RADIO AMERICA

La popolare trasmissione radiofonica di musica country “A Prairie Home Companion”, condotta da Garrison Keillor, sta per essere chiusa dopo che la stazione radio che la trasmette è stata venduta ad una multinazionale. In quello che sarà l’ultimo sabato di trasmissione, sul palco si alternano artisti vecchi e nuovi, mentre dietro le quinte si aggira una strana donna che potrebbe essere l’angelo della morte, il responsabile della sicurezza gigioneggia credendo di essere il detective Marlowe e l’inviato della multinazionale si prepara a far calare definitivamente il sipario su quel variegato mondo di artisti.

Valori Educativi



Presenza di turpiloquio nelle canzoni folk

Pubblico

14+

Linguaggio talvolta un po’ scurrile e qualche doppio senso a sfondo sessuale

Giudizio Artistico



Il fascino del racconto di Altman è nella commistione dall’equilibrio fragilissimo tra sentimento e umorismo, a volte sottile, a volte tagliente

Cast & Crew

Our Review

A Prairie Home Companionè da trent’anni un’istituzione nel panorama radiofonico statunitense e Garrison Keillor, suo autore e conduttore, una leggenda nel campo. Per questo, quello che al pubblico italiano potrebbe sembra l’ennesimo divertissementcolto del maestro dei film corali dedica a qualche misconosciuto aspetto del mondo dello spettacolo, non è assolutamente tale per il pubblico americano. Nel suo precedente lungometraggio, The Company (vedi recensione dedicata in Scegliere un film 2004) Altman aveva esplorato il mondo esigente ed elusivo della danza classica – un esperimento affascinante, ma per certi versi narrativamente poco coinvolgente – qui invece torna ad uno dei suoi antichi amori, la musica country (già protagonista di Nashville).

In Radio America l’espediente della prossima chiusura che incombe sulla trasmissione (che in realtà prosegue gloriosamente tutt’oggi), oltre a dare al tutto un affascinante tono di elegia per un’istituzione al tramonto (in questo avvicinandosi ad un altro capolavoro di Altman, Gosford Park), diventa anche un efficace motore narrativo.

Il senso di trapasso imminente (molti ci hanno voluto vedere anche una sorta di meditazione sulla fine della civiltà americana, la cui morte può sì essere momentaneamente rimandata, ma non certo impedita, con la rimozione quasi “miracolosa” del potente di turno) è confermato dalla presenza, non sempre invisibile, dietro le quinte, di una misteriosa donna in trench candido. È  il fantasma di una ascoltatrice defunta (il racconto della sua morte, avvenuta in un incidente stradale dovuto alla distrazione proprio per colpa della trasmissione, è di per sé un gioiello) o forse lo stesso angelo della morte. Mentre sul palco si esibiscono glorie vecchie e nuove (tra cui una coppia di attempate cantanti, Lily Tomlin e Meryl Streep con figlia maniaca del suicidio, e un duo di cowboy specializzati in canzonette scurrili) Asphodel (questo è il suo nome) accompagna il trapasso di un vecchio artista, affascina il responsabile della sicurezza e forse concede una benedetta dilazione al carrozzone portandosi via il responsabile della multinazionale.

Il fascino del racconto di Altman è nella commistione dall’equilibrio fragilissimo tra sentimento (ma non sentimentalismo) e umorismo, quello sottile (talvolta così sottile da risultare incomprensibile anche per un angelo) di Keillor (che interpreta se stesso con grande ironia), quello grossolano di Rusty e Dusty, quello tagliente dello stesso Altman.

Omaggio malinconico, metafora spietata, divertissement ironico; Radio America è tutto questo insieme e concede al pubblico (anche quello più refrattario al fascino dubbio dei classici del country) quasi due ore di divertimento autentico e non banale, con in più la soddisfazione di poter apprezzare sul serio lo stile di un vero maestro del cinema.

Autore: Laura Cotta Ramosino

Details of Movie

Titolo Originale A Prairie Home Companion
Paese USA
Etichetta
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