Lavinia, Carla e Danila sono tre ragazze che hanno finito il liceo e si godono una vacanza fra le isole della Croazia in barca a vela con skipper, un dono generoso da parte della madre di Carla, la più studiosa, che pensa di trascorrere quella vacanza preparandosi all’esame di ammissione all’università. Lavinia è la più sicura di se’ e si vuole godere la vacanza mentre Danila è tutta concentrata nel fare il maggior numero di foto da postare su Instagram: vuole assolutamente raggiungere i 30.000 followers..
Tre ragazze in barca per passare l’estate del dopo maturità. Un film di denuncia sulla dipendenza dai social network riuscito parzialmente
In un villaggio non lontano da Timbuktù durante il breve periodo, alla fine del 2012, in cui il Mali del Nord fu controllato da jihadisti affiliati ad al-Qai’da, truppe armate si aggirano per le strade per far applicare le più rigide norme islamiche e i loro tribunali funzionano a pieno regime. Le donne debbono indossare sempre il velo e i guanti, è vietato cantare o giocare a pallone. Dei giovani vengono frustrati purché sorpresi a suonare la chitarra; una ragazza è costretta con la forza a sposare uno dei guerriglieri . Kidane, che vive pacificamente tra le dune con la moglie Satima, la figlia Toya e il pastore 12enne Issan, un giorno uccide incidentalmente un pescatore ed ora anche lui deve presentarsi davanti al tribunale jihadista..
Piombino. Anna e Francesca, amiche inseparabili, sono due adolescentidi quattordici anni che vivono nelle case popolari sullo sfondo delle acciaierie che danno lavoro e disperazione a mezza città. Provengono da situazioni familiari disastrate (una ha in padre in carcere, l’altro è un violento) e in balia di loro stesse finiscono per fare scelte sbagliate o frettolose. Solo Alessio, il fratello di Anna, non disprezza di fare l’operaio nell’acciaieria e non cerca di fuggire da Piombino…
George e Anne sono una coppia di anziani insegnanti di musica ormai in pensione. Anne subisce un ictus invalidante e George le promette di prendersi cura di lei e di non portarla più in ospedale. La figlia Eva passa talvolta a trovarli ma è molto impegnata all’estero e non fornisce alcun aiuto concreto..
Emma Woodhouse ha 21 anni, è bella, ricca e intelligente. Orfana di madre, vive con il padre nella loro residenza non lontana dalla cittadina di Highbury, a sud di Londra. La loro casa è frequentata spesso dal suo amico dai tempi dell’infanzia Mr George Knightley, più grande di lei di 16 anni e fratello maggiore di suo cognato. Emma si è messa in testa di combinare un matrimonio fra la sua nuova amica, la dolce Harriet Smith di diciassette anni e Mr Elton, il vicario del villaggio, nonostante il parere contrario di Mr Knightley. Alla fine Emma dovrà riconoscere che il suo amico: era stato più perspicace di lei nell’intuire il gretto opportunismo di Mr Elton. D’altronde Emma, non riesce neanche a comprendere veramente se desidera innamorarsi di qualcuno e di chi, fino a quando qualcosa accade nella sua vita…
Soheila è un’infermiera che non trova nel lavoro quell’ equilibrio che è necessario per dare serenità ai suoi pazienti: la sua vita privata infatti si è spenta da quando deve vivere in casa con un marito, di professione ginecologo, che continua a tradirla. Azar ha bisogno di lavorare e riesce ad essere assunta come segretaria dallo stesso ginecologo marito di Soheila; i soldi le servono per recuperare una certa indipendenza visto che sta per divorziare dal marito, che ha trovato come amante una donna già divorziata. Masha è una giovane studentessa universitaria innamorata di un suo compagno, ma grande è la sua delusione quando scopre che lui la tradisce con una compagna del suo stesso college…
Jamie è un giovane che di mestiere fa il rappresentante farmaceutico con spregiudicatezza e intraprendenza ma a tempo pieno si dedica a sedurre ragazze, a volte per suo piacere, a volte per ricavarne un profitto professionale. Maggie è una giovane artista, afflitta precocemente dal morbo di Parkinson. Forse è per questo motivo che accetta con disinvoltura nuove relazioni sessuali: vuole evitare qualsiasi forma di legame duraturo perché sa che il suo stato peggiorerà e non vuole essere di peso a nessuno..
