LONDON BOULEVARD
Mitchel (Farrell), un criminale di South London, ha appena lasciato carcere e si è giurato di non tornarci mai più. Deve però sfuggire alle offerte più o meno amichevoli di chi lo vorrebbe di nuovo coinvolgere in attività poco pulite, dall’”amico” Billy (Chaplin) fino a boss Gant (Winstone), che arriva a minacciare anche l’eccentrica sorella di Mitch, Briony. È forse proprio per allontanarsi dall’ambiente malavitoso che Mitchel accetta di fare da “guardia del corpo” a Charlotte (Knightley) una giovane e tormentata attrice perseguitata dai fotografi in cerca di scandali. Ma liberarsi del passato, non sarà così semplice…
Un uomo uscito dal carcere deve evitare tornare nel circuito della criminalità. Modesto l'intreccio e la definizione dei perrsonaggi. Presenza di una scena sadica
Valori Educativi
Una storia in pervasa di nichilismo, di cui non si coglie affatto il senso profondo. Presenza di una scena con violenza sadica
Pubblico
18+Numerose scene di violenza anche brutale, una scena sensuale.
Giudizio Artistico
Ci si poteva aspettare certamente di più da William Monahan (sceneggiatore di The Departed) per il suo debutto dietro la macchina da presa; di più in termini non tanto e non solo di intreccio, ma di approfondimento dei caratteri e dei loro dilemmi.
Cast & Crew
Regia
William Monahan
Sceneggiatura
William Monahan
Our Review
Ci si poteva aspettare certamente di più da William Monahan (sceneggiatore di The Departed) per il suo debutto dietro la macchina da presa; di più in termini non tanto e non solo di intreccio, ma di approfondimento dei caratteri e dei loro dilemmi.
Il delinquente “pentito” Mitchel, invece, con il suo fascio di istintualità, talvolta anche declinata a fin di bene (come nei confronti del barbone a cui fa la carità per scaramanzia e che cercherà di vendicare senza riuscirci, o verso la sorella Briony, incosciente e testarda oltre ogni logica), resta un personaggio opaco, verso il quale l’empatia scatta forse solo per mancanza di altri appigli…
La giovane star un po’ isterica interpretata da Keira Knightley a forza di smorfiette e bronci, infatti, sembra più una funzione che un vero e proprio personaggio mentre la costellazione di criminali più o meno pericolosi con cui ha a che fare Mitch non sfugge mai alla logica dello stereotipo impedendo alla pellicola di andare oltre il puro esercizio di genere.
Si intuisce qua e là un apprezzabile tentativo di far intuire come la “dannazione” di Mitch non sia solamente il frutto di circostanze esterne, ma un insieme di responsabilità individuali e contingenze esterne, così come è interessante, benché in definitiva pervasa di nichilismo, la svolta finale, che spezza la spirale della violenza ormai incontrollata grazie al gesto di un personaggio secondario (l’assassino del barbone che Mitch non ha avuto la forza di uccidere a sangue freddo).
Il finale è amaro e richiama per certi versi quello disperato e disperante del lavoro più famoso di Monahan, ma mancando a questa pellicola l’ambiziosa architettura di The Departed, il risultato resta deludente se non addirittura irritante, uno spreco di buoni attori, buona regia e un’ottima colonna sonora, per una storia di cui non si coglie affatto il senso profondo.
Autore: Luisa Cotta Ramosino
Details of Movie
Titolo Originale | LONDON BOULEVARD |
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Paese | USA Gran Bretagna |
Etichetta | Non classificato |
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