LOVELESS
Boris e Zhenya sono al capolinea della loro storia matrimoniale; entrambi si stanno rifacendo una vita con un altro partner (Boris aspetta perfino un figlio dalla nuova compagna), la casa è in vendita, le strade pronte a dividersi senza troppi rimpianti. C’è solo un particolare stonato in questa sinfonia della disunione, ed è la scomoda presenza del figlio dodicenne, Alyosha. Nessuno dei due sembra disposto a prendersene cura, ora che finalmente sono pronti a ricominciare da un’altra parte, per cui l’unica soluzione pare essere l’orfanotrofio. Alyosha, ascoltando malauguratamente stralci di un dialogo tra i due, comprende il proprio destino e decide di uscire silenziosamente di scena, socchiudendo la porta senza fare rumore e facendo perdere le sue tracce
Una coppia si è separata e nessuno dei due è disposto a prendersi cura del figlio dodicenne. Il regista Zvyagintsev ci restituisce una società disintegrata nello spirito e negli affetti, e lo fa con una perizia quasi chirurgica
Valori Educativi
Il valore di questo film è positivo perché il male viene rappresentato esattamente come male. Viene mostrata una umanità violata dove nessuno ama davvero nessuno, dove ognuno è solo, in balia del proprio istinto quanto del proprio cellulare e i due protagonisti cedono alla spirale dell’odio, non offrendo mai la spalla l’uno ll’altra, anche quando ne avrebbero un disperato bisogno
Pubblico
18+Scene di sesso esplicite, scene di forte tensione
Giudizio Artistico
Il regista Zvyagintsev ci restituisce una società disintegrata nello spirito e negli affetti, e lo fa con una perizia quasi chirurgica, per cui non c’è inquadratura o dialogo di troppo
Cast & Crew
Produzione
NON-STOP PRODUCTIONS
Why not Productions
Arte France Cinéma
WESTDEUTSCHER RUNDFUNK
Les Films du Fleuve
FETISOFF ILLUSION
SENATOR FILM PRODUKTION
Regia
Andrey Zvyagintsev
Our Review
Il regista Zvyagintsev ci restituisce una società disintegrata nello spirito e negli affetti, e lo fa con una perizia quasi chirurgica, per cui non c’è inquadratura o dialogo di troppo. Contro questa umanità violata dove nessuno ama davvero nessuno, dove ognuno è solo, in balia del proprio istinto quanto del proprio cellulare (degna di nota l’insistenza con cui ritrae i protagonisti con il telefono in mano) e dove l’esistenza dell’altro non ha valore, dignità, peso specifico, si staglia, implacabile, il giudizio di Zvyagintsev. L’unica eccezione, insieme ad Alyosha, piccolo martire dell’egoismo contemporaneo, è rappresentata dalla squadra di volontari, che si prodigano per il ritrovamento del bambino in modo del tutto disinteressato. Dietro l’anonimato di questi individui si celano gli unici barlumi di sentimenti autentici, che rendono tale l’essere umano, quasi a lasciar intendere che l’uomo di oggi ha pagato l’acquisto della propria individualità con la perdita della propria umanità.
Autore: Miriam Farabegoli
Details of Movie
Titolo Originale | Nelyubov |
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Paese | Russia Francia Belgio Germania |
Etichetta | Non classificato |
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