BLUE JASMINE
Jasmine si compiace di vivere una vita spensierata nel lusso della sua casa in Park Avenue, di essere inserita nella ristretta cerchia della New York mondana, si lascia viziare da suo marito Hal che le concede ogni capriccio e se ha qualche sospetto che il marito la tradisca con qualche giovane assistente, preferisce sorvolare perché non vuole rinunciate a tutto ciò che le viene concesso. Poi tutto precipita. Hal vuole il divorzio è siccome è anche un truffatore, finisce in prigione lasciando Jasmine senza un soldo. Non le resta che raggiungere uno squallido sobborgo di San Francisco per bussare alla porta della sorella Ginger, in una stato psichico ormai instabile. Cerca a fatica di rifarsi una vita, vivendo dalla sorella, adattandosi a fare lavori modesti per i quali non è portata, ma sogna sempre di incontrare l’uomo giusto che la riscatterà da questa situazione…
Woody Allen torna in patria per raccontarci una storia molto umana ma contrassegnata secondo il suo stile, dall’ineluttabilità del destino. Un’ottima regia per una Cate Blanchett da Oscar
Valori Educativi
Anche in questo film di Woody Allen non c’è riscatto per i protagonisti che sono trascinati dalle loro pulsioni verso un destino infausto
Pubblico
14+ Per le tematiche adulte, il linguaggio e alcuni contenuti sensualiGiudizio Artistico
Woody Allen eccelle nella direzione degli attori, Cate Blanchett é da Oscar, ottimi gli altri comprimari
Cast & Crew
Produzione
Perdido Productions
Regia
Woody Allen
Sceneggiatura
Woody Allen
Our Review
Il film è costruito intorno al personaggio di Jasmine, donna abituata a venir coccolata nel lusso dal marito imbroglione e che ora deve bussare, senza un soldo, alla modesta abitazione della sorella Ginger per chiedere ospitalità. Jasmine non ha retto il colpo: va avanti bevendo vodka e ingurgitando Xanax ad ogni occasione e solo la speranza che tutto tornerà come prima le consente di andare avanti, lavorando male in piccoli incarichi per i quali si mostra maldestra, sottraendosi alle avanches di spasimanti volgari e appena riesce ad avvicinare una persona che potrebbe riscattarla ha pronto un ampio repertorio di bugie per evitare che la conoscenza della sua reale situazione distrugga la fragile speranza che sta imbastendo.
Come spesso accade nella sua filmografia, anche questa volta Woody si è voluto rifare a dei classici della letteratura o della drammaturgia. Se in Match Point il riferimento è stato Delitto e castigo, se in altri film si coglie l’influsso delle tragedie greche (Sogni e delitti-2007, La dea dell’amore-1995), qui il riferimento chiaro è a Un tram che si chiama desiderio di Tennessee Williams . Quando Blanche DuBois arriva a New Orleans (nel film di Elia Kazan del 1951) e deve farsi strada in uno squallido quartiere alla ricerca della sorella, il collegamento è evidente con la delusione di Jasmine, che appena sbarcata dalla prima classe di un aereo, trascina un numero considerevole di valigie firmate nella modesta casa di Ginger. Per Woody Allen si tratta solo di suggestioni, di stimoli creativi che gli sono utili per imbastire una storia assolutamente originale.
Anche in questo caso, sia pur in modo più sommesso, Woody non perde il vizio di far propaganda della sua filosofia di vita. Bisogna però riconoscere che questa volta non è un fato crudele che incombe dall’alto a determinare la tragedia (la pallina in bilico sulla rete di Match Point) ma è causata interamente dalla fragilità umane dei protagonisti, nella loro incapacità di restare fedeli (Ginger), di rinunciare ai lussi e alle comodità (Jasmine) o di costruirsi una vita fatta di ipocrisie ed imbrogli (Hal).
Non si intravede in loro alcuna capacità di riscatto e vengono inesorabilmente condannati dalle loro pulsioni a un destino infausto.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Blue Jasmine |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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