ROMANCE & CIGARETTES

Con la benedizione dei fratelli Coen (qui produttori e certamente sostenitori di un progetto che molto ha in comune con il loro cinema fatto di esuberanza formale e approccio sfacciato ad ogni tipo di argomento) John Turturro torna dietro la macchina da preso dopo le prove, non troppo convincenti, di Mac e Illuminata.

E sceglie di raccontare, nella forma di un musical a tinte forti, una vicenda di tradimento e redenzione nel pittoresco (almeno nella sua versione) quartiere di Queens, a New York.

Lo stratagemma è simile a quello usato da Resnais in Parole, parole, parole e Woody Allen in Tutti dicono I love you, con i personaggi che, nel bel mezzo dell’azione, cominciano a cantare i loro sentimenti sulle parole di canzoni celebri. Il risultato, a differenza dei raffinati precedenti, ha meno classe; nella vicenda, infatti, Turturro spinge  pesantemente il pedale dell’eccesso, soprattutto verbale, scatenando la verve farsesca dei suoi interpreti (e naturalmente James Gandolfini porta con sé i ricordi del personaggio del mafioso Tony Soprano interpretato per anni nell’omonima serie) intorno ai problemi di corna e al fascino irresistibile del sesso e del tradimento.

Che poi Turturro disegni per il suo protagonista un percorso che è, tutto sommato, di “delitto e castigo” con finale di pentimento e trionfo di una ritrovata, per quanto malinconica, unità familiare, non toglie che di mezzo ci sia un’impressionante sequela di volgarità.

Ne segue che la pellicola rischia di mettere a disagio lo stesso pubblico che avrebbe potuto apprezzare le invenzioni visive del racconto e una certa cura nella caratterizzazione dei personaggi, in special modo quello dell’orgogliosa moglie tradita Susan Sarandon.

Turturro si lascia prendere la mano e finisce per strafare, forse nel tentativo di emulare i suoi numi Coen che, però, sono sempre molto attenti ad evitare, a volte solo per un soffio, il rischio del kitsch e gli eccessi di un linguaggio che finisce per mettere in secondo piano qualunque contenuto anche potenzialmente positivo.