LA STRANEZZA
Luigi Pirandello, in crisi di ispirazione, ritorna alla sua Sicilia per gli 80 anni di Giovanni Verga. Una compagnia teatrale di dilettanti gli darà lo spunto per la scrittura della sua opera più famosa: Sei personaggi in cerca di autore. Un invito al piacere del teatro, indicato per tutti ma in particolar modo per studenti liceali. In Sala
Roma, 1920. Luigi Pirandello lascia la capitale in treno per raggiungere la Sicilia: ha intenzione di incontrare l’amico Giovanni Verga in occasione del suo ottantesimo compleanno. Arrivato ad Agrigento (allora Girgenti) viene informato che proprio il giorno prima è morta la sua amata balia, Maria Stella. Pirandello decide di fermarsi per organizzare il funerale e una sua degna sepoltura. Con l’occasione fa la conoscenza di due becchini: Onofrio e Bastiano che per diletto, con il sostegno di molti volontari della città, organizzano rappresentazioni teatrali. Privo ormai da troppo tempo di ispirazione, Pirandello decide di andare a vedere l’opera teatrale dei due autori-becchini. La rappresentazione ha un inizio brioso, il pubblico si diverte ma presto un signore, funzionario del comune, si alza adirato perché crede di esser stato preso di mira dai due teatranti. La situazione degenera rapidamente e non c’è più differenza fra chi stava sul palco a recitare e chi si trovava in mezzo al pubblico. Pirandello ne resta come fulminato: trova in ciò che è accaduto, la conferma della sua idea di teatro e torna a Roma per scrivere Sei personaggi in cerca di autore…
Valori Educativi
Lo spirito creativo e costruttivo di una compagnia teatrale di dilettanti contrasta con la visione relativista e pessimistica di Luigi Pirandello
Pubblico
10+Una rapida immagine di nudo femminile all’interno di un bordello
Giudizio Artistico
Preziosa ricostruzione della Sicilia degli anni ’20, grande prova attoriale del duo Ficarra e Picone. Anche Toni Servillo è bravo ma mentre i due comici hanno libero spazio per la loro esuberanza e la loro inventiva, lui resta come bloccato in un personaggio riflessivo e discreto. Gli inevitabili riferimenti letterari e intellettuali non sovrastano il piacere del racconto
Cast & Crew
Toni Servillo
Valentino Picone
Salvatore Ficarra
Giulia Andò
Donatella Finocchiaro
Regia
Roberto Andò
Our Review
Questo film di Roberto Andò (siciliano) è un omaggio al teatro e alla Sicilia. Certamente si parla di Luigi Pirandello ma certi monologhi in rima sul palco in puro dialetto siciliano di Salvatore Ficarra, il racconto delle prove generali di questa compagnia di dilettanti di Girgenti, fra errori e risate, le citazioni dal Marcantonio di Shakespeare da parte di un vecchio suggeritore (il male sopravvive agli uomini; il bene sovente è sepolto con le loro ossa), diventano la fascinazione di un’arte che coinvolge chi recita come chi ascolta, che è nata con l’uomo e che non potrà tramontare. Ma anche la Sicilia è protagonista in questo film: con le sue magnifiche ville barocche, con quella lunga carrellata fra gli archivi polverosi del comune, dove tutto è ben catalogato ma tutto è fermo e ha sempre bisogno di un po’ di “olio” da dare al direttore per poter ripartire. Si tratta di una Sicilia colta: il becchino e scrittore di commedie, interpretato da Valentino Picone, trova sempre la citazione giusta di qualche classico latino per sintetizzare ciò che sta accadendo. Infine la sequenza dell’incontro fra Giovanni Verga e Luigi Pirandello diventa espressione dell’importante contributo che ha saputo dare la Sicilia alla letteratura italiana.
