IL VENTO DEL PERDONO
Il titolo italiano è ben scelto: il perdono è il tema che percorre tutto il film. Il rude cowboy dal cuore indurito dopo la morte del figlio si domanda se riuscirà mai a perdonare la nuora che considera responsabile dell'incidente; Mitch, che passa buona parte del giorno sul letto e che è costretto a prendersi la sua dose giornaliera di morfina, ha già fatto la sua scelta: l'orso che lo ha mutilato dovrà venir liberato per farlo tornare ai suoi monti, quasi a ristailire un equilibrio con le forze oscure della natura. Su Netflix
Il rude cowboy dal cuore indurito dopo la morte del figlio si domanda se riuscirà mai a perdonare la nuora che considera responsabile dell’incidente; Mitch, che passa buona parte del giorno sul letto e che è costretto a prendersi la sua dose giornaliera di morfina, ha già fatto la sua scelta: l’orso che lo ha mutilato dovrà venir liberato per farlo tornare ai suoi monti, quasi a ristailire un equilibrio con le forze oscure della natura.
Leslie Hollerman
Revolution Studios
Valori Educativi
I protagonisti sanno trovare la forza interiore per il perdono e la riconciliazione con l’aiuto dei loro cari estinti, in una vago spirito New Age
Pubblico
10+Qualche scena di violenza e di lotta
Giudizio Artistico
Il film ha la struttura semplice e asciutta di un western classico
Cast & Crew
Produzione
Leslie Hollerman
Revolution Studios
The Ladd Company
Initial Entertainment Group
Sceneggiatura
Virginia Korus Spragg
Our Review
Un film di buoni sentimenti dunque, abbastanza insolito per un regista come Lasse Hallstrom, già autore di Chocolat e Le regole della casa del sidro, abituato a graffiare su certi comportamenti umani da lui giudicati ipocriti e falsamente perbenisti.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio: se Hallstrom aveva, con Le regole della casa del sidro, diretto un film chiaramente apologetico nei confronti dell'aborto contro ogni interferenza di "chi non abita qui con noi (Dio) perché " siamo noi che dobbiamo scrivere le nostre regole giorno dopo giorno",anche questa volta non perde l'occasione di lanciare la sua stoccata. .
Ci troviamo di fronte, ancora una volta, a una forma di "religione dell'umano": il bisogno di perdono e di riconciliazione è una tipica categoria cristiana, qui estirpata dalle sue radici e portata a un valore esclusivamente umano.
Il soprannaturale però, uscito dalla porta, finisce per rientrare dalla finestra: Einar si intrattiene ogni giorno a parlare con suo figlio davanti alla sua tomba: a lui si confida, a lui chiede consiglio. Evidentemente anche Hallstrom e la sceneggiatrice mostrano di avere qualche domanda a cui non hanno ancora trovato una risposta. "Io credo che i morti ci abbiano già perdonato" chiosa Mitch verso Einar, mentre il campo di ripresa si allarga e si allontana, fino a comprendere tutta la casa, poi la valle, in una soggettiva di qualcuno che li sta guardando dal cielo.
Il film, con i suoi pochi personaggi, l'ambientazione semplificata (un ranch, una tavola calda, uno zoo e tante verde vallate intorno), con i dialoghi scarni e diretti ha la struttura del western più classico.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | An unfinished life |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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