Encomiabile l’impegno del regista di ricostruire gli effetti che si determinano in tre ragazze sul finire dell’adolescenza, a causa di una totale dipendenza dai social network . Un tentativo non completamente riuscito che evidenza la superficialità di tre ragazze ma non spiega pienamente le ragioni del loro comportamento
Pubblico
18+
Numerosi nudi femminili. Relazioni amorose di una sola notte. Impiego di sostanze stupefacenti in discoteca
Giudizio Artistico
Un film sperimentale nella messa in scena, nella sceneggiatura, nelle riprese, che tradisce una certa impostazione intellettuale
Danila scatta una foto a Lavinia mentre sta dormendo a sua insaputa e la posta su Instagram. La mattina dopo Lavinia va su tutte le furie: postando un’immagine improvvisata in questo modo, rischia di rovinare il suo livello di Like. Si calma solo quando si accorge che i commenti dei followers sono positivi: hanno apprezzato un’immagine così spontanea. Indubbiamente l’idea di mettere a fuoco la dipendenza della generazione Z dai media è particolarmente stimolante e degna della massima attenzione ma le scelte del regista e sceneggiatore Leonardo Guerra Seràgnoli lasciano perplessi. Tre ragazze si trovano nell’estate del dopo maturità, raccontata in tanti e tanti film a iniziare dai fratelli Muccino (L’estate addosso, Che ne sarà di noi). Cosa ci fanno queste tre ragazze, da sole in una barca (c’è un solo maschio con loro: lo skipper) lungo le coste della Croazia? Perché non hanno organizzato la vacanza più entusiasmante della loro vita con i loro amici, con il loro ragazzo? Si può rispondere che il viaggio in barca è una metafora dell’incomunicabilità nella quale le ragazze si sono autoescluse. Ogni tanto parlano dei loro ragazzi ma li qualificano con distacco, attraverso gli sport che praticano, le loro manie, sembrano quasi quei brevi profili che appaiono su Facebook. In questo film ci sono solo loro, il mare blu e il cellulare. In effetti è il cellulare, il vero protagonista della storia, che deve subito esser rimesso in carica appena dà segni di esaurimento e quando cade in mare, come accade a Carla, si determina una vera e propria tragedia. Le ragazze attraversano paesaggi incantevoli ma per loro sono solo un’occasione per fare un nuovo selfie, non per comunicare con qualche persona a loro cara, ma per accrescere il livello di apprezzamento raggiunto presso tanti anonimi followers. La più fragile di tutte è Danila, che si riprende in pose sempre più audaci per aumentare il proprio indice di gradimento ma poi, quando sbarca su un’isola e passa la serata in una discoteca, è inesperta nei rapporti umani e non sa come gestire i ragazzi che incontra. Il film ha un profilo
sperimentale e Il regista ha voluto essere originale sia nelle inquadrature che nella sceneggiatura. Anche le tre ragazze hanno collaborato alla stesura del testo per cercare di ricostruire il modo di parlare degli adolescenti (ma il modo con cui si sovrappongono nel parlare, rende spesso poco intellegibile cosa dicono) e in effetti il loro chiacchierare libero, le inquadrature come se fossero improvvisate attraverso telefonino, consentono allo spettatore di sentirsi in barca con loro. Il problema di questo film è che tutto si esaurisce in questa novità. Dopo essersi immersi nel cielo e nel mare della Croazia, dopo aver ascoltato le ragazze che parlano fra loro, prendono il sole e postano continuamente foto, succede poco altro, tranne una turbativa finale che non vogliamo rivelare.. Le varie tecniche escogitate dall’autore per realizzare un nuovo cinema-verità non costituiscono la base per una narrazione ma si richiudono in se stesse. Si potrebbe dire che il film ha comunque il merito di denunciare l’alienazione che si raggiunge quando diventa più importante la vita virtuale che si vive dentro un telefonino che quella reale, ma questa conclusione appare parzialmente corretta. Quella dipendenza dal cellulare è una causa o un effetto di una vita impostata alla massima superficialità? Sappiamo molto poco di queste ragazze ma concludiamo che hanno pochi amici e relazioni fragili, sono dei Narciso che contemplano la loro immagine nel vetro di un cellulare, hanno poco pudore e apprezzano gli incontri di una sola notte. Forse, in questo film a tema, manca la presenza di personaggi fatti di carne e ossa.
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