FLAGS OF OUR FATHERS
1945. Se in Europa , dopo lo sbarco in Normandia, si inizia ad intravedere la fine della guerra, quella in Estremo Oriente è ancora tutta da fare. La prima vera invasione del territorio giapponese fu la conquista in quell' anno dell'isola di Iwo Jima, che costò agli americani 2000 morti solo nel primo giorno. In modo del tutto occasionale un fotografo dell'Associated Press riprese sei soldati che innalzavano la bandiera USA sulla colle dell'isola e che fu vista da subito come simbolo dell'inizio della vittoria....
Valori Educativi
Il film ha il pregio di stimolare il tema non banale delle vere ragioni della solidarietà e dell’eroismo in guerra, anche se propende verso una forma di umanesimo a corto raggio, che manca di apertura verso l’impegno sociale
Pubblico
14+Alcune immagini impressionanti di mutilazioni causate dai combattimenti
Giudizio Artistico
Il film, nelle scene di guerra, non regge il confronto con Salvate il soldato Ryan (che sottolinea meglio i drammi personali) e i tre protagonisti sono visti dall’esterno, senza che ne vengano approfonditi i caratteri
Cast & Crew
Regia
Clint Eastwood
Our Review
Clint alterna le immagini della battaglia combattuta, metro per metro sulle spiagge di Iwo Jima con perdite elevatissime (7.000 americani e 21.000 giapponesi) alla tournee dei tre sopravvissuti per le principali città americane per ripetere all'infinito il gesto di issare quella bandiera e poi invitare la folla a sottoscrivere i buoni di guerra. Gesti e discorsi visti con un crescente disagio da parte loro, semplici porta-ordini che si erano preoccupati solo di salvare la loro pelle e che ora vengono messi in mostra per dare testimonianza degli eroi veri, quelli che erano morti per essersi esposti più degli altri.
Clint Eastwood, un'altro paladino, fra i tanti, di teorie individualiste, continua in questo modo la tematica già chiaramente espressa in Million Dollar Baby: ciò che conta per ogni uomo è essere solidale, aiutare chi ci sta accanto senza altri ideali che non sia la realtà contingente, quella del "tu e io" in questo momento. Se in Million Dollar Baby, che si era concluso con un gesto di eutanasia per eliminare le pene di una ragazza rimasta paralizzata, "l'antagonista" era la fede che condanna tale atteggiamento, ora in Flags of Our Fathers "l'avversario" è la doverosa ma un po' cinica ragion di stato di chi ci governa, impegnata a raccoglier fondi per la guerra..
Clint si muove comunque sul filo di una mal celata ambiguità: se sembra smitizzare la figura dell'eroe, non mostra un atteggiamento pacifista: non rinuncia alla spettacolarità dei combattimenti e partecipa all'emozione di quei soldati all'arrivo sull'isola dei primi bombardieri americani (la ragione di tanto sangue era stato appunto quella di disporre di una base aerea da cui iniziare i bombardamenti su Tokio).
Se sembra invitarci a una visione pragmatica e contingente della vita, la voce fuori campo ci ricorda che il mito dell'eroe "è un modo per capire ciò che è quasi incomprensibile: come alcune persone possono sacrificarsi tanto per noi". Lo stesso regista sembra qui come arrestarsi di fronte a una realtà che sfugge allo schema che ha così accuratamente imbastito: quel mistero che c'è dentro ogni uomo, quella sua capacità di andare al di là di se stesso, a volte anche contro se stesso, per gli altri.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | FLAGS OF OUR FATHERS |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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