Rapunzel – L’intreccio della torre

201094 minTutti  

Benché viva in una torre Rapunzel è una ragazza piena di energia e creatività. I suoi venti metri di biondi capelli magici hanno la virtù prodigiosa di donare gioventù e salute: per questo Madre Gothel la tiene prigioniera e la visita puntualmente per effettuare periodiche sedute di bellezza e impedirle la fuga con ricatti affettivi. Ma per i suoi diciotto anni Rapunzel desidera scoprire cosa sono le luci che da sempre appaiono nel cielo proprio il giorno del suo compleanno, ed ecco che Flynn Ryder, affascinante ladro, capita per caso nella torre. Vincolato al patto propostogli dalla ragazza, scorterà Rapunzel in un’avventura che tra agguati e incontri li condurrà a realizzare i propri sogni e scoprire la verità su se stessi.

Rapunzel – L'intreccio della torre Una affascinante favola d'amore nella perfezione della Disney/Pixar: ottima sceneggiatura, eccezionale qualità grafica in 3D


Valori Educativi



Due giovani scoprono di essersi innamorati sono pronti a sacrificarsi l’uno per l’altra

Pubblico

Tutti

Giudizio Artistico



Un nuovo saggio della perfezione a cui è giunto il sodalizio Disney/Pixar nella computer grafica 3D, nella sceneggiatura, nella definizione dei personaggi

Cast & Crew

Our Review

Classicissima e moderna, la cinquantesima fiaba che la Disney regala quest’anno non ha come primo scopo aggiungere una principessa alla collezione di bambole da pettinare, ma allacciare un pubblico variegato che non escluda i maschietti. Così il narratore della storia diventa Flynn Ryder, nome d’arte non del principe senza macchia bensì del primo ricercato del regno, presuntuoso e vanesio. E il maggior spazio dato alle sue avventure atletiche e alle gag con Maximus, il cavallo reale che lo insegue con piglio da segugio, testimonia l’intento.

La fanciulla nella torre, dal canto suo, non passa il tempo a cantare e dormire come la Bella Addormentata, nell’attesa di essere salvata. Dinamica e vivace, Rapunzel ha vissuto al meglio la sua vita angusta dedicandosi alla pittura oltre che alle occupazioni domestiche ed è stretta non tanto dall’effettiva impossibilità di andarsene, quanto dalla paura del mondo esterno che la matrigna le ha instillato. Personaggio dotato di fascino e intelligenza, Madre Gothel ha rapito la ragazza da piccola per avere in esclusiva il beneficio dei capelli magici: la manipola col suo finto affetto iperprotettivo, schiava lei per prima dell’ossessione di perpetua giovinezza ma il tutto è rappresentato con una raffinata ironia che fino all’ultimo tiene lontano il rapporto matrigna/figliastra e la “strega” dalla cupezza, per esempio, dei toni di Biancaneve.

Ormai Rapunzel ha l’età per affrontare una domanda urgente, e l’amico Pascal, un delizioso camaleonte assai espressivo, la incoraggia a uscire per trovare le risposte che cerca. È una teenager che toccando terra per la prima volta si dibatte tra senso di colpa ed ebbrezza di libertà.

Gli autori si sono divertiti nel rimaneggiare con molto humour elementi della tradizione favolistica disneyana e generi diversi (dall’avventura alla commedia d’azione alla storia di formazione) senza scadere nel gusto beffardo di Shrek, ribaltando i ruoli classici pur nel solco della storia d’amore a lieto fine, che per coronarsi vive il momento cruciale del sacrificio estremo di ciascuno per il bene dell’altro. Flynn e Rapunzel sono compagni di viaggio, una coppia che cresce; anzi all’inizio è lei a tenere in scacco lui, a tirar spesso fuori dai guai entrambi servendosi della sua dolcezza con effetti sorprendenti (quando doma il cavallo Maximus, oppure quando affronta a cuore aperto un gruppo di briganti, risvegliando in ciascuno un sogno artistico inconfessato, in uno dei numeri musicali più spiritosi)… Ed è lei a guarire Flynn dalle ferite fisiche e dal suo continuo vagabondaggio senza meta, unica depositaria della vera storia e del vero nome del bandito. Di questa versatilità è ironico simbolo la padella, arnese di uso femminile per eccellenza, che brandita da Rapunzel diventa anche un’efficacissima arma.

Dopo tanto brio, risulta forse un po’ frettolosa l’agnizione finale, quando la fiaba confluisce nell’abbraccio collettivo con i genitori ritrovati.

Le canzoni, che come da tradizione trasformano la fiaba in musical, portano avanti la storia e rivelano i personaggi pur non essendo memorabili, e il 3D applicato per la prima volta a una fiaba classica si fa sentire nei momenti culminanti enfatizzando le emozioni (come quando Rapunzel raggiunge il suo obiettivo, e finalmente assiste dal vivo al meraviglioso spettacolo delle lanterne fluttuanti sul lago), oltre che per rendere in modo realistico la chioma fatale. Un film davvero godibile da tutti. 

Autore: Chiara Ferla Lodigiani

Details of Movie

Titolo Originale Tangled
Paese USA
Etichetta
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