CI SEI DIO? SONO IO, MARGARET
Margaret a 11 anni deve cambiare città e scuola proprio quando è vicina alla pubertà. Una storia semplice e prevedibile ma con spunti di originalità nel modo con cui la ragazza si pone alla ricerca di Dio. Su Prime Video
New York 1970. L’undicenne Margaret torna dal campo dove ha trascorso l’estate con le sue amiche e amici di scuola in grande allegria ma scopre che ci sono grosse novità in famiglia: il padre ha avuto un avanzamento di carriera e devono lasciare l’appartamento di New York per trasferirsi nel New Jersey. Margaret è molto triste: non vuole lasciare i suoicompagni e anche Silvia, la nonna paterna (vedova) con la quale ha un’intesa particolare. Margaret prega Dio (un Dio non molto ben definito, visto che la madre Barbara è cristiana e il padre Herb è ebreo) che ciò non avvenga ma se non si può evitare “che almeno il New Jersey non sia così terribile”. In effetti Margaret, arrivata nella nuova casa, non tarda a fare amicizia con Nancy, una ragazza della sua età che è sua vicina…
Kelly Fremon Craig
Kelly Fremon Craig
Valori Educativi
Mamma, nonna, papà, un bravo insegnante si mostrano attenti e premurosi nell’ aiutare Margaret nella sua crescita ma la tematica religiosa è vista nel suo aspetto più negativo, quello dell’intolleranza
Pubblico
10+Le ragazze si concedono letture licenziose e manuali di anatomia per cercare di entrare in un mondo per loro sconosciuto
Giudizio Artistico
I personaggi, grandi e piccoli, sono ben caratterizzati inseriti in una storia molto semplice, ad altezza di pre-adolescente
Cast & Crew
Regia
Kelly Fremon Craig
Sceneggiatura
Kelly Fremon Craig
Our Review
Il passaggio alla pubertà e il riuscire a parlare con Dio sono i due obiettivi che l’undicenne Margaret si pone in questo film ricavato da un romanzo di Judy Blume, da sempre concentrata sui problemi delle giovani ragazze in crescita. Molto più famosa in America che in Italia, era già uscito il film 17 anni (e come uscirne vivi) ricavato da un suo precedente romanzo e anche in quel caso il racconto verteva sul senso di disorientamento, di inadeguatezza percepito dalla protagonista Nadine per una età dove amicizia e innamoramento possono portare tormenti, gioie e delusioni.
In questo secondo film Margaret ha solo undici anni e quindi non combina, semplicemente perché non ha l’età, tutti i guai che aveva combinato Nadine ma ugualmente un senso di inadeguatezza, di incompiutezza per la pubertà imminente che condivide con le sue nuove amiche nel New Jersey. Non si tratta solo del problema contingente di trovarsi in un nuovo ambiente a lei sconosciuto e di dover valicare quel muro che le si para di fronte: quello della pubertà, per di più in concorrenza con le sue amiche per vedere chi di loro “arriva prima” . Ecco che si fa comperare dalla mamma un reggiseno anche se non ne avrebbe bisogno; va al supermercato per comperare gli assorbenti perché “non si sa mai”; riesce a scoprire dove suo padre nasconde in casa i numeri della rivista Playboy. Sono passaggi inevitabilii ma pur sempre secondari rispetto al transito per eccellenza, quello della trasformazione delicata e definitiva per la quale Margaret, come del resto tutte le sue compagne, desidera soprattutto avere la mamma accanto.
Il secondo obiettivo non ha tappe predefinite ma è molto più indeterminato: quello del parlare con Dio. Lei sente istintivamente che il suo destino non può essere il risultato di un caso e sente il bisogno, nei momenti difficili della sua vita, di chiedere aiuto a Qualcuno. “Ci sei Dio? Sono Margaret Simon e per prima cosa ho sentito parlare bene di te”. Si tratta all’inizio di un rapporto a senso unico (è lei che ha bisogno di Dio e lo interpella) ma poi, quando si accorge di aver trattato male una sua compagna, si pente e scopre che è di nuovo a Dio che si deve rivolgere per ottenere il perdono.
I rapporti di Margaret con il Signore sono la parte più originale di questo film (i vari passi da compiere per il raggiungimento della pubertà sono trattati con simpatia ma alla fine risultano prevedibili) anche se risultano irti di ostacoli. La causa principale è la diversa fede dei suoi genitori: il padre è ebreo e la madre cattolica. A ciò si aggiunge la decisione dei genitori di lei di non vederla più perché se ha sposato un ebreo “andrà all’inferno”. Si fa fatica a comprendere questo risvolto della storia: difficile pensare a una religione cristiana così intollerante. Nonostante questi risvolti negativi, è ben presentata l’ansia di questa ragazza di cercare di avere un interlocutore Divino.
Il film tutto al femminile, delinea bene tre generazioni di donne: la nonna, molto affettuosa con Margaret ma intransigente sulle tematiche di fede; la mamma, conciliante e comprensiva che si trova a disagio come donna di casa e torna presto alla sua passione per la pittura. Infine Margaret, che è tormentata dall’ansia di crescere ma che affronta i ogni problema con uno sguardo limpido e premuroso nei confronti degli altri.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Paese | USA |
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Titolo Originale | Are You There God? It's Me, Margaret |
Tematiche (generale) | Fede Pre-Adolescenti |
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