QUASI NEMICI – L’IMPORTANTE E’ AVERE RAGIONE
La Pantheon Assas è la prima università francese in discipline giuridiche e Neïla Salah, una ragazza di origine araba che vive nella banlieue parigina, arriva in ritardo alla sua prima lezione, quella tenuta dal prof Pierre Mazard, noto per i suoi modi sprezzanti. Indispettito dal ritardo della ragazza, nasce fra loro un battibecco durante il quale il professore finisce per tradire un atteggiamento razzista. Mazard viene convocato dal preside dell’Assas: la scena è stata registrata dagli studenti e il gesto del professore rischia di andare a discredito di tutta l’Università. Mazard ha un solo modo per farsi perdonare: preparare proprio Neïla al prossimo concorso di retorica che si tiene ogni anno fra le università francesi e aiutarla a vincere. Mazard accetta a malincuore…
Un professore scostante e cinico e una studentessa immigrata, orgogliosa e appassionata, si trovano a lavorare insieme per vincere una gara di oratoria. Un bello scontro di idee e di umanità
Valori Educativi
L’incontro-scontro fra una studentessa e un professore, molto diversi fra loro, come età, come origine e come carattere, diventerà occasione di arricchimento umano per entrambi.
Pubblico
10+Un rapido accenno a rapporti prematrimoniali senza nudità
Giudizio Artistico
Ottima recitazione dei due protagonisti, regia impeccabile. La sceneggiatura di dialoghi brillanti e arguti, secondo lo stile del cinema francese.
Cast & Crew
Produzione
CHAPTER 2
MOONSHAKER
France 2 Cinéma
CN6 PRODUCTIONS
Pathé
NEXUS FACTORY
UMEDIA
Regia
Yvan Attal
Sceneggiatura
Yaël Langmann
Bryan Marciano
Yvan Attal
Victor Saint-Macary
Noé Debré
Our Review
Questo Quasi Nemici si mantiene sulla stessa linea: una ragazza figlia di immigrati, iscritta a una delle più prestigiose università parigine, finisce per accettare, per assecondare le proprie ambizioni, di venir preparata alla gara proprio da quel professore che l’aveva trattata con superiore sufficienza in un’aula gremita di studenti.
Si parla molto dell’arte della retorica nel film, basandosi soprattutto al lavoro di Arthur Schopenhauer: L’arte di ottenere ragione: 33 suggerimenti sulla dialettica da adottare per prevalere, con furbizia e destrezza, sul proprio antagonista. Per quel che riguarda la verità, come sottolinea il professore: “Je m'en fiche”. Questo cinismo, formalmente dichiarato, prevedibile nella terra dell’Illuminismo, verrà in seguito ridimensionato e le stesse regole per avere successo in oratoria che vengono descritte in dettaglio lungo tutto il film, finiranno per mostrare i loro limiti di fronte alla superiore importanza dei rapporti interpersonali che debbono sempre essere improntati al rispetto e alla fiducia reciproca.
Il film si avvale dell’ottima recitazione di un grande maestro come Daniel Auteuil ma anche dell’appassionata Camélia Jordana. Che per questo film ha vinto premio César come migliore promessa femminile del cinema francese. La regia è impeccabile e sembra che l’autore ami riconoscere nell’arte filmica, l’esistenza di regole precise come quelle della retorica che ci ha raccontato: adotta il noto espediente di invalidare, verso la metà del film ciò che poco prima aveva costruito, ribaltando le premesse e mostrandone i punti deboli; inoltre a due terzi esatti del racconto, come prescritto dai manuali, interviene il colpo di scena che destabilizzerà il percorso della storia, che sembrava avviato su lidi più tranquilli. Dispiace solo la disuniformità di trattamento fra i due protagonisti: su Neïla finiamo per conoscere molte cose: dove abita, la sua famiglia e la compagnia degli amici; nulla invece trapela dal film riguardo alla vita privata del professore: lo vediamo mangiare da solo in un ristorante e ne deduciamo che è uno scapolo ma la genesi di quel suo carattere così scontroso resta un mistero.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Le Brio |
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Paese | FRANCIA |
Etichetta | Non classificato |
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