QUALCOSA E’ CAMBIATO

1997139 min14+  

New York negli anni ‘90. Melvin Udall è un affermato scrittore di romanzi rosa. Ama chiudersi in casa a doppia mandata per scrivere in pace ed esce solo per andare a mangiare nella locanda sotto casa usando posate di plastica ogni volta nuove, per evitare di contrarre germi. La sua vita da misogino è aggravata da suo atteggiamento irritante nei confronti dei vicini. Il suo dirimpettaio, un pittore che ha un certo successo, ha inclinazioni omosessuali e Melvin non manca di apostrofarlo né perde occasione per lanciare battute salaci all'indirizzo del suo gallerista di colore. Solo la cameriera Carol sembra sopportarlo e lui ha piacere di esser servito da lei ma un giorno Melvin fa una battuta inopportuna nei confronti di suo figlio (il bambino soffre di una pesante forma di asma) e Carol minaccia di non servirlo più. Melvin abbozza un goffa richiesta di perdono...

Uno scorbutico e misogino scrittore,  una donna che da sola si deve occupare del figlio malato, un pittore dai successi alterni malamente pestato da dei ladri: tre vite che si incontrano, raccontate da una superba  sceneggiatura


Valori Educativi



Tre personaggi, ognuno con le proprie fragilità, riescono ad affrontare con serenità i propri problemi grazie al sostegno reciproco e alla salda amicizia che riescono a instaurare. Alcuni cenni ad incontri sessuali per una notte senza che di fatto si sviluppino

Pubblico

14+

Una situazione, non sviluppata, di un uomo che vuol passare una notte con una donna. Prese in giro all’indirizzo di persone omosessuali e di colore con frasi esplicite. Nudità parziali

Giudizio Artistico



La forza del film sta in una brillante sceneggiatura, valorizzata dalla bravura dei tre protagonisti Due Oscar nel 1998 come miglior protagonista maschile e femminile, per Jack Nicholson e Helen Hunt

Cast & Crew

Our Review

Questo film ebbe la sventura di uscire nelle sale lo stesso anno di Titanic (1997) ma riusci lo stesso a guadagnarsi due Oscar, quelli per il  miglior protagonista maschile e  la migliore protagonista femminile, un’accoppiata insolita, che non si è più ripetuta, segno che  l’affiatamento fra i due comprimari è stata una delle carte vincenti di questo film, che è stato posizionato al 140mo posto fra i 500 film più grandi di tutti i tempi dalla rivista Empire.

Il racconto presenta insolite stranezze. Come mai un uomo, il protagonista, affetto da disturbo  compulsivo-ossessivo, che ha seri problemi a relazionarsi con gli altri, riesce a scrivere novelle sentimentali ed ad avere tanto successo (lui lo spiega a modo suo, quando una delle sue fan gli chiede come fa a comprendere così bene le donne e  la sua risposta è degna di lui:”:penso a un uomo e poi gli sottraggo affidabilità e razionalità)? Come può lei, così premurosa con tutti e sempre desiderosa di una parola gentile, finisce per innamorarsi di  un uomo così scostante come Melvin? E Simon, sempre ben disposto con tutti, ma emotivamente fragile, con tanti problemi familiari e relazionali dovuti alla sua inclinazione,  si mostra così ponderato e saggio, quando deve dare buoni consigli a qualcuno?

Il miracolo che pone in atto questo film consiste proprio nel rendere i protagonisti particolarmente veri nella loro originalità, e a renderci palpabile l’affiatamento che si pone in atto fra di loro. Si può attribuire questo merito ai tre attori, certamente, ma il contributo risolutivo è della sceneggiatura. Parte da una tipizzazione dei loro caratteri, che può inizialmente apparire quasi macchiettistica, ma poi compie il miracolo di sviluppare un racconto convincente dove tre presone inizialmente così distanti per tipo di vita e per carattere, diventano veri amici e,  nel caso di Melvin e Carol, anche qualcosa in più. E’ un esempio positivo di solidarietà nella diversità, nello scoprirsi tutti bisognosi gli uni degli altri e nel saper trovare nell’altro quello che a noi manca.

Brillante e divertente è anche la fase, che si svolge durante una gita in macchina, nella quale  Melvin mette in piedi vari espedienti per conquistare Carol con soluzioni tecniche ( le canzoni giuste durante il viaggio, l’invito a cena in un locale rinomato) salvo poi uscirne sistematicamente sconfitto perché avrebbe dovuto preoccuparsi piuttosto di ascoltarla e conoscerla meglio.

La regia svolge il suo compito con mestiere, lasciando ampio spazio a quei primi piani che consentono ai tre protagonisti di sviluppare degli a solo. Resta troppo diluita la sequenza al ristorante.

Il film si mostra impegnato anche nel sociale, lanciando frecciate per la mancanza, negli Stati Uniti, di un servizo sanitario sociale, anzi sembra questo il vero ostacolo per tutti: il figlio di Carol  sta male proprio perché lei non può permettersi la spesa di un medico specialista; Simon,  vittima di una rapina dove è stato  pestato brutalmente, finisce sul lastrico perché non ha i soldi per pagare il pronto soccorso ricevuto.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale As Good as It Gets
Paese USA
Etichetta
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