Tom, un anziano oculista americano cattolico ma non praticante, viene informato che il figlio Daniel, con cui non parlava da anni, è morto durante un violento temporale mentre attraversava i Pirenei sul Cammino di Santiago. Tom si reca a recuperare il corpo del figlio ma poi decide di cremarlo e di portare le sue ceneri con sé sul Cammino. Sarà lui a completarlo al posto suo. Sulla strada Tom rivive alcuni momenti di quel rapporto così complicato e incontra altri pellegrini, ciascuno con il suo carico di vita, dolore e segreti…
Personaggi diversi sono in cammino verso Santiago. Un pellegrinaggio laico alla ricerca di se stessi, in cerca di purificazione o come ringraziamento per benefici ricevuti
Piombino. Anna e Francesca, amiche inseparabili, sono due adolescentidi quattordici anni che vivono nelle case popolari sullo sfondo delle acciaierie che danno lavoro e disperazione a mezza città. Provengono da situazioni familiari disastrate (una ha in padre in carcere, l’altro è un violento) e in balia di loro stesse finiscono per fare scelte sbagliate o frettolose. Solo Alessio, il fratello di Anna, non disprezza di fare l’operaio nell’acciaieria e non cerca di fuggire da Piombino…
Gabby è una studentessa di medicina che si è da poco traferita nella casa accanto a quella di Travis. I loro primi incontri sono alquanto tempestosi ma in realtà si sono piaciuti fin dall’inizio. Le difficoltà non sono poche: lui è uno scapolo impenitente, lei ha un fidanzato dottore che indirettamente gli potrà garantire una professione piena di soddisfazione. Ma l’amore che nasce fra loro è proprio quello giusto, quello che dà loro lo slancio per abbandonare la vecchia vita e costruirne una nuova.
La famiglia Kim (padre, madre, una figlia, un figlio) vive di sussidi di disoccupazione, saltuari lavoretti e abita in un umido seminterrato. Il figlio Ki-woo ha però un piano; stampando documenti falsi, riesce a farsi assumere come tutore in inglese dell’adolescente Da-hye, figlia maggiore dell’agiata famiglia Park. La giovane signora Park appare molto alla mano e ingenua e così Ki-woo sviluppa un nuovo piano: con degli stratagemmi riesce a far passare per maestra di disegno sua sorella Ki-jung che può così intrattenere il piccolo e ipercinetico Da-song Park. Infine con metodi truffaldini, riesce a far licenziare l’autista e la domestica tuttofare, per far assumere rispettivamente suo padre e sua madre, senza però mai denunciare i legami di parentela che esistono fra di loro. L’inganno sembra perfetto ma qualcosa di imprevisto accade....
Paul Asher è un giovane promettente giornalista, con una buona preparazione anche teologica, che si è fatto conoscere per un suo reportage in Afghanistan dove aveva raccolto le riflessioni di soldati di fede cristiana che stavano combattendo in quel paese così lontano e ostile. Il suo ritorno in patria risulta particolarmente difficile: la vista di tanta sofferenza ha incrinato la sua fede e si sente responsabile della crisi coniugale che sta attraversando perché per seguire la sua passione professionale ha finito per trascurare sua moglie che ora vuole lasciarlo. In un momento così difficile per la sua vita inizia a intervistare uno strano personaggio che dichiara di essere Dio…
Alaska è la discoteca che nasce nel bel mezzo della storia del film, ma è soprattutto l’insegna al neon che emette la stessa luce fredda che illumina la maggior parte delle scene. Protagonisti di questa storia sono Nadine (Astrid Begès Frisbey), una giovane e bella francese di 20 anni, e Fausto (Elio Germano), un italiano che vive a Parigi e lavora come cameriere in un grande albergo. I due si incontrano per caso sulla terrazza dell’hotel e tra loro nasce subito un forte sentimento. Per fare colpo su Nadine, Fausto finisce in prigione per due anni durante i quali non smette di pensare e scrivere a lei. Intanto la giovane ragazza diventa una modella professionista. Uscito dal carcere Fausto ritrova Nadine e va a vivere con lei. I due cominciano una storia d’amore intensa ma ostacolata dal desiderio di lui di migliorare la propria condizione. Le loro vite sembrano dividersi, ma proprio quando Fausto sta per sposare la figlia di un ricco imprenditore, torna in aiuto di Nadine….
Circa 3000 anni fa Agamennone , un re greco pieno di mire imperialiste, decide di conquistare Troia con il pretesto di vendicare l'onore di suo fratello fratto becco dal bel Paride. E' costretto a portarsi con se l'altero Achille, terribile guerriero che si preoccupa solo che qualcuno parli di lui per i prossimi mille anni. A Troia intanto Ettore, tutto casa e famiglia, é costretto a scendere in campo per colpa di quello sciupafemmine di suo fratello.
Il pellegrinaggio come riscoperta di se stessi, come “voto” fatto a qualcuno, come ringraziamento o come purificazione, tutti questi aspetti si ritrovano, seppure in forma laica, in questo film.
Pubblico
14+
Uso di marijuana, turpiloquio
Giudizio Artistico
Questo film mescola continuamente dramma e commedia (non mancano gli episodi comici e addirittura grotteschi).