All’interno di questa piacevole e dotta ricostruzione, si inserisce la figura di Luigi Pirandello che non partecipa ma osserva e medita. Bloccato in un periodo di perduta ispirazione, medita sull’uomo e sul teatro. Ha in mente una “stranezza” ma non riesce a metterla a fuoco; sarà proprio interagendo con quella compagnia di dilettanti che qualcosa cambierà. Sul teatro il suo atteggiamento è inizialmente scettico: ”il teatro è finzione: come si fa a credere a delle persone che si vestono con delle gorgiere, capelli piumati, pantaloni a sbuffo, nasi e baffi finti per sembrare quello che non sono?”. I due teatranti hanno una pronta risposta: “il teatro è verità, bellezza e grazia”. Roberto Andò sintetizza la situazione del contesto culturale del tempo, fra il verismo di Verga in uscita e l’irrazionalismo di Pirandello che avanza. “Luigi mio – lo apostrofa l’autore di I Malavoglia– ti sei messo a camminare per una strada desolata, piena di pericoli. Una strada che nessuno ha mai percorso: hai messo una bomba sotto l’edificio che noi con fatica abbiamo costruito”.
Riportare in un film la visione che Pirandello ha avuto sull’identità della persona umana, sulla sua situazione tragica di essere inserito in un continuo fluire esistenziale e del suo tentativo di costruirsi delle forme fisse, delle maschere, nelle quali potersi riconoscere non è stata certo impresa facile. Roberto Andò ci mostra un Pirandello che riflette come se stesse già pensando al testo della sua prossima opera teatrale, una riflessione che in realtà è ricavata dalle pagine di Sei personaggi in cerca di autore: “come possiamo intenderci signore, se nelle parole che dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me, mentre inevitabilmente chi ascolta le assume con il valore e il senso che hanno per sé”. Alla fine l’aver deciso di essere presente alla prima teatrale della compagnia di Girgenti, l’aver visto come, con grande confusione, tutto si confonde (non c’è più distinzione fra i personaggi, gli attori, il pubblico, l’autore), che Pirandello trova la rappresentazione di quel conflitto dell’essere e la forma che lo porterà a scrivere Sei personaggi in cerca di autore.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Etichetta | Non classificato |
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Paese | ITALIA |
Tipologia | Film |
Tematiche (generale) | Letteratura Teatro |
Mary Rametta
Il regista è stato bravissimo a unire le due epoche e i due mondi della letteratura, ma gli attori non hanno recitato ma si sono immedesimati nei ruoli. I miei alunni della scuola sono rimasti in silenzio tutto il tempo fino ad un plauso finale che mi ha emozionato. IPSSAT ROCCO CHINNICI DI NICOLOSI
Il regista è stato bravissimo a unire le due epoche e i due mondi della letteratura, ma gli attori non hanno recitato ma si sono immedesimati nei ruoli. I miei alunni della scuola sono rimasti in silenzio tutto il tempo fino ad un plauso finale che mi ha emozionato. IPSSAT ROCCO CHINNICI DI NICOLOSI
Russo Grazia
Un film bellissimo che lascia lo spettatore senza fiato, filmografia e teatralità si mescolano come in una magica pozione e, la magia, si esplicita in un meraviglioso film teatro ” La Stranezza ” Congratulazioni agli attori per la loro magistrale recitazione e, favolosa mimica facciale che, dona allo spettatore ilarità e leggerezza. Congratulazioni al regista Roberto Andò per la sua perspicace professionalità di aver saputo mettere in scena un argomento interessante di due epoche. ..Il VERISMO DI VERGA e, il SURREALISMO DI PIRANDELLO appena nascente. ..In questo film favoloso camminano insieme il coraggio e la forza della conoscenza di noi stessi. AD MAIORA 💚
Un film bellissimo che lascia lo spettatore senza fiato, filmografia e teatralità si mescolano come in una magica pozione e, la magia, si esplicita in un meraviglioso film teatro ” La Stranezza ” Congratulazioni agli attori per la loro magistrale recitazione e, favolosa mimica facciale che, dona allo spettatore ilarità e leggerezza. Congratulazioni al regista Roberto Andò per la sua perspicace professionalità di aver saputo mettere in scena un argomento interessante di due epoche. ..Il VERISMO DI VERGA e, il SURREALISMO DI PIRANDELLO appena nascente. ..In questo film favoloso camminano insieme il coraggio e la forza della conoscenza di noi stessi. AD MAIORA 💚