PERICLE IL NERO
Pericle Scalzone ha un lavoro semplice e brutale, deve intimorire i nemici del suo boss, Don Luigi, usando su di loro una violenza, più che fisica, morale. Un giorno però commette un errore grave: colpisce la persona sbagliata. Braccato, Pericle comincia la sua fuga disperata dal passato.
Pericle il nero ha un lavoro semplice e brutale: quello di intimorire i nemici del suo boss. Un racconto cupo e violento che sembra aprirsi a un cammino di redenzione che in realtà resta incompiuto
Valori Educativi
Pericle inizialmente sembra quasi un animale, ma lungo il percorso del film acquisisce una maggiore consapevolezza di sé. Eppure, sebbene nel corso della storia acquisisca una maggiore consapevolezza della sua individualità, gli atti violenti che continua ad usare non gli consentono di liberarsi veramente del peso del suo passato e delle sue colpe per ricominciare davvero come una persona nuova. L’ambientazione mafiosa non sembra avere alcuna finalità di denuncia ma piuttosto sembra solo un pretesto per giustificare la violenza.
Pubblico
18+Numerose scena di violenza fisica e a sfondo sessuale e scene di sesso anche pornografiche
Giudizio Artistico
Il film gode di un buon coordinamento tra fotografia, musica, recitazione e narrazione, che fanno di questo lavoro un buon noir dal sapore molto introspettivo, ma nel complesso risulta un po’ lento alla visione.
Cast & Crew
Regia
Stefano Mordini
Sceneggiatura
Francesca Marciano
Valia Santella
Stefano Mordini
Our Review
Il mistero sulla professione di Pericle il nero è svelato già nelle prime scene di questo film di Stefano Moridini, interpretato da Riccardo Scamarcio, che ne è anche uno dei produttori. Pericle lavora per conto di un boss camorrista emigrato in Belgio, Don Luigi, dal quale viene inviato, più che per punire, per umiliare, fisicamente e moralmente, i suoi oppositori.
Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Ferrandino, ma Scamarcio e Moridini hanno apportato più di una modifica rispetto al libro. La storia infatti non è più ambientata a Napoli, ma in Belgio, in un cotesto del tutto spersonalizzato. Lo stesso protagonista appare assai diverso, soprattutto nell’aspetto, dal Pericle descritto nel romanzo, quest’ultimo è più anziano, truce e del tutto privo di fascino, mentre quello interpretato da Scamarcio risulta sicuramente più virile.
Pericle il nero è un uomo senza passato, bloccato in un presente grigio, triste e vuoto. Il film più che una storia delinea i contorni di un personaggio che si scopre diverso dall’immagine che le persone intorno a lui gli hanno sempre rimandato. Inizialmente è poco più che un animale, una bestia che risponde ai comandi del suo boss in modo quasi meccanico, ma è anche un uomo solo che anestetizza i propri sentimenti e i propri pensieri con forti dosi di stupefacenti. Questo terribile equilibrio viene spezzato da un errore. Per sbaglio l’uomo, durante una spedizione punitiva nei confronti del parroco del quartiere, che sembrava aver osato diffamare il boss, colpisce una donna innocente.
Pericle si scopre capace di uccidere e comincia così una fuga da se stesso e dal mondo violento in cui era sempre vissuto, il solo che lui conoscesse. Il protagonista compie un viaggio attraverso la propria oscurità interiore alla ricerca di un'umanità che lo tormenta ma non lo redime e non viene mai del tutto fuori.
Lungo il succedersi delle poche vicende del film, Pericle in realtà sprofonda sempre più verso il basso per scoprire la sua vera natura, ma, pur riuscendo ad affrancarsi da una realtà che lo affossa come persona nella sua dignità, non si riscatta mai veramente. Con una donna, che incontra per caso a Calais, scopre che dietro la sua brutalità vive il desiderio di costruire dei legami familiari fondati sull’affetto. Prende coscienza di se stesso come individuo autonomo, ma in realtà non riesce a trovare una strada per migliorarsi e per distaccarsi dalla violenza e disumana a cui è abituato.
Man mano che scopre la verità sul suo passato, sia recente che lontano, nasce in Pericle un desiderio di vendetta, contenuto e misurato, ma che lo trasporta in un nuovo tipo di oscurità.
Fotografia, regia e recitazione vanno di pari passo e si sviluppano sugli stessi toni grigi e mesti del mondo interiore del protagonista creando una indiscutibile armonia d’insieme. Meno apprezzabile è l’abuso un po’ ritrito del tema mafia e dintorni, che in questa, come in altre produzioni, sembra rivolto soprattutto a voler giustificare la narrazione di storie violente e crude, ricche di immagini e scene dal forte impatto dure da sostenere.
Autore: Vania Amitrano
Details of Movie
Titolo Originale | Pericle il nero |
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Paese | ITALIA |
Etichetta | Non classificato |
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