SOUND OF METAL
Ruben e Lou formano un complesso heavy-metal e girano gli USA con un camper. Un giorno, Ruben diviene completamente sordo. C’è ancora speranza di guarire con interventi molto costosi che non si può permettere? Occorre rassegnarsi e unirsi a una comunità di non udenti? Un dramma su importanti scelte esistenziali magnificamente scritto, realizzato e interpretato. Su Prime Video
Ruben è un batterista e la sua ragazza Lou è una cantante. Vivono in un camper e si spostano da una città all’altra degli U.S.A. per partecipare a concerti heavy-metal. E’ una vita nomade, spesso sniffano qualcosa ma i due si amano e vivono la vita che a loro piace. Un giorno Ruben si accorge di aver perso l’udito. Si rifiuta di credere che quella vita che aveva costruito con tanta passione, sia finita. Scopre che forse un’operazione chirurgica potrebbe fargli recuperare parte dell’udito. Lou sa che lui spera l’insperabile e rischia di ricadere nella tossicodipendenza. Gli organizza un incontro con una comunità di non udenti e per evitare che non abbia ripensamenti lo lascia per tornare da suo padre in Francia. Ruben dapprima riluttante, entra in comunità, impara il linguaggio dei segni, si fa benvolere ma non ha mai perso la speranza di poter tornare a suonare e decide quindi di rischiare il tutto per tutto…
Darius Marder
Darius Marder
Valori Educativi
Due innamorati sanno affrontare i loro problemi ponendo avanti tutto il bene dell’altro; un uomo scopre la sua vocazione: quella di aiutare i non udenti come lui, a comprendere che non si tratta di una menomazione ma di una diversità.
Pubblico
14+Scene intime senza nudità, riferimenti alla tossicodipendenza e all’alcolismo senza dettagli.
Giudizio Artistico
Una sceneggiatura che costruisce magnifici dialoghi, una sapiente regia che ci fa immedesimare nelle ansie di Ruben. Due premi Oscar 2021
Cast & Crew
Regia
Darius Marder
Sceneggiatura
Darius Marder
Our Review
Joe guida la comunità dei non udenti dove si è rifugiato Ruben. Anche lui aveva perso l’udito durante la guerra del Vietnam ma poi era riuscito ad accettare la sua nuova condizione e a comprendere che la sua missione sarebbe stata quella di insegnare anche agli altri a vivere serenamente quella loro particolarità. Ruben entra nel suo ufficio: Joe aveva avuto modo, nei mesi precedenti, di apprezzare la sua progressiva integrazione nel gruppo e gli aveva anche proposto di diventare un suo collaboratore ma sa anche che Ruben si è assentato per qualche giorno e capisce che qualcosa è cambiato. Ruben gli mostra le fasciature dell’intervento preliminare che ha subito (ha venduto il suo camper per questo), è in attesa di quello definitivo ma non ha più soldi. Ruben usa toni manipolativi, sdrammatizza la situazione, chiede in prestito la cifra che gli manca promettendo di restituirla al più presto. Joe è profondamente deluso: Ruben si è fatto nuovamente travolgere da speranze che non esistono, non riesce a staccarsi da ciò che lui è stato e che ora non è più. Il volto di Joe è serio ma tranquillo, dice ciò che deve dire con molta calma, in modo da non essere frainteso.
E’ questo uno dei momenti culminanti del racconto, ben costruito dopo che abbiamo imparato a conoscere i due personaggi e diciamo subito che ci troviamo di fronte a un film di alta qualità. Non a caso ha avuto sei candidature all’Oscar 2021 (due vinti: miglior montaggio e miglior sonoro), più altri premi in altri festival per le interpretazioni di Riz Ahmed e Paul Raci. Premi meritati non solo per la bravura dei protagonisti e per le capacità tecniche del regista Darius Mander (capace di farci immergere nelle condizioni di Ruben, facendoci percepire, fisicamente, lo stesso silenzio in cui vive Ruben) ma per l’intensa ricostruzione di realtà umane nelle quali ognuno di noi si può immedesimare. Il disadattamento di Ruben è sicuramente il tema portante: il suo oscillare fra la scelta di adattarsi con docilità alla nuova condizione in cui si trova e quella di ritenere invece giusto ribellarsi contro il destino. Ma anche la relazione fra lui e Lou è raccontata con grande intensità: hanno vissuto a lungo insieme, ma proprio perché si amano veramente, debbono cercar di comprendere quale sia il vero bene per l’altro e soffrono pensando che la giusta conclusione possa essere il separarsi. Si tratta di relazioni interpersonali sviluppate attraverso colloqui molto ben costruiti che non scivolano mai nel melò ma si mantengono a un alto livello di realismo.
Siamo molto lontani dal terribile film ucraino The tribe, dove un gruppo di ragazze e ragazzi adolescenti sordomuti copriva la propria diversità con la prostituzione e le rapine agli anziani; qui molto spazio è lasciato alle iniziative di recupero che si attuano nella comunità di Joe e non da ultimo, anche se in modo discreto, affiora il tema della fede. Lo ritroviamo nella preghiera che viene detta ad ogni inizio di seduta collettiva, in quel “riposo” che prova Joe nel continuare nel riflettere ogni giorno in silenzio sul significato della sua missione e nello sguardo di Ruben rivolto al campanile della chiesa che ha di fronte, quando si accorge che non può gestire la vita a suo totale arbitrio ma ha bisogno di aiuto.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Etichetta | FamilyOro |
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Paese | USA |
Tematiche (generale) | Diversamente abile |
Tipologia | Film |
Titolo Originale | Sound of Metal |
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