Nato da un’esperienza personale profonda (Martin Sheen e il nipote Taylor Estevez, figlio di Emilio, hanno fatto insieme il Cammino qualche anno fa e lì il secondo ha incontrato la donna che ha poi sposato) questa pellicola non presenta di certo uno sguardo “convenzionale” e ortodosso al Cammino, ma si tiene anche lontana dallo spiritualismo alla Coelo oggi tanto di moda. Il protagonista della storia è cattolico ma non praticante, il figlio la cui memoria decide di onorare proseguendo il cammino per lui (e con lui, spargendo le sue ceneri su tutto il percorso), sembra più un uomo alla ricerca di qualcosa che un credente. Tom inizialmente decide di percorrere la strada da solo, chiudendosi nel suo dolore e rifiutando il contatto con gli altri, ma sarà difficile mantenere questo atteggiamento a lungo. Anche i compagni di viaggio che trova sul suo cammino (non sceglie, sono gli altri a scegliere lui piuttosto) sono tutto fuori che dei pellegrini ortodossi: Sarah, una canadese che cerca di smettere di fumare (ma si scoprirà che la ragione del suo pellegrinaggio è molto più dolorosa e profonda), Jack, uno scrittore irlandese con il blocco e in cerca di ispirazione e un olandese grasso che cerca di dimagrire per un matrimonio. Non mancano, però, all’inizio e sulla via, figure più tradizionali, che svolgono il ruolo di mentori e che sono senza dubbio viste con simpatia: il capitano della polizia di San Jean (il punto di inizio del Cammino in Francia) che ha già fatto il cammino molte volte per autentiche ragioni di fede e un anziano prete che ha avuto il cancro e che dona a Tom un rosario. Di fatto il film non fa che riflettere la molteplicità di inspirazioni e approcci che oggi il Cammino di Santiago ha assunto, ma non disdegna di tracciare un profondo percorso personale di crescita e maturazione (se non di conversione) sia per Tom che per i suoi compagni. Il pellegrinaggio come riscoperta di se stessi, come “voto” fatto a qualcuno, come ringraziamento o come purificazione, tutti questi aspetti si ritrovano, seppure in forma laica, in questa storia che mescola continuamente dramma e commedia (non mancano gli episodi comici e addirittura grotteschi). La strada, per il mondo contemporaneo (e spesso anche qui), rischia diventare un valore in se stessa, indipendentemente dalla meta a cui porta. Non che il cammino stesso non diventi pedagogia, con la stanchezza, il dolore, le contraddizioni e la condivisione accolta o rifiutata, ma che in fondo alla strada ci sia qualcuno ad aspettare è sottolineato dall’arrivo commovente sotto il portico della Gloria dove l’olandese miscredente Joost sarà a sorpresa l’unico a inginocchiarsi come da tradizione dei pellegrini medievali. Anche Jack, il cui anticlericalismo è esplicitamente legato agli scandali della pedofilia nella chiesa irlandese, sembra almeno in parte ritrovare il fascino della fede perduta di fronte alla bellezza della cattedrale. Per Tom la via prosegue più a lungo, fino al mare, dove i pellegrini usavano gettare le vesti vecchie e riprendere rinnovati il cammino verso casa; nel percorso, come un fantasma benevolo, lo accompagna anche Daniel, che solo alla fine potrà lasciare andare, con la consapevolezza di non averlo, in definitiva, realmente perduto.
Ho visto questo film più e più volte e ogni volta che lo rivedo mi trasmette sempre emozioni intense. Sarà la semplicità del tema mista ad una profonda spiritualità, sarà la bellezza dei paesaggi e del cammino, però trovo questo film un capolavoro nel suo genere.
9,0 rating
Ho visto questo film più e più volte e ogni volta che lo rivedo mi trasmette sempre emozioni intense. Sarà la semplicità del tema mista ad una profonda spiritualità, sarà la bellezza dei paesaggi e del cammino, però trovo questo film un capolavoro nel suo genere.
Vincenzo Paciello
È la storia di un dolore, quello di Tom, prima privato, intimo e profondo, poi la dimensione di chiusura si apre al mondo e raggiunge il suo apice nella condivisione coi nuovi amici che smussa quelle sensazioni pungenti in una nuova e interessante visione della realtà.
10,0 rating
È la storia di un dolore, quello di Tom, prima privato, intimo e profondo, poi la dimensione di chiusura si apre al mondo e raggiunge il suo apice nella condivisione coi nuovi amici che smussa quelle sensazioni pungenti in una nuova e interessante visione della realtà.
Adalberto
Ho visto questo film più e più volte e ogni volta che lo rivedo mi trasmette sempre emozioni intense. Sarà la semplicità del tema mista ad una profonda spiritualità, sarà la bellezza dei paesaggi e del cammino, però trovo questo film un capolavoro nel suo genere.
Ho visto questo film più e più volte e ogni volta che lo rivedo mi trasmette sempre emozioni intense. Sarà la semplicità del tema mista ad una profonda spiritualità, sarà la bellezza dei paesaggi e del cammino, però trovo questo film un capolavoro nel suo genere.
Vincenzo Paciello
È la storia di un dolore, quello di Tom, prima privato, intimo e profondo, poi la dimensione di chiusura si apre al mondo e raggiunge il suo apice nella condivisione coi nuovi amici che smussa quelle sensazioni pungenti in una nuova e interessante visione della realtà.
È la storia di un dolore, quello di Tom, prima privato, intimo e profondo, poi la dimensione di chiusura si apre al mondo e raggiunge il suo apice nella condivisione coi nuovi amici che smussa quelle sensazioni pungenti in una nuova e interessante visione della realtà.