GOSFORD PARK
.In una piovosa giornata del 1932, iniziano ad arrivare i nobili ospiti (se non tutti nobili, almeno illustri, come l'attore americano Ivor Novello ed il suo produttore) alla sontuosa country house di sir Williams, il neo-ricco diventato anche nobile grazie ad un matrimonio di convenienza. E' previsto un week-end di caccia alla volpe e, come è di rigore in quella società (che l'imminente Seconda Guerra Mondiale spazzerà via), ogni nobile e nobildonna si e fatto/a accompagnare dal proprio valletto o dalla dama di compagnia
Valori Educativi
In una società decadente come quella della nobiltà inglese ma anche in una società emergente come quella americana molti vizi privati sono diffusi
Pubblico
DiseducativoUna scena di accoltellamento e molte scene di accoppiamento amoroso anche se senza nudità esplicite
Giudizio Artistico
Altman ci guida con ritmo serrato attraverso una storia che coinvolge 36 personaggi e riesce a farceli conoscere tutti
Cast & Crew
Regia
Robert Altman
Our Review
Ecco che la grande casa si va popolando freneticamente (molto bella questa parte iniziale) dei nuovi ospiti; al piano di sopra i nobili, al piano di sotto la servitù, in un incrociare convulso di valige con vestiti e di gioielli da mettere in cassaforte, sotto lo sguardo del capo maggiordomo e della governante.
Inizia ora un programma rigidamente confezionato, che prevede battute di caccia con buffet, cene sontuose e il gioco a carte serale; ma quel che conta, ai piani superiori, è cercar di porre rimedio ai propri dissesti funzionari, mascherare la propria crisi coniugale ed organizzare clandestini incontri amorosi (anche con la servitù), mentre al piano di sotto si spargono a piene mani pettegolezzi e maldicenze.
C'è poi il classico omicidio alla Agatha Christie dove tutti sono indagati perché tutti hanno avuto del rancore nei confronti dell'ormai defunto sir Williams. Ma anche questo evento non sembra arrestare le tresche che si svolgono sui due piani, quasi come se fosse parte del propramma.
Qual'è il segreto di Altman? Fra piani inferiori e superiori si muovono almeno una trentina personaggi, ma noi non abbiamo difficoltà a seguirne la storia; egli riesce, con pochi tratti, con poche battute, a caratterizzare il personaggio, a farcelo vivere dinamicamente in relazione con gli altri; si può quasi dire che essi sono tanto più espressivi quanto alto è il numero di interazioni che li porta ad esprimere sè stessi.
Qual'è il segreto di Altman? In un film così complesso si percepisce un equilibrio narrativo di fondo; non c'è un momento di stanchezza nè di perdita di tono; sta quasi finendo il dialogo fra due personaggi che subito entra in scena un maggiordomo per avviare un nuovo micro-evento.
Qual'è il messaggi che ci trasmette Altman? Difficile dirlo: manifesta sicuramente maggior attenzione e cura nel raccontare le storie della servitù (i veri schiavi sembrano i nobili inglesi, troppo angosciati nel cercar di mantenere i propri privilegi) ma la vena graffiante di Altman non risparmia neanche i piani inferiori: anche loro dispongono di lingue malefiche, anche loro non disdegnano affrettati incontri amorosi, forse a pagamento.
Anche il confronto inglesi-americani, sollecitato continuamente dal regista, non sembra avere dei vincitori: alle taglienti maldicenze della Contessa di Tretham (la brava Maggie Smith) si contrappone un produttore incapace di staccarsi dal suo lavoro e che ha scelto il protagonista del suo prossimo film in base alle sue tendenze particolari.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | GOSFORD PARK |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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