IL CODICE DA UN MILIARDO DI DOLLARI
Due brillanti ricercatori-artisti, nella Berlino della Germania appena riunificata, progettano un sistema che consenta di esplorare dall’alto ogni angolo della terra e lo brevettano. Nel 2014 Google rende disponibile su Internet Google Earth. I due ricercatori fanno causa a Google. Riusciranno a vincere? Da una storia vera. Su Netflix
Nella Berlino del ’93, subito dopo la riunificazione della Germania, c’è un grande fervore di iniziative. Carsten Schüter, un artista digitale, deve realizzare il suo progetto finale per l’Accademia di Belle Arti. L’idea è quella di sviluppare un software che consenta, usando mappe satellitari, di poter andare a visitare virtualmente qualsiasi angolo del mondo. Il progetto è ambizioso e occorrono molti soldi e un ottimo programmatore. Carsten raggiunge entrambi gli obiettivi perché ottiene un finanziamento dalla Deutsche Telekom per comperare un Onyx Reality Engine, il computer per la grafica digitale più veloce a quel tempo e conosce Juri Müller, un hacker di successo che diventa presto suo socio per realizzare ciò che viene da loro battezzato TerraVision. Il prodotto ha un grande successo e quando nel 1994 raggiungono la Silicon Valley e incontrano Brian Anderson della Silicon Graphics, un altro visionario che lavora nel loro stesso settore, comprendono che rendere disponibile il software Terravision, non su singoli computer come era accaduto finora, ma attraverso Internet, le rete nata da poco, sarebbe stato a dir poco rivoluzionario. I due concordano con Brian di collaborare a questo progetto. Grande è quindi la sorpresa di Carsten e di Juri quando nel 2014, apprendono che Google ha realizzato, Google Earth tramite la società di Brian, in tutto simile a Terravision. I due decidono di fare causa a Google, perché avevano prudentemente provveduto a brevettare il loro algoritmo……
Robert Thalheim
Oliver Ziegenbalg
Valori Educativi
Due amici che a volte collaborano, a volte litigano, si impegnano per un obiettivo comune: giusto ma impossibile
Pubblico
TuttiGiudizio Artistico
Il serial riesce a tener alta la tensione grazie alla presenza di continui ostacoli da superare. Una iniezione di difficoltà che a volte appare eccessiva e lascia trapelare il meccanismo della costruzione, volto a riempire le quattro puntate
Cast & Crew
Leonard Scheicher
Mark Waschke
Marius Ahrendt
Mišel Matičević
Regia
Robert Thalheim
Sceneggiatura
Oliver Ziegenbalg
Our Review
Carsten e Juri sono nell’ufficio di un avvocato specializzato in violazione di brevetti. I due spiegano all’avvocato che Google ha copiato il loro brevetto per farne un software disponibile su Internet. L’avvocato fa un risolino ironico: “mi sembra che stiate esagerando. Nessuno finora ha fatto soldi con Internet. Andate a casa e create un altro algoritmo”. E’ un significativo passaggio di questa miniserie tedesca in quattro puntate, ispirata a fatti realmente accaduti, che dà il polso della situazione a quel tempo: incredibili trasformazioni stavano avvenendo ma solo pochi visionari riuscivano a comprendere quanto profondamente si stava trasformando il nostro modo di rapportarci con la realtà. Nel 1984 la Apple presentava il suo Macintosh e nel 1995 l’IBM rispondeva con il suo PC dotato di Windows 95; nel 1993 Internet era una rete per uso esclusivo delle università ma nel 1998 già centinaia di milioni di computer erano connessi in rete. In seguito sarebbero arrivati i Social Network, con la prima versione di Facebook nel febbraio 2004. Sono tutti gradini di una salita vorticosa alla quale i media hanno dato finora una limitata attenzione con l’eccezione di The Social Network del 2010 e Silicon Valley del 2014. Questa serie tedesca ci fa ricordare alcuni passaggi entusiasmanti di questa evoluzione ma al contempo ci svela quei risvolti che sono risultati i più problematici, in particolare la costituzione di multinazionali che sono in grado di influenzare il nostro comportamento e che non è possibile controllare.
