THE MONUMENTS MEN (Davide Amenta)
Ispirandosi ad una storia vera, Monuments Men alterna toni leggeri ad altri più drammatici con una cadenza action-movie, che si fa portatore di una interessante riflessione sul valore dell’Arte e della cultura. Su Disney+ in abbonamento; Su Amazon, Youtube, Google play, Apple+ a pagamento
Durante la Seconda Guerra Mondiale, il governo degli Stati Uniti dà vita ad una task force composta da studiosi ed esperti di antichità il cui obiettivo è quello di recuperare le opere d’arte rubate dai nazisti nei paesi occupati. Per questo manipolo di improvvisati eroi, denominati Monuments Men, ha così inizio una corsa contro il tempo per salvare quanti più manufatti possibili dalle grinfie dei tedeschi.
Valori Educativi
Un manipolo di uomini amanti dell’arte svolge il nobile ma rischioso compito di preservare importanti opere d’arte durante l’ultima guerra
Pubblico
10+Qualche scena di combattimento non cruenta
Giudizio Artistico
Attori di alto calibro danno vita a un racconto che al di là delle sue nobili intenzioni, fatica a trovare la giusta armonia fra risata e dramma
Cast & Crew
Regia
George Clooney
Our Review
L’umanità privata delle proprie radici culturali e della propria storia, sarebbe un’umanità vuota e facilmente controllabile dai tiranni.
Questo è il messaggio con cui Monuments Men si presenta.
Basato su fatti realmente accaduti, il quinto film diretto da George Clooney, racconta la storia dello studioso d’arte Frank Stokes (intrepretato dallo stesso Clooney) che, preoccupato dai saccheggi compiuti dai nazisti in Europa, vuole formare una squadra di esperti con lo scopo di ritrovare tutte le opere d’arte trafugate. La follia hitleriana prevedeva infatti che la maggior parte delle opere di cui la nazione tedesca si era appropriata, venissero esposte nel Fhürermuseum, un enorme complesso museale che sarebbe sorto nella città di Linz, col fine di celebrare (grazie all’arte rubata) la potenza del governo nazista nonché la supremazia della Germania su tutti gli altri popoli.
Viene dunque affidata nelle mani di pochi la salvezza (e la conseguente restituzione ai legittimi proprietari) dei più grandi capolavori dell’umanità.
Sceneggiato da Clooney secondo i canoni del film d’azione, Monuments Men possiede una struttura narrativa regolare che se da un lato omaggia più volte, in modo esplicito, film di guerra americani ormai divenuti cult come Il treno di John Frankenheimer , I guerrieri (la cui star principale era Clint Estwood) e Quella sporca dozzina, dall’altro si appoggia compiaciuto sulla istrionica bravura di attori del calibro, oltre allo stesso George Clooney, di Matt Damon, Bill Murray, John Goodman, Cate Blanchett. La componente ironica (che è sempre stata nello stile di Clooney, si sviluppa proprio nel paradosso di tranquilli signori e signore borghesi è pur non che vengono inghiottiti dalla guerra per condurre un nobile intento. Più volte, nei momenti più riusciti del film, emergerà un lecito dubbio: vale la pena rischiare la vita per un’opera d’arte?
In sostanza lo spettatore si troverà dinnanzi ad una pellicola equilibrata e non impegnativa, che gioca volutamente con cliché già visti in un generico film di guerra ma il cui obiettivo non risulta essere tanto narrare in modo avvincente la storia dei protagonisti, quanto far sì che chi guarda si possa interrogare sull’importanza del patrimonio artistico e culturale che contraddistingue qualsiasi nazione, e sul perché esso vada preservato e custodito.
La coraggiosa impresa raccontata dal film diviene dunque un pretesto per dimostrare che ciò che è stato compiuto dai nazisti ovvero, il tentativo di annientare e cancellare la storia di interi popoli (ed in particolare quello ebraico), sia stato qualcosa di aberrante e che le azioni condotte dai Monuments Men debbano fungere da esempio per le generazioni future (le cui radici sono state felicemente custodite grazie all’azione di questa improvvisata brigata).
Le critiche al film non sono mancate: la difficoltà di conciliare i momenti più scanzonati del racconto, quasi a forma di gag, con quelli più drammatici; un alto tasso di retorica e patriottismo tesa a elogiare questa iniziativa tutta americana. Il pubblico lo ha accolto invece in modo positivo, apprezzando la gradevolezza del racconto e il valore del messaggio trasmesso: quanto la cultura sia di vitale importanza per la sopravvivenza dell’umanità intera.
Autore: Davide Amenta
Details of Movie
Autore | Davide Amenta |
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Etichetta | FamilyVerde |
Paese | USA |
Tematiche (generale) | Amore per l'arte Guerra |
Titolo Originale | The Monuments Men |
Maria
Recensione più che esaustiva e molto utile nel guidare il pubblico alla comprensione delle tematiche più profonde affrontate nel film. Personalmente trovo che la vena ironica non disturbi la profondità del messaggio che il film vuole lanciare, anzi gli dona un’impronta di unicità che non banalizza la tematica se si va a fondo dei dialoghi e della storia che viene narrata.
Recensione più che esaustiva e molto utile nel guidare il pubblico alla comprensione delle tematiche più profonde affrontate nel film. Personalmente trovo che la vena ironica non disturbi la profondità del messaggio che il film vuole lanciare, anzi gli dona un’impronta di unicità che non banalizza la tematica se si va a fondo dei dialoghi e della storia che viene narrata.
Giuseppe Taglia
La Bellezza salverà il mondo, l’arte nelle varie e molteplici forme è un segno della Bellezza
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Giuseppe Taglia
La Bellezza salverà il mondo
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