LA VITA STRAORDINARIA DI IBELIN
Mats, costretto da una malattia degenerativa a vivere su una sedia a rotelle, trova compagni e amici attraverso un gioco di ruolo. Uno strumento che consente di condividere tante esperienze simili. Su Netflix
Mats Steen è un ragazzo norvegese nato con una rara malattia: i suoi muscoli tendono progressivamente a indebolirsi. I genitori si prodigano per fornirgli tutto il supporto possibile ma Mats deve ben presto muoversi su una sedia a rotelle e per lui viene progettato un mouse speciale che gli consente di usare il computer. Smette presto di andare a scuola, non ha amici e passa l’intera giornata davanti al computer. Muore a 25 anni. I genitori conoscono la password per accedere al suo computer e avvisano i suoi sconosciuti amici della rete che Mats non c’è più. Dalle migliaia di email di condoglianze, i genitori scoprono che il figlio era molto conosciuto in rete e aveva tanti amici. Si inseriva nella piattaforma di World of Warcraft tramite un avatar di nome Ibelin….
Benjamin Ree
Valori Educativi
Ragazzi o ragazze geograficamente molto lontani fra loro, con problematiche fisiche o psichiche, trovano un utile strumento per comunicare e confidarsi
Pubblico
10+La presenza di ragazzi o ragazze con infermità fisiche o psicologiche potrebbe intristire i più piccoli
Giudizio Artistico
Regista e sceneggiatore realizzano un lavoro molto professionale, non avendo altro obiettivo che portare sullo schermo, nel modo più rigoroso, fatti realmente accaduti
Cast & Crew
Regia
Benjamin Ree
Our Review
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La forza di questo film sta nel raccontare una storia assolutamente vera. Sono stati usati i filmini dei genitori per ricordare Mats piccolo. Anche le riprese finali della celebrazione del suo funerale alla presenza di tanti suoi fan pervenuti da tutto il mondo è opera di suo padre. La voce di sottofondo che commenta le vicende che si sono svolte nell’universo Warcraft si limita a leggere ciò che Mats ha realmente detto durante la partecipazione al gioco e sono stati intervistati alcuni dei giovani giocatori che hanno interagito con lui, inclusa la sua “fidanzata” (i loro avatar si sono baciati).
Questo film potrebbe venir considerato un’ottima occasione per dibattere sull’eterna questione: “i videogiochi sono utili per la crescita dei ragazzi e delle ragazze oppure sono dannosi?”.
In realtà è la stessa specifica, cruda realtà dei fatti narrati che tronca qualsiasi discussione. Mats, bloccato nel suo corpo, ha scoperto con il videogame una libertà di movimenti, un interagire da pari a pari con altri compagni di gioco che il suo corpo reale non gli consentiva. Anche gli altri giocatori che veniamo a conoscere beneficiano dell’immersione in questo universo virtuale. L’avatar Reike è in realtà una madre angosciata perché ha un figlio,Rikke, autistico che passa il giorno a letto e non risponde ai gesti di affetto di sua madre. Il suggerimento dell’avatar Ibelin (Mats) è semplice e diretto: perché non fai giocare anche tuo figlio a Warcraft? I risultati sono strepitosi: l’avatar di Rikkie abbraccia l’avatar della madre. La fama di Ibelin si diffonde rapidamente in rete e altri avatar vanno da lui per un consiglio, per un incoraggiamento. La regia si attiene rigorosamente ai fatti, evita di commentare o estrarre conclusioni di carattere generale su ciò che viene narrato. Ha fatto bene: le riflessioni su questa esperienza spettano solo a noi spettatori.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Etichetta | FamilyOro |
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Paese | NORVEGIA |
Tematiche (generale) | Biografico Malattia incurabile |
Tipologia | Documentario |
Titolo Originale | Ibelin |
Valori Educativi | 8 |
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