La prima puntata ci ricorda i momenti tumultuosi della caduta del muro di Berlino: nei momenti più critici, la Germania occidentale aveva adottato la strategia di fare sostanziosi investimenti nella Berlino Ovest per tenerla in vita ed è in base a questa felice situazione che Carsten aveva ottenuto un finanziamento dalla Deutsche Telekom. Occorre aggiungere che i programmatori dell’ex Germania comunista erano molto ben preparati (erano degli hacker specializzati nel “perforare” le reti avversarie) e ora si stavano convertendo con successo nella digital graphics, soprattutto dopo il successo di Jurassik Park (1993) che aveva reso manifeste le potenzialità di questa nuova tecnica.
Nelle puntate successive, quasi un passaggio obbligato, vediamo i nostri protagonisti andare a visitare la Silicon Valley. Quelle che sarebbero diventate le principali aziende protagoniste della rivoluzione digitale errano concentrate in poche miglia quadrate, c’era un nuovo modo di impostare le relazioni di lavoro (tutti molto informali, in jeans e maglietta) e la cultura giovanile era ancora quella Hippie (veniamo coinvolti anche noi ad un evento Burning Man). Non mancano nuove forme di investimenti per promuovere l’innovazione: è in quel viaggio che Carsten e Juri apprendono il modo americano di accoppiare aziende start up con venture capital.
Non manca, sia pur in modo indiretto, una sottile polemica fra comportamenti europei e americani. Il personaggio di Brian si mostra simpaticone, abbonda in abbracci e grandi grandi pacche sulle spalle, salvo poi, quando si tratta di business, occuparsi freddamente dei propri interessi.
Nella parte finale partecipiamo più direttamente alle varie fasi del processo. Il serial si trasforma in un legal thriller, molto ben costruito dove non mancano momenti emozionanti anche se il finale di questa epica battaglia è stato molto semplificato rispetto a quanto avvenne in realtà per rendere più agevole la narrazione. E’ particolarmente significativo il momento nel quale Google, che dichiarava di non guadagnare nulla da Internet, viene clamorosamente smentita.
In conclusione si tratta di una ricostruzione molto interessante di certi momenti cruciali della nostra storia recente, che potrebbe non piacere a tutti perché è molto concentrata sui dettagli di ciò che vuole raccontare (la variante romantica, l’intesa di Carsten con una delle ragazze del gruppo, è appena a accennata). Il serial non cerca tanto di sviluppare un’epica del piccolo Davide contro il gigante Golia ma piuttosto manifesta il disincanto verso un ideale che vedeva l’informatica e la rete a disposizione di tutti. Un ideale che si è poi realizzato ma all’interno di rigorosi parametri di opportunità e di profitto.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Etichetta | Non classificato |
---|---|
Paese | Germania |
Tipologia | Serie TV |
Tematiche (generale) | Da una storia vera Internet |
Titolo Originale | The Million Dollar Code |
Luca
Davvero una bella miniserie, interessante per la vicenda attualissima che racconta e per l’intensa amicizia dei due protagonisti.
Se il limite sta nello scarso approfondimento dei personaggi, a parte i due informatici, però è positivo ogni tanto vedere serie tv che non si dilatano inutilmente per molte puntate, ma che si concentrano attorno ad alcune poche e chiare idee.
In questo caso è molto efficace la descrizione dell’ambiente lavorativo e dello sviluppo di una nuova tecnologia, con lo sguardo competente di Juri e quello appassionato e visionario di Carsten, personaggio ispirato a Joachim Sauter, scomparso nel luglio 2021 e al quale la serie è dedicata.
Luca
Davvero una bella miniserie, interessante per la vicenda attualissima che racconta e per l’intensa amicizia dei due protagonisti.
Se il limite sta nello scarso approfondimento dei personaggi, a parte i due informatici, però è positivo ogni tanto vedere serie tv che non si dilatano inutilmente per molte puntate, ma che si concentrano attorno ad alcune poche e chiare idee.
In questo caso è molto efficace la descrizione dell’ambiente lavorativo e dello sviluppo di una nuova tecnologia, con lo sguardo competente di Juri e quello appassionato e visionario di Carsten, personaggio ispirato a Joachim Sauter, scomparso nel luglio 2021 e al quale la serie è dedicata.
Luca