SOUL
Joe Gardner è un afroamericano di mezza età che ama la musica jazz, una passione che ha ereditato da suo padre. Guadagna qualcosa come insegnante supplente di musica alle scuole medie ma aspira soprattutto suonare in una band, anche se l’occasione non è ancora arrivata. Poi, di colpo, nello stesso giorno, riceve l’incarico come insegnante di ruolo ma al contempo ha l’opportunità di esibirsi, quella sera stessa, nella band di una famosa sassofonista, che sta cercando un pianista di talento. Per l’emozione corre per le strade di New York senza guardare dove va e cade dentro un tombino. Si ritrova, ora come pura anima, a camminare verso l’altro mondo. Lui si ribella, non vuole perdere l’occasione della sua vita e scappando si ritrova nel pre-mondo, dove le anime ricevono un tirocinio preparatorio prima di raggiungere la terra per incarnarsi nel corpo che è stato loro assegnato….
Un insegnante di musica delle scuole medie svuole realizzare il suo sogno: venir ingaggiato da una complesso Jazz. Ma è giusto vivere per un sogno? E se alla fine si muore senza aver ottenuto nulla? Una nuova esperienza metafisica della Pixar. Se Inside Out era stato un'introduzione alla psicologia, Soul è un'introduzione alla filosofia. Su Disney+
Valori Educativi
Quale “scintilla” può innescare la passione che può dare un senso alla nostra vita? A questa ambiziosa domanda il film dà risposte multiple come l’amicizia, l’appassionarsi alle piccole vicende di ogni giorno ma è vistosamente assente la felicità che scaturisce dall’amore coniugale
Pubblico
14+E’ necessario un pubblico almeno adolescente, con qualche cognizione di filosofia, per poter filtrare criticamente la prospettiva trascendente che propone il film
Giudizio Artistico
Questo nuovo lavoro della Pixar conferma l’alta professionalità raggiunta nella costruzione di personaggi e ambientazioni in 3D. La sceneggiatura non ha uno sviluppo lineare e alcuni snodi risultano forzati
Cast & Crew
Unknown
Walt Disney Pictures
Pixar Animation Studios
Pete Docter
Pete Docter
Our Review
L’obiettivo è sicuramente ambizioso ma la Pixar ha tutte le carte in regola per poterlo affrontare. Il film merita elogi incondizionati sopratutto negli aspetti visivi. Dopo un 3D ancora approssimativo utilizzato nel primo Toy Story, ora la conquista Pixar più evidente è l’espressività dei volti: nell’ora e mezza del film ci sembra di trovarci di fronte a degli attori in carne ed ossa che stanno recitando la loro parte e ci dimentichiamo che si tratta di personaggi creati al computer. E’ stato così possibile conoscere in profondità Joe, un personaggio sicuramente insolito: forse è la prima volta che, in un film di animazione, ci troviamo di fronte a un uomo di mezza età, scapolo, un po’ melanconico, che a fine mese deve chiedere alla madre di pagare le sue bollette ma che ha un’unica grande passione: la musica jazz. Dove il film zoppica un po’ è nella sceneggiatura (sopratutto se confrontato con la compattezza di Inside Out) forse per un sovraccarico di significati e la storia si sviluppa con snodi poco fluidi. Il lungo capitolo, che si svolge sulla terra, obiettivamente divertente, dove Joe e anima 22 si sono incarnati in corpi sbagliati, non trova altri pretesti se non una scivolata dell’anima 22 mentre Joe si sta tuffando sulla terra. Anche la figura del traghettatore Spartivento che si muove fra la terra (fa l’artista di strada a New York) e l’extra-mondo movendosi su una caravella fosforescente, risulta difficile da inquadrare nel contesto, anche se la sua esistenza è necessaria per giustificare il ritorno di Joe sulla terra.
Il film evita accuratamente ogni riferimento religioso (anche se Joe, appena arrivato nell’aldilà, chiede subito se si trova in Paradiso o all’Inferno senza ricevere una risposta) ma è indubbio che quando si parla di anime, sappiamo che il tema è stato affrontato da religioni che si sono affermate da secoli e a da varie teorie filosofiche. E’ indubbio che questo racconto dove le anime sono entità sussistenti che si possono incarnare in esseri umani ma anche in animali, rimandi a fedi di origine indiana, più che al cristianesimo. Per questo motivo è opportuno che i genitori invitino i loro figli, a trarre ispirazione dai risvolti umani di questo raggonto, tralasciando le invenzioni più creative degli autori
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Soul |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
Tematiche (generale) | aldila |
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