IL RICCIO
Paloma, undici anni, vive a Parigi in uno dei cinque magnifici appartamenti di uno stabile per ricchi borghesi e ha deciso di suicidarsi nel giorno del suo dodicesimo compleanno, per non vivere, come tutti gli adulti da cui è circondata, come un pesce in una boccia. Renée, la portinaia anziana e soprappeso dello stabile, nasconde dietro i suoi modi bruschi il segreto di una cultura raffinata e varia. Queste due esistenze sono destinate ad incrociarsi quando nell’edificio arriva il signor Ozu, un garbato giapponese che sembra intuire nelle due “donne” molto più di quello che rivelano al mondo…
Valori Educativi
Questa pellicola è elogio della cultura come risorsa nascosta , capace di mettere in contatto persone apparentemente diversissime, di liberarle da un destino già determinato dalla vita
Pubblico
10+Il desiderio di suicidio di una ragazza di 11 anni, potrebbe impressionare qualche bambino più sensibile
Giudizio Artistico
La Achache ha qualche momento di regia un po’ troppo consapevole, che denuncia l’ansia della giovane regista di dare un’impronta “sua” ad un romanzo noto ma la pellicola si fa amare per la capacità di tratteggiare tre personaggi affascinanati
Cast & Crew
Produzione
Les Films des Tournelles
France 2 Cinéma
Pathé
Topaze Bleue
Eagle Pictures
Regia
Mona Achache
Sceneggiatura
Our Review
La Achache semplifica, come inevitabile, la trama e le suggestioni del romanzo originale (e perde un po’ la percezione del microcosmo del palazzo e dei suoi inquilini tutti più o meno nevrotici), trasforma il diario di Paloma in un’esplorazione con telecamera a mano, una scelta, questa, come qualche momento di regia un po’ troppo consapevole, che denuncia l’ansia della giovane regista di dare un’impronta “sua” ad un romanzo noto e amatissimo.
Ma sono piccole sbavature che si perdonano ad una pellicola che si fa amare per la capacità di tratteggiare tre personaggi misteriosi e affascinanti, che sanno uscire dalle gabbie delle convenzioni per incontrarsi su quello della vera e profonda umanità.
Paloma (che ha la stessa età della protagonista di un altro bel film francese uscito l’anno scorso, Stella),una madre dipendente dall’analista e dagli psicofarmaci, un padre politico assente seppur “benevolo”, una sorella preda delle sue ambizioni, crede che la vita sia priva di senso e che tutti prima o poi
La parte più riuscita del racconto, però, è senz’altro il breve corteggiamento (anche se sarebbe riduttivo definirlo tale) tra il signor Ozu e la scontrosa Renée, che prima si nasconde (addirittura comicamente meditando di fingersi analfabeta di fronte al dono di una copia antica del suo amato Tolstoj). Entrambi vedovi e feriti dalla vita, affrontano con spirito opposto questa dolorosa condizione, ma è la gentilezza testarda e priva di affettazione dell’orientale ad averla vinta sulla reticenza della francese.
Alla fine, se Paloma riconosce che la morte, lungi dall’essere un tranquillo passaggio da un mondo senza senso all’assenza di sofferenza, può essere una vera tragedia, il senso del film diventa mostrare come quello che conta davvero, non è tanto come e quando si muore, ma come si vive l’istante che potrebbe essere l’ultimo; la vera speranza è data quindi, per tutti, dall’imprevisto.
Così un pesce “assassinato” con gli psicofarmaci può testardamente sopravvivere, e la guardiola di una portinaia celare inaspettate ricchezze letterarie. Con queste premessa vale senz’altro la pena di affrontare il rischio di vivere e di poter fare di se stessi e del mondo un posto miglior e di certo più interessante, anche se non privo di dolore e sofferenza.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Le Hérisson |
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Paese | Francia Italia |
Etichetta | Non classificato |
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