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Arthur è un ragazzo di 10 anni che vive nella fattoria della nonna. Gli piace leggere il diario di viaggio del nonno che è stato in Africa facendo scoperte eccezionali, incluso il popolo dei Minimei. Un giorno bussa alla porta colui che ha comprato tutti i debiti del nonno per potersi impadronire della casa; Arthur deve assolutamente trovare le pietre preziose che il nonno ha nascosto da qualche parte nel cortile....
Jack Mosley (Bruce Willis), dopo una notte di lavoro alla stazione di polizia, è incaricato di sostituire un collega per una faccenda semplice: trasferire un piccolo criminale dal carcere al tribunale. Sedici isolati, due ore per caricarlo in macchina e depositarlo davanti al pm: semplice. Poi gli sarà concesso un po’ di riposo e di smaltimento alcool in eccesso oppure, più probabilmente, di ulteriori bevute. Perché Mosley ha grossi problemi con l’alcool, ed è pure leggermente claudicante. Si aggiunga a queste temporanee infermità che Eddie Bunker, il testimone, è molto più importante di ciò che sembra. Soprattutto per il dipartimento di polizia. In particolare per molti colleghi di Jack. Si aggiunga che le due ore sono già cominciate
Il film prende spunto da una storia vera: Domino era figlia dell'attore Laurence Harvey (morto quando lei era ancora bambina) e della modella Pauline Stone. Dopo una giovinezza irrequieta, trasferitasi con la madre da Londra a Los Angeles,inzia a fare i lavori più svariati (modella, pompiere, rachera) ma sempre interessata alle armi e alle arti marziali. A 20 anni si unisce ad un'agenzia di "cacciatori di taglie" scoprendo in questo mestiere adrenalinico la sua vera passione. Il regista Scott conobbe Domino 10 anni fa, intenzionato già a quell'epoca a realizzare un film intorno alla sua vita avventurosa. Domino è morta presumibilmente di overdose nel giugno del 2005.