THE IMITATION GAME

2014114 min18+   Guerra, Omosessualità

Manchester, 1952. Il matematico Alan Turing subisce un furto in casa e le autorità, spinte dallo strano comportamento dell’uomo, avviano un’indagine destinata a scoperchiarne i molti segreti: geniale matematico, all’inizio della Seconda Guerra Mondiale Turing diventa parte del gruppo di decrittatori incaricati di decifrare Enigma, la macchina con cui i tedeschi codificano tutti i loro messaggi. Il carattere timido gli rende difficoltosa la collaborazione con i colleghi, con cui non riesce a fraternizzare. Per fortuna, però, incontra Joan Clarke, una giovane e intelligente matematica con cui nasce una bella amicizia. Alan ha un altro segreto: è omosessuale e nell’Inghilterra dell’epoca questo fatto può portare alla sua carcerazione…

La storia di  Alan Turing, geniale matematico che all’inizio della Seconda Guerra Mondiale diventa parte del gruppo di decrittatori incaricati di decifrare Enigma e che muore suicida dopo aver subito una condanna per omosessualità. Il film  non riesce a sviluppare la complessa personalità del protagonista


Valori Educativi



Il film condanna giustamente i tristi momenti della storia recente nei quali l’essere omosessuale comportava l’arresto o il venire sottoposti a cure ormonali, anche se certe scelte narrative finiscono per essere più funzionali a un’agenda ideologica che approfondire la personalità del protagonista.

Pubblico

18+

Numerosi riferimenti sessuali

Giudizio Artistico



E’ un peccato, che i coprotagonisti della storia siano, salvo rari casi, figure più funzionali che realmente approfondite e che alcuni passaggi drammatici della vicenda finiscano per rimanere senza conseguenze.

Cast & Crew

Our Review

Alan Turing, eroe di guerra in quanto decrittatore della micidiale macchina Enigma, ideatore del prototipo del moderno computer e dell’intelligenza artificiale nonché del test che dà il titolo a questo particolare biopic, ma anche omosessuale problematico vittima della legislazione britannica in materia di atti osceni, è una figura complessa e affascinante.

            Il film di Morten Tyldum riesce solo in parte nel tentativo di raccontarla, nonostante l’ottima performance di Benedict Cumberbacht (che non esce indenne dal doppiaggio italiano), capace di immergersi nei tic e nelle manie di questo genio incompreso, le cui preferenze sessuali all’epoca problematiche sono solo la punta dell’iceberg di una personalità che qui sembra rasentare la sindrome di Asperger (le fonti ci dicono che in effetti Turing era per lo meno un tipo strambo).

Costruito tramite una cornice ambientata negli anni Cinquanta, all’epoca dell’arresto e della condanna di Turing (cui seguì il suicidio, dopo mesi di cura ormonale imposta come alternativa alla prigione), e un’azione principale che si svolge durante la Guerra, teatro della grande impresa di Turing e compagni, il film si apre, tramite ulteriori flashback, anche all’adolescenza solitaria del giovane Alan.

            La parte di gran lunga più coinvolgente della pellicola, tuttavia, è quella dedicata alla decrittazione di Enigma, una lotta contro il tempo per salvare vite umane, in cui Turing si deve misurare con personalità diversissime da lui: quella di Hugh Alexander, campione di scacchi, matematico di talento nonché uomo affascinante e naturale leader del gruppo, militari rigidi e scettici di fronte alle sue intuizioni, ambigui rappresentanti dei servizi segreti e così via.      Fortunatamente stringe anche una profonda amicizia con Joan Clarke, unica donna del gruppo e in quanto tale outsider quanto lui. Da Joan, Alan impara, a modo suo, la capacità di collaborare per raggiungere lo scopo, ma viene anche guidato attraverso le difficoltà dei rapporti umani (riuscitissima la scena in cui dai misteri del corteggiamento si giunge al passo decisivo nella decrittazione, che ricorda un’analoga sequenza di Beautiful mind).

            La vicenda affascinante di questi matematici nascosti nella villa vittoria di Bletchley Park ricorda per certi versi quella dell’agente CIA di Argo, destinato per esigenze di sicurezza nazionale, a non raccogliere gli allori della propria impresa, e come quella è rimasta nascosta fino ad anni recenti. La decodifica di Enigma, in realtà, apre scenari e dilemmi morali ancora più complessi (tenere la scoperta segreta comporta sacrificare vite umane in modo da salvarne altre, in un calcolo statistico sanguinoso e terribile), anche se la pellicola finisce per sviluppare solo a metà questo punto così drammatico.

            Un peccato, però, che i coprotagonisti della storia, dai compagni d’impresa di Turing, ai superiori dei servizi segreti, siano, salvo rari casi, figure più funzionali che realmente approfondite (salvate soprattutto dalla presenza di attori carismatici e tutti in forma) e che alcuni passaggi drammatici della vicenda finiscano per rimanere senza conseguenze, come quando Alan lascia Joan, che pure era disposta a sposarlo per proteggerlo dalle conseguenze delle sue preferenze sessuali, ferendola, ma in realtà per salvarla a sua volta dal pericolo dei suoi segreti.

            L’impressione è che per certi versi la pellicola, nel tentativo di inserirsi a pieno titolo nel filone ormai decisamente mainstream dell’epopea omosessuale (nel finale si ricordano le migliaia di omosessuali perseguitati dalla legge britannica tra la fine dell’Ottocento e la seconda metà del Novecento), perda di vista la straordinaria complessità della figura che ha di fronte.

            La delusione del detective incaricato del caso Turing, che ci rimane male quando la storia esaltante di un eroe di guerra tormentato finisce in un’incriminazione per atti osceni, è un po’ la stessa dello spettatore, che si aspettava un affondo meno semplicistico e che ha l’impressione che certe scelte narrative siano più funzionali a un’agenda ideologica che al servizio del suo protagonista.

Autore: Laura Cotta Ramosino

Details of Movie

Titolo Originale The imitation game
Paese USA
Etichetta
Tematiche (generale)
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