IRON MAN 2

Anche i supereroi devono appianare i conflitti con la figura paterna. È il messaggio di un insipido secondo episodio nella serie ispirata al celebre fumetto di Stan Lee.

Valori Educativi



La questione degli armamenti in mani private è appena accennata e non approfondita

Pubblico

10+

Per il dinamismo di alcune scene e il linguaggio

Giudizio Artistico



Pur abbagliati dagli effetti speciali, ci si annoia. i due antagonisti sono privi di profondità.

Cast & Crew

Our Review

Anche i supereroi devono appianare i conflitti con la figura paterna. È il messaggio di un insipido secondo episodio nella serie ispirata al celebre fumetto di Stan Lee.

Iron Man è un’armatura robotica dentro la quale c’è l’imprenditore bellico Tony Stark. Ricchissimo, geniale, libertino. Mentre l’esercito Usa vorrebbe confiscare la potente invenzione per metterla sotto tutela istituzionale, la concorrenza cerca in tutti i modi di copiarla. Alla rivale Hammer Industries non par dunque vero di assoldare allo scopo un vendicativo fisico russo che conosce i segreti dell’armatura. Prima di essere accusato di spionaggio, infatti, il padre dello scienziato aveva collaborato con quello di Tony all’ideazione del rivoluzionario generatore di Iron Man. Ciononostante, il baldanzoso Tony Stark non farebbe una piega se non fosse per le sue condizioni di salute. A metterlo sotto pressione, infatti, ecco gli effetti collaterali del fatidico generatore che, impiantatogli nel petto, alimenta Iron Man e allo stesso tempo tiene in vita il suo cuore malandato. Saranno alcuni filmini d’infanzia a rivelare a Tony che il geniale genitore aveva già inventato una rivoluzionaria molecola per un nuovo, meno tossico dispositivo…

Film che inizia tardi e rallenta spesso. Il cattivo comincia ad agire a mezz’ora dall’inizio: fin lì tante mossette e dialoghi ironici più forzati che ispirati. Anche oltre, tra un’acrobazia aerea di Iron Man e l’altra, troppe scene verbose, dialogate, con fraseggi che toglierli e metterli sarebbe lo stesso.

Pur abbagliati dagli effetti speciali, così, ci si annoia. Anche perché sono lanciati diversi temi senza svilupparne nessuno. La questione con il padre è toccata solo in due scene: senza essere approfondita in termini psicologici, si riduce a un espediente per trarre d’impaccio il protagonista (ricordando il genitore, Tony ha l’intuizione scientifica risolutrice). La questione degli armamenti in mani private è presto abbandonata per strada. La questione dell’eroe la cui ragione di forza (il generatore cardiaco) è anche quella di massima debolezza è sprecata, facendovi reagire il personaggio in termini adolescenziali (Tony si ubriaca in discoteca, poi si scazzotta con un amico, indossando la mitica armatura e facendoci anche pipì dentro).

Peggiorano le cose i due antagonisti – il fisico e l’industriale concorrente – senza profondità. Ma è conseguenza naturale dell’assenza di un tema unificante la storia: se non questo non c’è, non ci può essere neppure il contro tema incarnato dal “cattivo”.

In ultima analisi, ha giocato a sfavore la gigioneria dell’interprete principale Robert Downey Jr. – il tono generale del film è ridanciano – che ha suggerito alla produzione uno sceneggiatore inesperto e di estrazione comica. Assecondato l’attore, trascurato il personaggio.

Autore: Paolo Braga

Details of Movie

Titolo Originale Iron Man 2
Paese USA
Etichetta
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