LE IDI DI MARZO (C. Siniscalchi)
Il film di Clooney racconta le vicissitudini di un giovane, sicuro e perfetto mago delle strategie comunicative, addetto alla campagna per la conquista delle primarie presidenziali del Partito Democratico negli Stati Uniti. Nell’Ohio si decide il futuro dei due candidati, finiti testa a testa. E chi vince le primarie, vince la sfida vera..
Valori Educativi
Il film non mostra nessuna indulgenza nel trattare una situazione a dir poco scabrosa. La morale perfetta, negli uomini, non esiste. Il perfettismo è una mala pianta, peraltro velenosa. E considerato che i politici sono uomini, non esistono politici perfetti. La storia di una gravidanza indesiderata è trattata con troppo cinismo
Pubblico
16+Una storia non bella di amori troppo facili e di gravidanze scomode
Giudizio Artistico
Ottimi, eccellenti attori. Scrittura secca, spesso divertente, e racconto appropriati. Durata limitata. Stile impeccabile
Cast & Crew
Produzione
SMOKE HOUSE
Appian Way
CROSS CREEK PICTURES
EXCLUSIVE MEDIA GROUP
CRYSTAL CITY
Regia
George Clooney
Our Review
Da Charlie Chaplin a Arnold Schwarzenegger (entrambi immigrati, il primo inglese e secondo austriaco), cioè dal muto al sonoro, dal bianco e nero al colore, dal classico al postmoderno, i valori di democratici e repubblicani, progressisti e conservatori, hanno avuto le loro icone di riferimento. Come dimenticare la femminista attivista dei diritti civili e dell’opposizione alla guerra in Vietnam Jane Fonda. E come dimenticare il granitico guerriero adamitico in difesa del libero possesso di armi Charlton Heston. Hollywood ha lasciato spazio a tutti: ai rappresentanti dell’universo degli ultra radicali, e a quello degli ultra conservatori.
Il cinema americano, in ogni stagione della propria storia, non ha avuto paura di affrontare la politica. Mettendo spesso nel mirino dell’obiettivo della macchina da presa il primo cittadino degli Stati Uniti.
La galleria è lunga: dal “padre della patria” (l’ultimo fondatore della nazione) Abraham Lincoln; all’icona del male Richard Nixon; o all’icona di bene, gioventù e progresso John F. Kennedy, sotterrata per sempre dalle fucilate di Dallas. I ritratti del cinema hollywoodiano non hanno seguito solo gli avvenimenti storici, ma hanno lasciato ampio spazio a figure della fantasia, da Harrison Ford che sottrae a mani nude l’Air Force One ai terroristi che l’hanno sequestrato; o a Bill Pullman che guida a cavallo di un jet l’attacco finale contro gli alieni impegnati a distruggere il mondo; o al cattivo Gene Hackman, assassino per motivi sessuali scoperto da Clint Eastwood.
Alla linea del diretto impegno politico si iscrive il nuovo film diretto e interpretato da George Clooney, “Le idi di marzo”. Opere perfetta in ogni senso. Cinematograficamente c’è poco da dire. Ottimi, eccellenti attori. Scrittura secca, spesso divertente, e racconto appropriati. Durata limitata. Stile impeccabile: colori che tendono a svanire per volersi al bianco e nero. Già: bianco e nero. Infatti “Le idi di marzo” gioca sulla polarità cromatica per far emergere, nella drammaticità, la polarità del significato. Il film di Clooney racconta le vicissitudini di un giovane, sicuro e perfetto mago delle strategie comunicative, addetto alla campagna per la conquista delle primarie presidenziali del Partito Democratico negli Stati Uniti. Nell’Ohio si decide il futuro dei due candidati, finiti testa a testa. E chi vince le primarie, vince la sfida vera. È esattamente
Autore: Claudio Siniscalchi
Details of Movie
Titolo Originale | The Ides of March |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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