QUEL FANTASTICO PEGGIOR ANNO DELLA MIA VITA

2015105 min14+  

Greg frequenta l’ultimo anno di high school. Ha talento creativo (realizza filmini che sono una parodia di altrettanti classici della celluloide) ma è incapace di relazionarsi con il prossimo. Il futuro lo spaventa e non si entusiasma all’idea di dover iniziare cercarsi un’università. Con molta riluttanza, finisce per ubbidire alla madre che lo spinge ad andare a trovare Rachel, una compagna di scuola a cui è stata diagnosticata la leucemia. Greg inizia a frequentare Rachel e questo fatto lo spingerà, suo malgrado, a una maggiore coscienza di sé e degli altri…

Un giovane all’ultimo anno di high school, chiuso in un mondo tutto suo, non ama avere rapporti con gli altri, finché viene spinto dalla madre a tenere compagnia a una sua compagna malata. Un racconto di formazione che riscostruisce molto bene uno specifico mondo adolescenziale 


Valori Educativi



Un giovane chiuso nel suo mondo di fantasia, riesce a uscire da se stesso, per dedicarsi a una sua amica malata. Non è presente alcuna riflessione sulla vita dopo la morte

Pubblico

14+

Alcuni dialoghi con riferimenti sessuali; un singolo episodio con uso di stupefacenti; la tematica affrontata potrebbe impressionare i più piccoli

Giudizio Artistico



Buona la regia e bravi i giovani attori. La sceneggiatura è curata e solo verso la fine scivola nel patetismo. Gran premio della giuria e premio del pubblico al Sundance Festival 2015

Cast & Crew

Our Review

E’ nato prima questo film o Colpa delle stelle? E’ Bianca come il latte, rossa come il sangue che ha tratto ispirazione da questo Quel fantastico peggior anno della mia vita o viceversa oppure i due autori non conoscevano affatto l’opera dell’altro?

Sono domande legittime perché stanno diventando veramente molti i racconti che parlano della morte per cancro in età adolescenziale: la morte come dura scuola di formazione. Aggiungerei alla lista anche Città di carta dove, sebbene non sia presente alcun malato terminale, è sempre lei, con il suo comportamento (una fuga misteriosa) che innesca un percorso di crescita in lui (perché nei film le ragazze debbono sempre morire o fare qualcosa di strano per far maturare i ragazzi?).

Il Greg di questo film è diverso dal Leo di Bianca come il latte, rossa come il sangue. Quest’ultimo era un gigione un po’ guascone, simpatico ma con poca voglia di studiare; Greg è un nerd che ha difficoltà a relazionarsi con gli altri, che a scuola assume un atteggiamento di basso profilo, sperando di risultare trasparente agli occhi degli altri. La sua vera passione, da vero intellettuale, che condivide con il suo amico dall’infanzia, Eart, è quella di rifare, parafrasandoli, film famosi, in perfetto stile Be kind, rewind.

Il pregio maggiore del film sta proprio nel ricostruire il mondo di Greg, un adolescente che non ha trovato il suo posto fra i tanti gruppi di studenti che sono presenti nella sua scuola, non sente alcun entusiasmo per iscriversi ad una università, una realtà ancora più coinvolgente della scuola e le freddure spiritose e argute, che pronuncia di continuo, servono solo per tenersi a distanza di sicurezza dal resto mondo.

E’ comprensibile quindi che percepisca subito grande fastidio quando la madre lo invita ad andare a trovare Rachel, una sua compagna di scuola a cui è stata diagnosticata la leucemia. Greg si muove su un terreno inesplorato, il suo primo grande sforzo per uscire da se stesso per occuparsi di un’altra persona: balbetta e non sa cosa fare. Cerca comunque di essere spiritoso, non per distacco ma per far ridere (in questo il suo comportamento è identico a quello di Leo di Bianca come il latte, rossa come il sangue). E’ solo grazie alla pazienza affettuosa di lei, proprio lei che dovrebbe esser maggiormente consolata, che inizia fra loro un dialogo, nasce l’amicizia.  Il passo successivo è molto più difficile: Greg non è disposto a lasciare che venga distrutto tutto quel mondo di speranza che riteneva di aver costruito con Rachel, quando lei decide di sospendere la chemio, in segno di resa alla malattia. Non comprende ancora che l’amicizia può e deve sussistere proprio nel momento di maggior disaccordo, anzi, forse, dovrebbe mostrare la propria vitalità proprio in quelle circostanze.  Si tratta di un nuovo passo in avanti, più difficile del primo, che affronterà a modo suo, completando con l’amico un breve film proprio su Rachel.

Un tema forte come quello della morte, innesca inevitabilmente la domanda su cosa accadrà dopo. In questa prospettiva la riflessione più approfondita viene fatta in Colpa delle stelle, dove è proprio l’amore fra Hazel e Gus che costituisce una garanzia per l’esistenza dell’aldilà: il loro amore non può essere un “grido nel vuoto” ma ha un chiaro sapore di infinito; in Bianca come i latte e rossa come il sangue il tema è appena accennato, attraverso il diario che Beatrice scrive direttamente a Dio, mentre in questo Quel fantastico peggior anno della mia vita non c’è nessuna risposta e l’attenzione è concentrata più su chi resta che su chi sta per andarsene. I morti, con i ricordi che ci lasciano, spiega un simpatico professore a Greg, continuano a parlarci e a rivelarci qualcosa di loro anche quando non ci sono più: per questo bisogna frequentarli intensamente fino all’ultimo istante.

Alla fine questo film mostra comunque una sua interessante vitalità, mostrandoci il confronto fra due giovani, uno che deve riuscire a trovare il coraggio di affrontare la vita e l’altra che deve trovare il coraggio di affrontare la morte.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale Me and Earl and the Dying Girl
Paese USA
Etichetta
Be the first to review “QUEL FANTASTICO PEGGIOR ANNO DELLA MIA VITA”

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

There are no reviews yet.

fantasticopeggioreposter