DYLA DOG – IL FILM
New Orleans. Un collezionista di monili antichi muore in circostanze misteriose e sua figlia, che la notte del delitto ha scovato un lupo mannaro in casa, chiede l’intervento di Dylan Dog, “l’indagatore dell’incubo”. Il detective, che sulle prime rifiuta di investigare (ha giurato di smetterla col paranormale da quando un consesso di vampiri gli ha ucciso la fidanzata), accetta di rimettersi al lavoro quando capisce di essere il solo a poter fermare una guerra in corso tra i “non morti”, che potrebbe presto coinvolgere tutto il genere umano.
Un vero delitto questo film che ha perso l'occasione di far conoscere questo famoso eroe del fumetto italiano agli americani: il problema non è solo la modestissima qualità dell'opera, ma l'aver tradito il personaggio Dylan Dog, che ora è diventato un muscoloso superman di serie B
Valori Educativi
Alla fine il nostro eroe riesce a sconfiggere i cattivi zombi ma la storia è un pretesto per un horror con incerte suggestioni d’oltretomba
Pubblico
14+Sequenze di horror violento, uso di droga
Giudizio Artistico
Niente di memorabile in questa rivisitazione americana della famosa serie. Le speranze di conquistare Hollywood da parte del fumetto italiano andranno riposte altrove. Il protagonista è un monocorde manichino.
Cast & Crew
Regia
Kevin Munroe
Our Review
Non è affatto sgangherabile, invece, perché non ha niente di memorabile, questa rivisitazione americana della serie. Le speranze di conquistare Hollywood da parte del fumetto italiano (che pure lo meriterebbe, per la ricchezza di personaggi e di storie della nostra produzione editoriale) andranno riposte altrove. Chi ha acquistato i diritti cinematografici di Dylan Dog, infatti, ha trasformato un fumetto colto, ironico e ricercato in un film che strizza l’occhio a un pubblico di adolescenti di bocca buona (e sull’equivoco dell’operazione basti dire che il regista a cui è stato affidato l’adattamento ha come unico precedente un film sulle Tartarughe Ninja). Per stare al passo coi tempi, tra l’altro, gli sceneggiatori non hanno pensato a niente di più originale che a una guerra tra vampiri e licantropi, con l’intento evidente di alludere a saghe di successo di questi ultimi anni (Underworld, ma anche Twilight), ma il tono non è diverso, piuttosto, da quello di telefilm come Buffy – L’ammazzavampiri. Altro che Omero, Shakespeare e Dante…
Ma anche senza il paragone con il precedente di carta, il protagonista di questo film è di per sé poco interessante e con una psicologia banale, come rivela paradossalmente la battuta di un vampiro che gli dice: “voi umani siete così prevedibili: si tira un filo e alzate una gamba, se ne tira un altro e premete il grilletto”, situazione ben incarnata dal monocorde manichino Brandon Routh, che proprio non riesce a dismettere la faccia da Superman qualunque altra parte reciti.
Autore: Raffaele Chiarulli
Details of Movie
Titolo Originale | DYLAN DOG: DEAD OF THE NIGHT |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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