IL RAGAZZO E LA TIGRE

202294 minTutti   Amore per gli animali, Ragazzi senza famiglia

Un classico film per bambini con il dualismo ragazzo-animale. In parallelo ci sono le storie dei due protagonisti, il piccolo Balmani e un cucciolo di tigre, accomunati dalla perdita prematura della madre e che, insieme, affrontano un lungo viaggio alla ricerca di una casa sicura. Disponibile su Amazon Prime

Nepal, all’interno di un orfanotrofio, è da poco arrivato Balmani, di 9 anni, che ha perso i genitori in modo tragico a causa del terremoto che ha colpito la città di Katmandu. Qui, il ragazzo non riesce a trovare la propria serenità perché è trattato male e non accolto dagli altri ragazzi. Per questo, una notte, decide di scappare: nella fuga assiste all’abbattimento di una femmina di tigre. Mentre i bracconieri (tra i quali c’è anche uno dei collaboratori dell’orfanotrofio, Jenan) caricano la femmina sul furgone, lui riesce a rubare il cucciolo di tigre che era stato rinchiuso. Dopo aver provato ad abbandonare il cucciolo nella giungla, si decide a portarlo con sé al Tiger’s Nest. Tra i due, impegnati in una fuga non priva di pericoli si instaura una salda amicizia. Nel frattempo, la sua educatrice Miss Hannah, accompagnata da Jenan, di cui ignora le intenzioni malvagie, si mettono alla loro ricerca.


Valori Educativi



L’amicizia, la dedizione al lavoro di Miss Hannah che si mette in cerca del ragazzo scappato dall’orfanotrofio; la possibilità di cambiare e rimediare al male fatto riconoscendo i propri errori, da parte di Jenan.

Pubblico

Tutti

Giudizio Artistico



Film non particolarmente avvincente. Suggestivi i paesaggi del Nepal in cui è ambientato il film: la fotografia, però, non sembra all’altezza delle bellezze naturalistiche di quei luoghi. Impacciata recitazione di alcuni dei personaggi non protagonisti

Cast & Crew

Our Review

Il film è una timida denuncia del bracconaggio che, in modo spietato, persegue obiettivi contrari al rispetto del fragile equilibrio presente in una natura straordinaria come quella del Nepal dove si mostra la totale assenza di scrupoli nell’abbattere animali in via di estinzione. Il film non sembra avere pretese particolari e il filo conduttore della storia dona pochi messaggi significativi tra cui spicca quello di denunciare il rischio di estinzione della tigre: nel mondo se ne contano circa 3900 esemplati e nel Nepal non più di 300.

Possiamo scorgere, nel viaggio del ragazzo, il tentativo di ognuno di cercare un “nido” sicuro in cui trovare sicurezza, stare bene ed avere quell’affetto che, altrimenti, mancherebbe. Il piccolo, infatti, assieme al cucciolo di tigre, si sta dirigendo verso il Tiger’s Nest (letteralmente “nido della tigre”), considerata, nella sua fantasia, il posto dove la sua tigre potrà vivere tranquilla.

Non vi è dubbio che appaiano alquanto surreali le scene in cui il ragazzo, da solo con la tigre, e senza un equipaggiamento adeguato, affronta la scalata dell’Everest.

Il viaggio accomuna la tigre e il piccolo perché entrambi hanno subito la rottura del legame madre-figlio e i pericoli del viaggio rappresentano la difficoltà di riparare a quell’ancestrale legame interrotto prematuramente dalla morte intervenuta a spezzarlo tragicamente.

Il film cerca di comunicare la difficoltà di comprendere i sentimenti di paura e abbandono causati dalla perdita improvvisa dell’affetto materno: un’altra donna, Miss Hannah, cerca di prendere il posto della madre assente, ma non è affatto semplice riuscire a conquistare spazio nel cuore del ragazzo.

Ci piace definire belle sia le amicizie che il piccolo Balmani ha con i suoi compagni di infanzia (li va a cercare quando rientra nella sua città natale) sia quella che si instaura con la piccola tigre che, man mano che cresce, diventa un valido strumento di difesa per il solitario girovago.

Il sottofondo spirituale del film è animato dal buddismo che diventa chiaro al termine del viaggio con le scene girate nel monastero buddista di Taktsang Palphug, situato sull’Himalaya, su di un picco montuoso nella valle di Paro, nel Bhutan.

Il viaggio del ragazzo è, quindi, anche un viaggio spirituale nella ricerca di se stesso comprendendo come non si possa vivere da soli. Così come il cucciolo, per sopravvivere, ha bisogno di una “madre”, anche il giovane Balmani capisce di aver bisogno di una mamma, di qualcuno che lo ama e che gli stia accanto nel viaggio della vita.

Riteniamo, infine, che il film è sì animato da grandi ideali ma lento nello sviluppo. Sì, è vero che si intravedono fondati valori umani (segnaliamo tra gli altri anche lo spirito di accoglienza mostrato al piccolo vagabondo in varie circostanze) ma resta un film incapace di toccare a fondo l’animo dello spettatore.

Autore: Enzo Vitale

Details of Movie

Etichetta
Paese ITALIA
Tematiche (generale)
Tipologia
Titolo Originale Ta'igara: An adventure in the Himalayas
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