GENERAZIONE 56K
Daniel e Matilda si conoscono dai tempi delle medie e ora si sono ritrovati dopo vent’anni. Un racconto romantico e gradevole intorno alla generazione dei millennials, rimasti degli eterni adolescenti. Su Netflix
Daniel e Matilda visti in momenti diversi della loro vita: nel 1998 quando avevano 12 anni e vivevano a Procida e ora, a Napoli dove si sono nuovamente incontrati. Sono passati i tempi nei quali facevano assieme i compiti davanti al grande monitor del computer e il modem 56k cinguettava allegro appena stabiliva il collegamento; ora Daniel è la mente creativa di una società che sviluppa applicazioni per cellulari, assieme ai suoi amici d’infanzia Luca e Sandro mentre Matilda fa la restauratrice, vive con Enea in attesa del giorno delle nozze, già programmato. Eppure, confida Matilda a Ines, la sua inseparabile amica fin dall’infanzia, vorrebbe rivedere Daniel ancora una volta…
Francesco Ebbasta
Valori Educativi
Il tempo passa, si cresce, ma resta un certo pudore nell’esternare i propri sentimenti anche perché il passo verso il matrimonio viene visto in tutta la sua serietà
Pubblico
14+Il racconto di alcuni aspetti coniugali intimi, un comportamento truffaldino di alcuni adolescenti
Giudizio Artistico
Il serial riesce pienamente nel suo obiettivo di raccontare una storia romantica e gentile, anche se un po’ diluita nelle 8 puntate
Cast & Crew
Sceneggiatura
Francesco Ebbasta
Our Review
Nel vedere su Netflix un serial con i Jackal come protagonisti e da loro stessi ideato (un meritatissimo traguardo per questo gruppo di attori napolitani che si sono fatti conoscere con i loro irresistibili sketch su Youtube) ci si aspetta due cose: sicuramente di divertirsi ma anche di scoprire gli umori, il sentire della generazione (forse sono inquadrabili come millennials ma non ne sono sicuro) che essi rappresentano. Quella che ha visto i primi balbettii di Internet (il modem 56k appunto) e che ora condiziona pesantemente tutta la loro vita.
Sul fondale della storia d’amore dei due protagonisti, l’ideatore Francesco Ebbasta colloca con una certa ironia paradossale certi “segni dei tempi”: in una delle prime sequenze Daniel sta parlando in un bar con una ragazza che ha agganciato tramite uno dei tanti siti di incontri. Lei a un certo punto ritiene che quel ragazzo che gli sta di fronte non sia il suo tipo ma poi si fa prendere da scrupoli e pensa: “sembrerebbe scortese non passare la notte a casa sua”. In un’altra un gruppo di amiche stanno festeggiando la separazione di una di loro da suo marito: la coreografia è quella tipica dell’addio allo scapolato: brindisi, coriandoli mentre “la festeggiata” sfoggia una coroncina da regina della serata: tutto secondo le regole della woman Independence. Un’allegria “costruita” che si infrange subito quando lei scoppia in pianto perché vorrebbe tornare con suo marito. Anche il racconto del tempo dell’adolescenza, intorno al 1998 non è esente da certe crudezze e che i tempi passati non sono stati addolciti dal ricordo: il santarellino Daniel, dal volto così pulito, riesce a organizzare a scuola la vendita di foto osé, catturate da videocassette porno e che ciò scatena l’ira del bullo della scuola che chiede per quel commercio una cospicua percentuale.
Se questo è lo sfondo, la caratterizzazione dei personaggi svela un altro “segno dei tempi” : stiamo assistendo a un racconto sulla generazione degli eterni adolescenti. Non sono avvenute in loro profonde trasformazioni dal 1998 al 2021: sono per lo più single anche se magari hanno avuto più di una relazione, gestiscono ancora con impaccio i loro sentimenti; tutto fluisce velocemente e ben poco si consolida. C’è come una voglia romantica di “fermare l’ascensore”, come racconta Daniel, perché l’ascensore ti fa passare velocemente da un piano all’altro e non c’è modo di godersi il singolo momento. E’ particolarmente significativo la storia dell’amico Sandro (Fabio Balsamo), l’unico sposato del gruppo. Lui ritiene che probabilmente sia tempo di “fare i grandi”, di metter su famiglia, ma la moglie non si “sente pronta” e propone piuttosto di comprarsi un cane. Surreale, secondo lo stile Jackal, è invece l’altro amico, Luca (Gianluca Fru) che vede nel continuo, moderno, parlarsi a distanza (con il telefonino, con whatsapp) una fuga nell’indeterminatezza, una protezione dal rischio di un serio impegno sentimentale.
Complessivamente la storia fra Daniel (Angelo Spagnoletti) e Matilda (Cristina Cappelli) fa molta simpatia e tenerezza, in questo lungo arco di tempo che va dal pudore di rilevare i propri sentimenti, all’incertezza del primo bacio fino al dunque finale quando, ormai grandi, debbono decidersi a tracciare il solco definitivo della loro vita.
Un racconto che non è romantico ma iper-romantico, in quel non guardare avanti per definire come costruire il proprio destino ma guardare indietro, felici della preziosità di aver colto l’altro nella verità del suo incerto sbocciare ai sentimenti, ma lo abbiamo già detto: questa è una storia di eterni adolescenti.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Paese | ITALIA |
---|---|
Tematiche-dettaglio | Amarcord Fatica di crescere Romantico |
Tipologia | Serie TV |
Titolo Originale | Generazione 56k |
There are no reviews yet.