanno fatto insieme il Cammino qualche anno fa e lì il secondo ha incontrato la donna che ha poi sposato) questa pellicola non presenta di certo uno sguardo “convenzionale” e ortodosso al Cammino, ma si tiene anche lontana dallo spiritualismo alla Coelo oggi tanto di moda. Il protagonista della storia è cattolico ma non praticante, il figlio la cui memoria decide di onorare proseguendo il cammino per lui (e con lui, spargendo le sue ceneri su tutto il percorso), sembra più un uomo alla ricerca di qualcosa che un credente. Tom inizialmente decide di percorrere la strada da solo, chiudendosi nel suo dolore e rifiutando il contatto con gli altri, ma sarà difficile mantenere questo atteggiamento a lungo. Anche i compagni di viaggio che trova sul suo cammino (non sceglie, sono gli altri a scegliere lui piuttosto) sono tutto fuori che dei pellegrini ortodossi: Sarah, una canadese che cerca di smettere di fumare (ma si scoprirà che la ragione del suo pellegrinaggio è molto più dolorosa e profonda), Jack, uno scrittore irlandese con il blocco e in cerca di ispirazione e un olandese grasso che cerca di dimagrire per un matrimonio. Non mancano, però, all’inizio e sulla via, figure più tradizionali, che svolgono il ruolo di mentori e che sono senza dubbio viste con simpatia: il capitano della polizia di San Jean (il punto di inizio del Cammino in Francia) che ha già fatto il cammino molte volte per autentiche ragioni di fede e un anziano prete che ha avuto il cancro e che dona a Tom un rosario. Di fatto il film non fa che riflettere la molteplicità di inspirazioni e approcci che oggi il Cammino di Santiago ha assunto, ma non disdegna di tracciare un profondo percorso personale di crescita e maturazione (se non di conversione) sia per Tom che per i suoi compagni. Il pellegrinaggio come riscoperta di se stessi, come “voto” fatto a qualcuno, come ringraziamento o come purificazione, tutti questi aspetti si ritrovano, seppure in forma laica, in questa storia che mescola continuamente dramma e commedia (non mancano gli episodi comici e addirittura grotteschi). La strada, per il mondo contemporaneo (e spesso anche qui), rischia diventare un valore in se stessa, indipendentemente dalla meta a cui porta. Non che il cammino stesso non diventi pedagogia, con la stanchezza, il dolore, le contraddizioni e la condivisione accolta o rifiutata, ma che in fondo alla strada ci sia qualcuno ad aspettare è sottolineato dall’arrivo commovente sotto il portico della Gloria dove l’olandese miscredente Joost sarà a sorpresa l’unico a inginocchiarsi come da tradizione dei pellegrini medievali. Anche Jack, il cui anticlericalismo è esplicitamente legato agli scandali della pedofilia nella chiesa irlandese, sembra almeno in parte ritrovare il fascino della fede perduta di fronte alla bellezza della cattedrale. Per Tom la via prosegue più a lungo, fino al mare, dove i pellegrini usavano gettare le vesti vecchie e riprendere rinnovati il cammino verso casa; nel percorso, come un fantasma benevolo, lo accompagna anche Daniel, che solo alla fine potrà lasciare andare, con la consapevolezza di non averlo, in definitiva, realmente perduto.
Ho visto questo film più e più volte e ogni volta che lo rivedo mi trasmette sempre emozioni intense. Sarà la semplicità del tema mista ad una profonda spiritualità, sarà la bellezza dei paesaggi e del cammino, però trovo questo film un capolavoro nel suo genere.
9,0 rating
Ho visto questo film più e più volte e ogni volta che lo rivedo mi trasmette sempre emozioni intense. Sarà la semplicità del tema mista ad una profonda spiritualità, sarà la bellezza dei paesaggi e del cammino, però trovo questo film un capolavoro nel suo genere.
Vincenzo Paciello
È la storia di un dolore, quello di Tom, prima privato, intimo e profondo, poi la dimensione di chiusura si apre al mondo e raggiunge il suo apice nella condivisione coi nuovi amici che smussa quelle sensazioni pungenti in una nuova e interessante visione della realtà.
10,0 rating
È la storia di un dolore, quello di Tom, prima privato, intimo e profondo, poi la dimensione di chiusura si apre al mondo e raggiunge il suo apice nella condivisione coi nuovi amici che smussa quelle sensazioni pungenti in una nuova e interessante visione della realtà.
Adalberto
Ho visto questo film più e più volte e ogni volta che lo rivedo mi trasmette sempre emozioni intense. Sarà la semplicità del tema mista ad una profonda spiritualità, sarà la bellezza dei paesaggi e del cammino, però trovo questo film un capolavoro nel suo genere.
Ho visto questo film più e più volte e ogni volta che lo rivedo mi trasmette sempre emozioni intense. Sarà la semplicità del tema mista ad una profonda spiritualità, sarà la bellezza dei paesaggi e del cammino, però trovo questo film un capolavoro nel suo genere.
Vincenzo Paciello
È la storia di un dolore, quello di Tom, prima privato, intimo e profondo, poi la dimensione di chiusura si apre al mondo e raggiunge il suo apice nella condivisione coi nuovi amici che smussa quelle sensazioni pungenti in una nuova e interessante visione della realtà.
È la storia di un dolore, quello di Tom, prima privato, intimo e profondo, poi la dimensione di chiusura si apre al mondo e raggiunge il suo apice nella condivisione coi nuovi amici che smussa quelle sensazioni pungenti in una nuova e interessante visione della realtà.