FAMILY SWITCH

I genitori Walker sono sempre stati premurosi nei confronti dei loro figli ma il classico filmino che viene realizzato ogni anno per le feste natalizie dove papà e mamma si travestono con spiritosi costumi, non desta più l’interesse di CC e Wyatt ormai adolescenti. Per loro si avvicina il momento di lasciare la casa dove sono vissuti finora per affrontare un impegno di studio l’uno, una carriera sportiva l’altra. Ai due ragazzi sembra  che non ci siano punti di contatto con le scelte di vita fatte dai loro genitori, così diverse da quanto si aspettano per il proprio futuro. Si tratta di un problema reale e interessante, sentito da molte famiglie, risolto nel più classico degli espedienti cinematografici (Tutto accadde un venerdì, 17 Again – Ritorno al liceo, Moglie e Marito): lo scambio dei corpi che costringe i protagonisti a mettersi uno  nei panni dell’altro per comprendere cosa veramente provino.

Si raggiunge in questo modo un duplice obiettivo: si mette a fuoco la narrazione di un conflitto e in più si generano molte opportunità per sviluppare gag divertenti, grazie al disagio di chi si trova, per magia, in un corpo non suo. Il risultato è conforme alle aspettative: gli spunti comici sono ben riusciti e consentono di trascorrere un’ora e mezza in allegria.  Particolarmente riuscita è la lotta per la sopravvivenza che deve affrontare il vicino di casa impegnato a svolgere la funzione di baby sitter del figlio piccolo di casa Walter e del loro cane. È inclusa anche una parodia sociale, con l’arrivo dai Walter di una ondata di amiche e vicine di casa, decise a trascorrere la serata mensile delle mamme in casa. Sarebbe facile, criticare il film, commentare la prevedibile facilità con la quale, nella corsa verso il lieto fine, i figli finiscono per riconoscere  i sacrifici che hanno fatto per loro  i genitori e questi comprendono che i figli hanno diritto a costruire il loro futuro; in questo modo si trascurerebbe la tipologia del genere scelto che è quella di un film natalizio per tutte la  famiglia. Un genere che richiede la  trasmissione di messaggi chiari e comprensibili anche ai più piccoli. Da questa prospettiva, le risate sono garantite, l’obiettivo di trasmettere un messaggio positivo sul valore dell’unità familiare, qualsiasi difficoltà debba essere affrontata, viene facilmente raggiunto.

Da evdenziare l’astro nascente dell’attrice Emma Myers nella parte di CC Walker, ora nota soprattutto come protagonista del serial Venerdì. Jennifer Garner si trova pienamente a suo agio nelle vesti, ormai collaudate, di mamma (Yes Day).